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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 25-04-2006, 16.55.06   #11
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
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permettetemi di obiettare questa volta. Come giustamente chiedeva qualcuno: che facciamo dei rifiuti? A Brescia, per esempio, sono anni che si usano i rifiuti per generare combustibile. Sì, a Brescia ci si scalda con i rifiuti! Io dico allora: perché ogni comune non provvede in modo autonomo a riciclare ed eliminare i rifiuti? Siamo tutti bravi a dire che sono dannosi gli inceneritori, ma poi? Quanti di noi hanno la coscienza critica e cercano di consumare meno possibile? Certo che se, ogni volta che qualche elettrodomestico non funziona, non lo portiamo in discarica perché il nostro portafoglio piange di meno se ricompriamo l'elettrodomestico nuovo, poi di cosa ci lamentiamo? Io sostengo da tempo che la tassa sui rifiuti debba essere pagata sull'effettiva mole di rifiuti generata da ognuno e non a numero di componenti il nucleo familiare o a metri quadrati dell'abitazione!
Prima di parlare di nocività di certe pratiche, occorre una maggior coscienza critica, una maggior consapevolezza rispetto ai rifiuti che produciamo e un maggior impegno a produrne sempre di meno, premiando semmai chi agisce in tal senso. Un'idea, per esempio potrebbe essere far pagare i sacchi dell'immondizia (secco, umido, plastica, ecc...) con una sorta di tassa "incorporata", cosicché, automaticamente pagherebbe di più chi avrebbe la necessità di utilizzare un numero maggiore di sacchi. Chiaro che poi ci sarebbe anche il furbo di turno che porterebbe i rifiuti abusivamente in località isolate o comunque in sacchi non idonei. Sarebbe sufficiente far pagare una sorta di multa a chi abita più vicino, salvo che non si riesca a stabilire chi ha commesso il reato e a punirlo di conseguenza.
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Vecchio 25-04-2006, 19.09.58   #12
wilhelmina frederika
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[url]http://www.cicloamici.it/rifiuti_di_puglia.htm
QUESTO è un esempio come molti cittadini risolvono oggi,il problema rifiuti,in Puglia.Posso garantire che vedere la realtà nelle periferie delle citta e paese,è da piangere e urlare di rabbia.Il senso civico è totalmente assente nei cittadini.Ma quello che non viene capito che quel senso civico incomincia nella educazione dei bimba,a tenera età.Un bimbo di 2/3 anni,nel scartare una caramella,lo si fa buttare la carta nel apposito cestino per strada....non si butta per strada.Simplice e facile...in fondo.

Ultima modifica di wilhelmina frederika : 25-04-2006 alle ore 19.10.59.
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Vecchio 25-04-2006, 19.52.23   #13
metodico
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Messaggi: 79
ciao a tutti
sono una new entry
volevo dire la mia sugli inceneritori, ho meglio sui termovalorizzatori.
i termovalorizzatori sono utilizzati in ogni Paese Europeo e del Mondo. L'Austria è un esempio in questo campo, il termovalorizzatore di Spittelau a Vienna oltre a bruciare ogni anno 250.000 tonnellate di rifiuti, attraverso una rete di tubature offre a oltre 200.000 nuclei famigliari e 5.000 clienti istituzionali ( scuole,ospedali,ministeri ) riscaldamento ( teleriscaldamento ). Inoltre nel tempo, il primo impianto è stato addirittura creato nel 1969 ! ( noi stiamo ancora pensando se sono utili o no ), ne è stato costruito un secondo e ora è in programma il terzo.
Per di più stanno sperimentando la possibilità di produrre freddo invece di caldo, in modo da utilizzare il teleriscaldamento anche d'estate, trasformandolo in un impianto di climatizzazione.
I problemi di emissioni nocive sono da imputare semmai alla mancanza di controlli e manutenzione accurata degli impianti, dei filtri che servono a bloccare le sostanze nocive, a Spittelau hanno un display che evidenzia costantemente i valori dei gas inquinanti esalati dal camino del termovalorizzatore mettendoli a confronto con i valori consentiti dalla restrittiva legge austriaca.
I progressi della tecnologia fanno sì che le emissioni nocive siano ormai talmente ridotte da risultare inferiori a quelle del tubo di scappamento di un camion.
Le controindicazioni secondo me sono, ribadisco, sui effettivi controlli e applicazione dei parametri da applicare. Se il modo di operare "italiano " è come quello austriaco, cioè severo e attento alle regole, i termovalorizzatori sono doppiamente utili.
Forse la preoccupazione di Beppe Grillo è proprio questa, poca fiducia nell'operato italiano, nei governanti.
ciao da metodico
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Vecchio 25-04-2006, 20.15.43   #14
ancient
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Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
come sempre, Wikipedia ci viene in aiuto:

La Germania è stata uno dei primi paesi al mondo a introdurre gli inceneritori e attualmente sta dismettendo i suoi impianti.

In Italia, la produzione di energia elettrica tramite incenerimento dei rifiuti è indirettamente sovvenzionata dallo Stato per sopperire alla sua antieconomicità: infatti questa modalità di produzione è considerata impropriamente, come "da fonte rinnovabile" alla stregua di idroelettrico, solare, eolico e geotermico. Pertanto chi gestisce l'inceneritore può vendere all'Enel la propria produzione elettrica ad un costo circa triplo rispetto a quanto può fare chi produce elettricità (vendendola all'Enel) usando metano, petrolio o carbone. I costi di tali incentivi ricadono naturalmente sulle bollette. L'Unione Europea ha inviato una infrazione all'Italia per gli incentivi dati dal governo italiano per produrre energia bruciando rifiuti inorganici e considerandola come "fonte rinnovabile".

I termovalorizzatori/inceneritori sono dotati di sistemi di controllo e riduzione delle emissioni che ne fanno, a detta di alcuni, una realtà compatibile con le esigenze di tutela ambientale, tanto che sono inseriti all'interno di svariati contesti urbani in tutto il mondo (ad esempio a Vienna, Parigi, Londra, Copenhagen e Tokyo). Queste tesi sono contestate da diversi studi come quelli su nanopatologie e nanopolveri presentati nell'estate 2005 anche alla Camera dei Lords di Londra.

In Europa sono attivi attualmente 304 impianti di termovalorizzazione/incenerimento, in 18 Nazioni. Paesi quali Svezia, Danimarca e Germania ne fanno ampio uso; in Olanda (ad Avr e Amsterdam) sorgono i piú grandi termovalorizzatori/inceneritori d'Europa, che permettono di smaltire fino ad un milione e mezzo di tonnellate di rifiuti all’anno. Anche in Olanda comunque come in Germania la politica è quella di bruciare sempre meno rifiuti per cercare di dismettere un giorno gli impianti esistenti.


E ancora:

L'impiego dei termovalorizzatori viene spesso proposto come un'alternativa all'uso delle discariche, ma le proposte di costruzione di termovalorizzatori sono spesso accompagnate da polemiche anche molto aspre e contestazioni territoriali. Si riportano qui le principali critiche:

- Il termine termovalorizzatore (presente solo nel vocabolario italiano) viene criticato, perché secondo alcuni servirebbe a nascondere il fatto che l'impianto si basi di fatto sull'utilizzo di un inceneritore.

- La costruzione di termovalorizzatori si porrebbe in concorrenza con altre strategie di contenimento del "problema rifuti", quali la riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti, la raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio o il riuso.

- Le emissioni di sostanze tossiche (in particolare la diossina e i furani), seppur ormai minime ed entro i limiti di legge, sono ritenute da alcuni comunque significative, in quanto protratte nel tempo nello stesso luogo. L'obiettivo di minimizzare le emissioni di diossina contrasta in parte con il recupero dell'energia, in quanto una elevata temperatura di combustione ed un veloce raffreddamento dei fumi (condizioni ideali per ridurre la formazione di diossina) sono incompatibili con una massima efficienza nel recupero dell'energia termica.

- La materia destinata ai termovalorizzatori (le cosiddette ecoballe, il CDR ma anche il rifiuto tal quale) dovrebbe avere caratteristiche tali da scongiurare quanto piú possibile un eventuale rilascio di sostanze nocive nell'ambiente durante la fase di stoccaggio e di trasporto prima dell'utilizzo, ma questo passaggio purtroppo in alcuni casi non avviene ancora con la necessaria trasparenza e accortezza, e nelle ecoballe finiscono materiali che sarebbe bene non bruciare.

- I termovalorizzatori producono ceneri da smaltire comunque in discarica (circa il 30% in peso rispetto ai rifiuti in entrata) e altre sostanze di scarto che costituiscono rifiuti speciali piú difficili e costosi da smaltire.

- I termovalorizzatori/inceneritori producono nanoparticelle inorganiche che causano le cosidette nanopatologie (tra queste anche diverse forme di cancro). Nessun filtro al mondo è in grado di fermare particolato di misura inferiore a PM 2,5. Le nanoparticelle girano nell'aria per centinaia di chilometri possono depositarsi sul terreno (e quindi finire nel cibo e nella verdura) o essere direttamente respirate da esseri umani o animali.


L'articolo completo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Termovalorizzatore

Ultima modifica di ancient : 25-04-2006 alle ore 20.16.54.
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Vecchio 26-04-2006, 01.52.48   #15
metodico
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Benissimo, allora non è possibile vivere in città perchè i livelli di pm10 sono troppo alti, i gassificatori non si possono fare perchè ritenuti pericolosi, l'energia nucleare perchè ci sono le scorie, e evidentemente, per essere coerenti e solidali, non utilizziamo le macchine perchè inquinano, non riscaldiamo le case perchè anch'esse inquinano, le centrali elettriche a gas, sempre per le nanopolveri. Si alla fine stiamo a guardare gli altri che sicuramente sono insensibili e ovviamente non ecosolidali.
sai le risate che si fanno!!
ecologisti si, attenti ai controlli si, irresponsabili no grazie !
Sento e ascolto volentieri le critiche, ma la realtà è che questi nostri pregiudizi di " perfettismo ecologico" non ci porterà a nulla se non al declino.
p.s ma il fotovoltaico non è anche lui sovvenzionato dallo stato ?
ciao a tutti.
metodico is offline  
Vecchio 26-04-2006, 08.35.19   #16
Mr. Bean
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Messaggio originale inviato da metodico
Benissimo, allora non è possibile vivere in città perchè i livelli di pm10 sono troppo alti, i gassificatori non si possono fare perchè ritenuti pericolosi, l'energia nucleare perchè ci sono le scorie, e evidentemente, per essere coerenti e solidali, non utilizziamo le macchine perchè inquinano, non riscaldiamo le case perchè anch'esse inquinano, le centrali elettriche a gas, sempre per le nanopolveri. Si alla fine stiamo a guardare gli altri che sicuramente sono insensibili e ovviamente non ecosolidali.
sai le risate che si fanno!!
ecologisti si, attenti ai controlli si, irresponsabili no grazie !
Sento e ascolto volentieri le critiche, ma la realtà è che questi nostri pregiudizi di " perfettismo ecologico" non ci porterà a nulla se non al declino.
p.s ma il fotovoltaico non è anche lui sovvenzionato dallo stato ?
ciao a tutti.
http://www.alagoas.it

Come ho già avuto modo di scrivere in altro 3d, credo che vi siano diverse possibilità, oltre al nucleare, in alternativa al petrolio e suoi derivati. Non si tratta di applaudire chi è meno sensibile a certi problemi, chi se ne infischia dei danni che potrebbero deriviare da errori umani (proprio in questi giorni ricorre il XXesimo anniversario della catastrofe di Cernobyl). Si tratta invece di usare la testa e di dire che ogni paese si smaltisca i propri rifiuti, in modo autonomo e chieda alla Regione di appartenenza (o a chi per essa) una sorta di rimborso, visto che ciò significherebbe minor inquinamento (per esempio se si sfruttasse maggiormente il teleriscaldamento, quanti impianti a gasolio potrebbero essere convertiti e quindi pesare di meno sull'inquinamento ambientale?). E' assurdo che nel Paese del sole non si sfruttino determinate energie alternative come è assurdo che il peso dell'immondizia di più paesi gravi solo su uno di essi. Forse, al posto di megainceneritori occorrerebbero tanti piccoli inceneritori. Sarebbe necessario, altresì, che si premiassero quelli che producono meno rifiuti e/o li riutilizzano per produrre energia. Lo so che poi i commercianti di prodotti petroliferi piangerebbero miseria, ma anche qui, dobbiamo decidere le priorità. Cosa è più importante: la ricchezza economica di qualche petroliere senza scrupoli (io ci ho lavorato e so che oggi ti sfruttano e domani ti mettono da parte se solo hai dei problemi che loro stessi ti hanno causato), o il bene comune? Una volta risposto a questo quesito occorre comportarsi di conseguenza.
Mr. Bean is offline  
Vecchio 26-04-2006, 13.54.23   #17
metodico
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vedo che hai afferrato il concetto : bisogna agire non solo criticare o abiurare chi agisce !
ciao Fabrizio da metodico.
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metodico is offline  

 



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