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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 07-12-2002, 12.36.47   #11
yin-yang
Ospite
 
Data registrazione: 27-11-2002
Messaggi: 11
buongiorno a tutti ,dobbiamo essere + obiettivi , è vero che da quando abbiamo aperto le porte a persone di altre comunita'
la nostra tranquillita nazionale è cambiata ,ma sono anche convinta che se determinate persone hanno in mano determinati traffici è solo perchè chi se ne occupava da sempre a allargato il mercato per occuparsi di altri traffici.
cmq ci sono tante persone in Italia che stanno lavorando in modo umile e si danno da fare perchè hanno l'ambizione avendo conosciuto altre realta' tipo la nostra di migliorare la loro condizione e sopratutto quella della famiglia rimasta nel loro paese.
conosco di persona questo tipo di realta e ho riflettuto sulle varie difficolta' che queste persone devono affrontare per migliorare la loro condizione di vita, da dover lasciare la propria terra ,famiglia,
le origini,arrivare in un paese sconosciuto spesso vivere da clandestino con il terrore che li assale ogni qualvolta vedono anche da lontano una divisa.
non poter parlare con nessuno perchè non conoscono la nostra lingua,altre tradizioni,un'altra cultura,disagio.
scendere a compromessi con la propria anima per sopravivere.
senza tralasciare il senso di inferiorita' che si portano dentro
perchè percepiscono il nostro rifiuto nei loro confronti.
trovo che una persona che sopporta tutto questo per migliorare
la propria condizione di vita ha diritto almeno ad un po' di rispetto
quanti di noi lascerebbero tutto quello che hanno anche solo i nostri affetti senza sapere quello che ne sara' del nostro fututro
senza sapere quando potrai rivedere i tuoi cari,o sentirti a casa tua per migliorare la propria condizione di vita?
le persone che fanno questo passo sono da apprezzare per lo spirito di sopravivenza che dimostrano.

yin-yang is offline  
Vecchio 07-12-2002, 14.51.57   #12
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
L'immigrazione islamica preoccupa l'Occidente non perchè gli Arabi non lavorano,o pregano per strada,o sono invidiosi del nostro benessere.Questi sono atteggiamenti che riguardano la coscienza individuale di ciascuno,e non hanno nulla a che vedere con il potenziale,effettivo pericolo rappresentato dalla religione islamica.Che è una teocrazia,cioè una religione che non concepisce nemmeno in linea teorica l'esistenza di uno stato laico,perchè in essa Stato e Religione coincidon.o
Questo è il problema,reale,che ci pone l'immigrazione islamica ,al di là delle generiche idiosincrasie di altro ordine e degli altrettanto generici appelli ad un ospitale e tollerante umanitarismo:un'ipotetica maggioranza di cittadini italiani (divenuti italiani)di religione islamica non potrebbe che erodere le basi dello stato laico,della nostra stessa cultura giuridico/politica come si è andata configurando nei secoli in occidente.
Dobbiamo chiederci:in uno stato laico,è possibile,e in quali termini,la presenza massiccia di nuovi cittadini che professano una religione teocratica?Il problema è grave.Soprattutto,è urgente da risolversi,prima che sia troppo tardi.
irene is offline  
Vecchio 07-12-2002, 15.13.58   #13
Ygramul
Anima Antica
 
L'avatar di Ygramul
 
Data registrazione: 22-07-2002
Messaggi: 423
Tanti sono i modi di vivere la stessa religione...

... e l'Islam non fa eccezione. Ho detto tempo fa che io e il mio attuale marito ci siamo sposati lo scorso anno e ci ha sposati un consigliere comunale di origine tunisina. Il suo modo di vivere l'Islam non è quello della teocrazia, nè del seguire in modo acritico le regole della sua religione. Lui è comunque un laico, rimane un laico. E' la persona più tollerante che conosca, profondamente colto, di una cultura radicata nell'anima, non di quel nozionismo idiota che molti hanno solo per "avere una laurea" o per aver letto tanto. Sono molti quelli come lui, molti vivono così la propria fede. Solo che, come dice il proverbio,
"FA PIU' RUMORE UN ALBERO CHE CADE CHE UNA FORESTA CHE CRESCE"
Il grosso problema è che la società odierna sta diventando molto più attenta a ciò che rumoreggia, a ciò che è grossolanamente visibile, e perde attenzione nei confronti di quei processi molto importanti ma che sono delicati e discreti nel loro svilupparsi. Quindi c'è solo ciò che urla... e ci perdiamo così importanti realtà spirituali e di vita che pure potremmo cogliere nel nostro vicino di casa o nel giovane senegalese che tenta di venderci i fazzoletti per strada...
Mi sembra un grossissimo limite, anche perchè diventa molto facile poi trasformare questa visione parziale della realtà in luoghi comuni...
Ringrazio in modo particolare yin-yang per l'intervento sensibile e attento, privo di frasi fatte, Deidre per le precisazioni che ho trovato profondamente necessarie, e Irene per la capacità di guardare con reale interesse all'applicazione nel quotidiano dei problemi che sembrerebbero genericamente "sociali"
Ygramul is offline  
Vecchio 07-12-2002, 16.29.51   #14
tammy
Nuovo iscritto
 
L'avatar di tammy
 
Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
bha!

sarò intollerante e avrò un ragionamento medio borghese, chi se frega io la penso così. Posso solo dire quel che vedo e quel che vedo, scusate signore, ma proprio non mi piace. Posso solo spiegarmi con degli esempi: mio marito, per lavoro, è stato in arabia saudita e precisamente a Jedda e Riadh purtroppo, per lui, nel periodo del ramadan. E' tornato a casa praticamente giallo (sembrava che avesse l'ittero) e invece erano i datteri e il thè che gli hanno dato quell'insolito colore. Per lavoro, non per turismo, ha dovuto assoggettarsi alla loro legge coranica, il digiuno, anche lui ha digiunato, salvo che per la frutta fresca tutti i giorni presente nella sua stanza d'albergo, ma nessuno gli avrebbe servito da mangiare un pasto normale perchè non si poteva. Nel secondo viaggio avrei dovuto seguirlo anch'io. me ne sono guardata bene, non è il tipo di esperienza che mi sarebbe piaciuto vivere! Allora le condizioni erano queste (dettate dal cliente di mio marito, il quale avrebbe dovuto fornirmi anche il visto di entrata sul passaporto, perchè entravo come moglie al seguito): fuori dall'albergo non avrei potuto uscire senza indossare il chador, nè da sola avrei potuto guidare un'auto, e chi ci ha mai pensato? Dovevo essere sempre accompagnata da qualcuno che mi doveva dire cosa potevo fare o cosa non potevo fare per non rischiare di insultare, inconsapevolmente, il loro modo di vivere e di avere delle potenziali noie da un comportamento giudicato, da loro, non idoneo all'osservanza della legge coranica.
Poi l'occidente gli deve dare spazi per pregare e, perchè nò?, diamogli anche la possibilità di fare di uno Stato laico uno stato islamico, tanto siamo lì vicino.
Quei poveri clandestini, tanto poveri che chissà chi glieli dà i soldi per venire in occidente, personalmente non mi fanno nessuna pena. Giudicatemi pure ignorante, intollerante, estremista,non ho parole così forbite e colte per esprimere ciò che penso in modo più diplomatico.
Niente contro l'immigrazione, ma che sia controlllata a raggi laser.
Intanto, e mi fa piacere, non è più solo un "problema" dell'Italia, ma lo è diventato per l'Europa intera. I Paesi che vivono in democrazia e non in regime totalitario sono quelli più esposti ad attentati.

riferimento da irene:

"Dobbiamo chiederci:in uno stato laico,è possibile,e in quali termini,la presenza massiccia di nuovi cittadini che professano una religione teocratica?Il problema è grave.Soprattutto,è urgente da risolversi,prima che sia troppo tardi".

Mi trovi assolutamente daccordo.
tammy is offline  
Vecchio 07-12-2002, 16.33.39   #15
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Da quando l'Italia è uno stato laico? Era una battuta,vero?
sisrahtac is offline  
Vecchio 07-12-2002, 18.30.04   #16
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
Ciao Ygramul,
grazie per la tua testimonianza sulla presenza,anche accanto a noi,di un Islam,per parafrasare le tue parole,"delicato e discreto nei suoi sviluppi",e dunque in grado di sganciarsi da quello storico totalitarismo istituzionale che da sempre lo connota,in Occidente,come religione "aggressiva".
Questo mi pare che deponga,una volta di più,a favore della considerazione che i disastri indotti dalle religioni storiche (discriminazioni di ogni genere...guerre sante...teocrazie) derivino dall'impostazione "collettivistica" che si è voluto ad esse imprimere.
Quando invece,al contrario,i semi contenuti in tutti i Testi Sacri,possono fruttificare solo in chi sappia accoglierli in un rapporto individuale e diretto...vorrei dire sub specie aeternitatis...facendo appello,solo ed esclusivamente,alla scintilla di eternità che c'è in ciascuno di noi...
irene is offline  
Vecchio 20-12-2002, 19.29.05   #17
Horla
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Data registrazione: 18-08-2002
Messaggi: 41
Unica ricetta

Tutti fratelli, ognuno a casa sua.
Horla is offline  
Vecchio 21-12-2002, 14.45.57   #18
Giorgio
 
Messaggi: n/a
Se il mio vicino sta male, devo aiutarlo alla casa sua (come lo fece Madre Teresa).
Non devo invitarlo alla casa mia, dopodiche vengono i suoi parenti, parenti dei parenti, e cosi', un bel giorno, ci ammazziamo in una bella rissa a coltellate, visto che la mia cosca e' abbastanza aggressiva e non cede la palma della follia a nessuno.
 
Vecchio 21-12-2002, 17.02.35   #19
Ygramul
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Data registrazione: 22-07-2002
Messaggi: 423
Question Piccola perplessità...

Per secoli gli Italiani hanno avuto la necessità di recarsi fuori dal loro paese per cercare lavoro ed una sistemazione. Si sono stabiliti in molte parti del mondo: Australia, USA, America Latina; nella stessa Europa sono finiti in Germania, in Inghilterra, in Belgio e in Olanda per fare esempi comuni.
Tutt'ora si possono trovare Italiani in Giappone, in India, in un paese poco accogliente come la Cina.
Nella maggior parte dei casi, sono andati a stabilirsi in luoghi non cattolici: calvinisti o luterani, ma anche in luoghi dove c'erano fedi religiose differenti.
Penso che praticamente tutti in Italia abbiamo o abbiamo avuto almeno un parente nelle nostre famiglie che ha dovuto subire un'emigrazione....
Come mai tanta diversità quando sono altri a cercare da noi un posto dove sistemarsi?
Inoltre: per molti secoli i cristiani hanno spappolato le gonadi al mondo intero con la propria religione, costruendo basiliche, cattedrali o anche semplici chiesupole in luoghi sacri ad altre religioni... Come mai desta tanto scalpore che a Roma possa esserci una Moschea???
Due pesi e due misure???
Devo essere proprio io, ex cattolica e mangiapreti fortemente critica a ricordare la massima evangelica del "non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te"?
E inoltre: da quando in qua i popoli sono "prigionieri" dei propri confini? Proprio noi Italiani, che siamo un popolo di bastardi di tutte le popolazioni che allegramente sono entrate ed uscite dai nostri territori? E forse proprio per quello abbiamo avuto, fino a qualche anno fa, un carattere che faceva invidia al mondo intero!
Chi può negare, tra l'altro, che le nazioni costituite da crogiuoli di razze abbiano la popolazione più bella (vedi il Brasile, per esempio)?
Perdonate, ma io certi discorsi sui popoli, le razze, le religioni e il separatismo, proprio non li capisco!!!
Ygramul is offline  
Vecchio 21-12-2002, 17.16.15   #20
firenze
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Messaggi: 341
per tutti... o quasi

Sulle colline di Firenze è in progetto la costruzione di un unico luogo di culto per tutte le religioni. Il nome di questo progetto è "Un tempio per la pace". Si tratta di una enorme stanza senza alcun simbolo, sotto ad essa vi sono piccoli spazi dove ogni religione lascia i propri simboli. Ogni qualvolta vi è la celebrazione di un rito, ecco che i simboli attinenti a quella religione vengono portati in questa grande sala.
C'è stato scalpore e grande interesse in tutto il mondo religioso per questa iniziativa, tantochè ebrei, mussulmani, cristiani, induisti, buddisti ed altre religioni si sono già dati più volte appuntamento in questa città.

Da questo, il dire che tutte le religioni non sono altro che un divario di colori che se uniti ne formano uno solo, non è poi così fuoriluogo. Il marcio non è nelle stesse religioni, tanto in coloro che le gesticono, uomini che rendono integralista qualsiasi divario di fede.

Una divagazione poetica...

Oh, amici miei col computerino,
dal fare spesso sapientino,
in me v'è lo gran dubbio seguente
che dentro si rimescola sovente.
"C'è nell'uom vera fede nel pregare,
ed un cuor di pietra nel bestemmiare?
O forse, è un cuor duro che per abito talar preso benedisce
ed un pover diavolo che li misfatti dello monno maledisce?"

Ed ancor umilmente mi chiedo,
perchè risposta pur non vedo.
Se nella notte del santo Natale
dove l'animo buon sovrasta quello letale,
dove tutti levan una preghiera per la pace
e dove pure s'innalza una corale prece,
perchè il Dio d'ogni religion ancor tace?

Cari, oh voi tutti,
belli, mezzi belli e solo brutti,
babbi Natal e pudiche befane,
folli sapienti e comari un pò profane,
bevete lo vin giovane, frizzante e rosso,
ed in barba dobbiam andar a più non posso
all'om che professa una religion ormai malandata
all'om che intona una preghiera un pò stonata
da lui dobbiam fuggire
se vogliamo l'animo rinverdire.

La verità sapete, oh gente tutta,
non è certo nella fede bigotta,
ma la si trova sol nella luce degli occhi di un bambino
che, fortunato lui, ancor non conosce il fumo e il vino.

Adesso è venuto il tempo di lasciarvi,
perchè non voglio certo annoiarvi,
ordunque donne pie ed omini santi
femmine di malaffare e maschi lestofanti,
suor di clausura e frati eremiti
cuor di leoni ed animi feriti,
furbi patentati e stupidi perfetti
uomini fortunati e talvolta inetti,
dottori di niente ed infermiere ausiliare
ricchi sfondati e poveri senza mangiare,
banchieri strozzini e politici falliti
un pò tutti, oh voi mafiosi incalliti,
vi saluto quindi umilmente e riverente
un pò stanco, ma sempre ben presente.

Lo giullare gaudente e anco riverente,
di queste parole da legger distrattamente.

firenze is offline  

 



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