Gli italiani al sicuro dopo la presunta "bufala"?
ORE 9.05, L'ESPLOSIONE -
Il fallito attentato avviene quando in Italia sono le 7.05 (due ore dopo in Iraq), poco prima di uno dei tre ponti che collegano la parte meridionale della citta' di Nassiriya. Una pattuglia di carabinieri della Msu
(l'Unita' specializzata multinazionale, guidata dall'Arma), che svolgeva le ''consuete attivita' di controllo del territorio'', viene coinvolta nell'esplosione di un ordigno, presumibilmente radiocomandato, posto ai margini della carreggiata.
NESSUN FERITO - La pattuglia e' composta da tre veicoli (due VM protetti e un VM Torpedo), con a bordo 13 militari e un interprete iracheno. Solo uno dei tre mezzi viene ''leggermente danneggiato'', spiegano al comando di Antica Babilonia. Nessuna conseguenza per gli occupanti.
Dopo aver constatato le condizioni del personale e dei veicoli, la pattuglia e' tornata regolarmente alla base.
Sul posto, insieme a un team di artificieri e a una pattuglia del contingente italiano, e' subito intervenuta la polizia irachena.
INDAGINI - Sulla possibile matrice dell'attacco al comando italiano non si sbilanciano. Nel comunicato si dice solo che ''sono in corso accertamenti, condotti in stretto coordinamento con la polizia locale, intesi a individuare la natura dell' ordigno, l'origine dell'esplosione e gli eventuali responsabili''.
Tuttavia, secondo quanto si e' appreso, una delle ipotesi e' che a compiere l'attentato possano essere stati esponenti di frange estremiste del movimento legato al leader sciita radicale Moqtada al Sadr.
Soggetti, riuniti in piccoli gruppi, che lo stesso Ufficio dei Martiri di al Sadr di Nassiriya avrebbe difficolta' a tenere sotto controllo. A questi isolati estremisti e' stata nelle settimane scorse attribuita anche la paternita' dell'attentato, sempre a Nassiriya, all' abitazione di un giornalista iracheno di Radio Sawa, un' emittente finanziata dagli Usa, scampato all'agguato (la bomba ha pero' ucciso tre persone): ma il movimento di al Sadr ha smentito di avere a che fare con gli autori dell'attentato
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