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Vecchio 24-04-2006, 11.04.53   #1
Monica 3
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Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Ecoturismo

L’abbattimento dell’ecomostro di Punta Perotti a Bari mi riempie di speranza. Mi da la sensazione che ci stiamo riappropriando del nostro Belpaese.

Qui, nel centro Europa, in primavera-estate mi piace passare le domeniche in bicicletta. Ormai ci sono piste ovunque.

Vedi:
http://transeuropeenne.free.fr/trans...nne.europe.htm

Una pista ciclabile permette di riavvicinarci al nostro territorio. Permette di creare un turismo alternativo e pulito, a misura d’uomo. Con i costi della benzina e delle vacanze, sono sempre più le famiglie che in Europa organizzano il tempo libero con il cicloturismo. Le ferrovie si adattano e costruiscono vagoni sui cui salire comodamente con il proprio velocipede. Pensioni, bed & breakfast, birrerie organizzano spazi accoglienti e a buon mercato per il ristoro (adoro i Biergarten lungo i fiumi in Germania).

Sono sempre più gli stranieri che disertano l’Italia perché il Belpaese, una volta considerato il giardino d’Europa, ha distrutto la sua natura. I miei amici stranieri scelgono altre mete e mi fanno notare che “sull’autostrada da Torino a Venezia sembra sempre di essere sulla circonvallazione di una metropoli. C’è troppo cemento sulle coste, troppo consumismo. Troppe file nelle città d’arte, prezzi troppo elevati.”

Per esservi cresciuta, conosco un po’ l’area del lago di Garda. I tedeschi vendono le loro ville per i motivi suddetti, gli olandesi vanno solo in campeggio. Il terreno scarseggia. Piste ciclabili potrebbero rilanciare la regione. E invece si continuano a costruire villaggi turistici e porticcioli sull’acqua.

Non parliamo poi delle città. Prendiamo Milano. Molti sono quelle che vedono la convenienza per tempo, prezzi e inquinamento di spostarsi in bicicletta. Oggi i ciclisti sono costretti a usare i marciapiedi, spaventando vecchiette e mamme con le carrozzelle.

Forse il Sud non è ancora conciato così male e credo che ci siano ancora ottime opportunità per un turismo (ma anche per un’agricoltura) a misura d’uomo.

E’ vero che il nostro è un paese montagnoso. Ma che dire di infrastrutture adeguate per il trekking che potrebbe far rinascere tutti quei bei paesini sulla collina?

Monica 3 is offline  
Vecchio 24-04-2006, 11.42.02   #2
wilhelmina frederika
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Data registrazione: 02-02-2004
Messaggi: 154
Cara Monica...nel sud le piste ciclabile,non sanno neanche cosa è.Infatti si vedono vecchi contadini che vanno in campagna a cavallo di vecchie biciclette...sulle superstrade.Perchè altrimenti non gli sarebbe più possibile di andare nei loro fondi.
Purtroppo l'ecoturismo del sud,è molto mordi e fuggi.Che vuol dire,spiaggia,campagna,boschi, pieno di rifiuti....non biodegradabili.
Non è di certo un bel biglietto di visità,per un turista straniera....doversi alloggiare in una campagna per un pic-nik,tra cumoli di rifiuti.
Ti posso parlare della trasformazione che ho visto in 40 anni nel Gargano.Strade fatta,e "lavati via"parzialmente,dalle piogge che scendono dalla montagna.
Villaggi turistici d'elitè...campeggi condotti "alla meglio".Sporcizia da per tutto.Pessimo servizio di nettezza urbana nei campeggio...che comportava odori "vomitevoli"di montagne(per 3 giorni) di rifiuti,alle spalle del campeggio".Turismo troppo "improvisato".Ovunque tu giri....ville e villette.
Non voglio parlare del mare,perchè basta parlare con chi fa sub da molti anni....i fondali marini,sono in molte parti coperti di "melma".
wilhelmina frederika is offline  
Vecchio 25-04-2006, 01.26.17   #3
cannella
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Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
Re: Ecoturismo

Citazione:
Messaggio originale inviato da Monica 3
L’abbattimento dell’ecomostro di Punta Perotti a Bari mi riempie di speranza. Mi da la sensazione che ci stiamo riappropriando del nostro Belpaese.

Qui, nel centro Europa, in primavera-estate mi piace passare le domeniche in bicicletta. Ormai ci sono piste ovunque.

Vedi:
http://transeuropeenne.free.fr/trans...nne.europe.htm

Una pista ciclabile permette di riavvicinarci al nostro territorio. Permette di creare un turismo alternativo e pulito, a misura d’uomo. Con i costi della benzina e delle vacanze, sono sempre più le famiglie che in Europa organizzano il tempo libero con il cicloturismo. Le ferrovie si adattano e costruiscono vagoni sui cui salire comodamente con il proprio velocipede. Pensioni, bed & breakfast, birrerie organizzano spazi accoglienti e a buon mercato per il ristoro (adoro i Biergarten lungo i fiumi in Germania).

Sono sempre più gli stranieri che disertano l’Italia perché il Belpaese, una volta considerato il giardino d’Europa, ha distrutto la sua natura. I miei amici stranieri scelgono altre mete e mi fanno notare che “sull’autostrada da Torino a Venezia sembra sempre di essere sulla circonvallazione di una metropoli. C’è troppo cemento sulle coste, troppo consumismo. Troppe file nelle città d’arte, prezzi troppo elevati.”

Per esservi cresciuta, conosco un po’ l’area del lago di Garda. I tedeschi vendono le loro ville per i motivi suddetti, gli olandesi vanno solo in campeggio. Il terreno scarseggia. Piste ciclabili potrebbero rilanciare la regione. E invece si continuano a costruire villaggi turistici e porticcioli sull’acqua.

Non parliamo poi delle città. Prendiamo Milano. Molti sono quelle che vedono la convenienza per tempo, prezzi e inquinamento di spostarsi in bicicletta. Oggi i ciclisti sono costretti a usare i marciapiedi, spaventando vecchiette e mamme con le carrozzelle.



Hai pienamente ragione! Le piste ciclabili, se non la soluzione all'inquinamento cittadino, sarebbero sicuramente un ottimo incentivo a lasciare a casa l'auto.

Nei diversi comuni dove ho abitato in Italia non ho visto realizzata nemmeno una pista ciclabile degna di questo nome.
Solo in un caso, dove è stata iniziata ma poi.. si perdeva in una via ad alta e veloce percorrenza, rendendo inutile ed ipocrita anche quel primo e breve tratto.
cannella is offline  
Vecchio 26-04-2006, 13.09.08   #4
Monica 3
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Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Citazione:
Messaggio originale inviato da wilhelmina frederika
Cara Monica...nel sud le piste ciclabile,non sanno neanche cosa è.Infatti si vedono vecchi contadini che vanno in campagna a cavallo di vecchie biciclette...sulle superstrade.Perchè altrimenti non gli sarebbe più possibile di andare nei loro fondi.
Purtroppo l'ecoturismo del sud,è molto mordi e fuggi.Che vuol dire,spiaggia,campagna,boschi, pieno di rifiuti....non biodegradabili.
Non è di certo un bel biglietto di visità,per un turista straniera....doversi alloggiare in una campagna per un pic-nik,tra cumoli di rifiuti.
Ti posso parlare della trasformazione che ho visto in 40 anni nel Gargano.Strade fatta,e "lavati via"parzialmente,dalle piogge che scendono dalla montagna.
Villaggi turistici d'elitè...campeggi condotti "alla meglio".Sporcizia da per tutto.Pessimo servizio di nettezza urbana nei campeggio...che comportava odori "vomitevoli"di montagne(per 3 giorni) di rifiuti,alle spalle del campeggio".Turismo troppo "improvisato".Ovunque tu giri....ville e villette.
Non voglio parlare del mare,perchè basta parlare con chi fa sub da molti anni....i fondali marini,sono in molte parti coperti di "melma".


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Se è vero quello che scrivi sulle entrate dei comuni, mi sembra che alcune iniziative per un turismo più pulito e quindi più piacevole siano già state prese.

Ciaociao
Monica 3 is offline  

 



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