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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
30-04-2006, 00.55.36 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Citazione:
Se stai morendo di fame non puoi fare lo schizzinoso davanti al cibo. Abbiamo corso un bel rischio. Rischio di colpo di stato. Ho seguito le votazioni e mi sono resa conto di quanto precaria possa diventare la sicurezza di un paese. Specialmente in un passaggio di consegne. E con gente di quel genere. Speriamo bene. Ciao Mary |
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30-04-2006, 03.48.45 | #6 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Finiamola con le paranoie
Il grande rischio corso da un aula resa ormai modesta e da un paese meschino ed ipocrita, è semplice e sciocco al tempo stesso.
Il rischio di essere diretta da un ottantasettenne brillante e geniale, che, di fatto, non ha riscontro in alcun esponente delle generazioni più giovani. Mi dispiace: odio la stupidità. Il mediocre Marini è il degno rappresentante di una camera di modesti e avvilenti omuncoli. Nondimeno: il più perfetto esponente di un paese che in tanto mortificante grigiore si esprime. Mai come oggi fu vero che un Paese si merita le proprie istituzioni, il proprio governo, i propri uomini che lo rappresentano. Solo un bagno di dolore e di miseria potrà ripulire questa società corrotta e miserrima, devastata moralmente e incapace di mostrare il minimo sussulto di nervi. Incapace di dignità e di specchiarsi senza disgusto. Esistono valori comuni che è legittimo e naturale definire con orgoglio come "patrii" e "nazionali". In Italia ci si vergogna di rivendicarne non solo la liceità, ma addirittura l'appartenenza al comune sentire. In queste condizioni il tracollo ed il baratro sono desiderabili e auspicabili. Una società civile che si dà per riferimento non valori comuni, e che non pretende all'intelligenza ed al merito in quanto forme umane del suo rappresentarsi con dignità e orgoglio, ma non sa esprimere che paranoie e invidia sociale, merita, ripeto, "merita" un salutare bagno di sangue. |
30-04-2006, 08.07.41 | #7 | |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
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Re: Finiamola con le paranoie
Citazione:
Ma cos'è un opuscolo di Forza Nuova? "paese meschino e idiota"?... "un bagno di dolore"?... "un bagno di sangue"?... "il tracollo e il baratro sono auspicabili"?... ...Weyl l'Italia è una democrazia... ... e mi auspico che le opinioni come la tua siano un pungolo per andare nelle direzione diametralmnte opposta... |
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30-04-2006, 15.10.33 | #8 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Re: Re: Finiamola con le paranoie
Citazione:
No: trattavasi di Paulaner Weizen, ottima alla temperatura di 10°. Forse cambierò marca. |
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30-04-2006, 16.01.27 | #9 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: Re: Finiamola con le paranoie
Citazione:
Beh, sarà anche una democrazia, ma è l'unica democrazia che ha rischiato di avere come presidente del senato un individuo per il quale la corte d'appello ha stabilito il non luogo a procedere per il reato di associazione a delinquere in quanto il reato è estinto per prescrizione e non per non aver commesso il fatto. La sentenza, cioè, dice che Andreotti è colpevole ma non più punibile Ecco il testo della sentenza: Testo della Corte d’appello di Palermo, ultime pagine della sentenza: “In definitiva, la Corte ritiene che sia ravvisabile il reato di partecipazione alla associazione per delinquere nella condotta di un eminentissimo personaggio politico nazionale, di spiccatissima influenza nella politica generale del Paese ed estraneo all’ambiente siciliano, il quale, nell’arco di un congruo lasso di tempo, anche al di fuori di una esplicitata negoziazione di appoggi elettorali in cambio di propri interventi in favore di una organizzazione mafiosa di rilevantissimo radicamento territoriale nell’Isola: a) chieda ed ottenga, per conto di suoi sodali, ad esponenti di spicco della associazione interventi para-legali, ancorché per finalità non riprovevoli; b) incontri ripetutamente esponenti di vertice della stessa associazione; c) intrattenga con gli stessi relazioni amichevoli, rafforzandone la influenza anche rispetto ad altre componenti dello stesso sodalizio tagliate fuori da tali rapporti; d) palesi autentico interessamento in relazione a vicende particolarmente delicate per la vita del sodalizio mafioso; e) indichi ai mafiosi, in relazione a tali vicende, le strade da seguire e discuta con i medesimi anche di fatti criminali gravissimi da loro perpetrati in connessione con le medesime vicende, senza destare in essi la preoccupazione di venire denunciati; f) ometta di denunciare elementi utili a far luce su fatti di particolarissima gravità, di cui sia venuto a conoscenza in dipendenza di diretti contatti con i mafiosi; g) dia, in buona sostanza, a detti esponenti mafiosi segni autentici – e non meramente fittizi – di amichevole disponibilità, idonei, anche al di fuori della messa in atto di specifici ed effettivi interventi agevolativi, a contribuire al rafforzamento della organizzazione criminale, inducendo negli affiliati, anche per la sua autorevolezza politica, il sentimento di essere protetti al più alto livello del potere legale. Alla stregua dell’esposto convincimento, si deve concludere che ricorrono le condizioni per ribaltare, sia pure nei limiti del periodo in considerazione, il giudizio negativo espresso dal Tribunale in ordine alla sussistenza del reato e che, conseguentemente, siano nel merito fondate le censure dei PM appellanti. Non resta, allora, che confermare, anche sotto il profilo considerato, il già precisato orientamento ed emettere, pertanto, la statuizione di non luogo a procedere per essere il reato concretamente ravvisabile a carico del sen. Andreotti estinto per prescrizione. PER QUESTI MOTIVI La Corte, visti gli artt. 416, 416bis, 157 e ss., c.p.; 531 e 605 c.p.p.; in parziale riforma della sentenza resa il 23 ottobre 1999 dal Tribunale di Palermo nei confronti di Andreotti Giulio ed appellata dal Procuratore della Repubblica e dal Procuratore Generale, dichiara non doversi procedere nei confronti dello stesso Andreotti in ordine al reato di associazione per delinquere a lui ascritto al capo A) della rubrica, commesso fino alla primavera del 1980, per essere lo stesso reato estinto per prescrizione; conferma, nel resto, la appellata sentenza. Visto l’art. 544, comma 3, c.p.p.; indica in giorni novanta il termine entro il quale verranno depositate le motivazioni della sentenza. Palermo, lì 2 maggio 2003. IL CONSIGLIERE est. IL PRESIDENTE (Dr. Mario Fontana) (Dr. Salvatore Scaduti) Ultima modifica di Fragola : 30-04-2006 alle ore 16.07.16. |
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30-04-2006, 16.51.27 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
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Re: Finiamola con le paranoie
Citazione:
Dies irae, dies illa solvet saeclum in favilla ... ora poi non giova neppure l'espatrio: proprio lì si annidano i "rossi". |
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