Il Presidente francese Jacques Chirac ha fatto marcia indietro: il Cpe, il contratto di primo impiego, «sarà sostituito da un dispositivo a favore dell'inserimento professionale dei giovani in difficoltà».

Il ritiro, ha annunciato l'Eliseo in un comunicato, riguarderà l'articolo 8 della legge sulle pari opportunità, quello che conteneva, appunto, il provvedimento che ha scatenato l'opposizione dei sindacati e del movimento studentesco portando in piazza centinaia di migliaia di persone nelle scorse settimane.
L'annuncio è arrivato al termine di un vertice convocato in mattinata all'Eliseo con il premier Dominique de Villepin, il ministro dell'Interno Nicholas Sarkozy e i principali esponenti del mondo politico francese. Rassegnato il capo del governo: le condizioni necessarie di «fiducia e serenità » per l'applicazione del contratto di primo impiego, ha affermato, «non si sono manifestate nè da parte dei giovani nè da quelle delle imprese». De Villepin si è detto dispiaciuto di «non essere stato compreso da tutti» e ha difeso il proprio operato sottolineando che la sua scelta era legata all'esigenza di «agire in fretta» per fronteggiare « la situazione drammatica» della disoccupazione dei giovani e arrivare a una «soluzione forte». Auspicando l'unità del Paese, il premier ha proposto di avviare al più presto un dialogo con i partner sociali sulla precarietà e la disoccupazione giovanile.

Soddisfatta la Confederazione studentesca: il ritiro della legge sul Cpe è per la presidente Julie Coudry «una vittoria collettiva». L'associazione ha invitato gli studenti a togliere i blocchi nelle università per consentire il normale svolgimento degli esami. Per Karl Stoekel, numero uno dell'Unione nazionale liceali, quella di oggi è «una vittoria storica dopo una mobilitazione storica». Il segretario generale della Cftd, Francois Chérèque, uno dei leader sindacali in prima fila nelle contestazioni contro la legge sul primo impiego dopo «l'obiettivo raggiunto» attende ora di conoscere il contenuto dettagliato della nuova proposta di legge.

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Al di là delle considerazioni economiche, su cui potremmo spendere fiumi di inchiostro, personalmente lo leggo come un fatto positivo che dimostra, la volontà di continuare a governare col favore del popolo, da parte del governo francese, e da parte del popolo, la volontà di non farsi prevaricare da leggi ritenute ingiuste. Insomma un grande esempio di democrazia applicata dove la voce del cittadino conta qualche cosa.

il segnale è promettente, ma attendo di vedere cosa verrà fuori in concreto, prima di giudicare.

Sono del parere opposto , il presidente francese ha umiliato l'apparato legislativo , ed ha mancato dell'autoritá per farne rispettare una emanazione. Quei giovani prima violenti ed esaltati , poi solo esaltati perché ben inquadrati dai sindacati , hanno solo un obbligo , rispettare le leggi , prepararsi a divenire ottimi cittadini contribuendo col loro lavoro e contribuire alla "spese" dello Stato e solo dopo esercitare i diritti di protestare , prima? , no! , legislatori con i capelli bianchi , eletti quali rappresentanti democratici per legiferare nell'interesse comune non possono essere messi in discussione da quattro giovinastri politicizzati.....che ben strumentalizzati danno soddisfazioni ai loro maestri , proprio come in Italia.......dove i giovani hanno fatto le differenze.

ti ricordo che in piazza sono scese persone di diverse generazioni, non solo 'giovinastri'. Come anche i sondaggi indicavano, l'opposizione allla legge accomunava la maggioranza del popolo francese.
Quanto alle' strumentalizzazioni', generalmente ogni schieramento politica è abilissimo ad addebitarle alla parte avversa, anche laddove non vi siano. Discorsi del genere lasciano il tempo che trovano.

buona giornata

Tu ricordi quello che non hai visto , e di quello che vedi , ricordi quello che non vuoi vedere!. Con tutte le manifestazioni promosse dalle sinistre strumentalizzando , i pacifisti anti americani , anti Israele , no global , Black Block di Genova che da bastonatori sono diventati con osservatori come te , bastonati e vittime , non mi sembra che siano "discorsi" che lasciano il tempo che trovano , anzi lo camuffano a per gli interessi della base che poi ne vediamo godere i profitti.......

sei unico!

Grazie , mi diverto!

scusate ma vorrei dire la mia:
io ci vedo persone che si sono impegnate e son scese in piazza, han protestato per dire un no molto deciso al lavoro precario.
se lo avessimo fatto anche noi adesso non staremo qua a temere che non ci venga rinnovato il contratto(in genere mal pagato) ogni mese!!
scusate ma quando ci sono degli ingegneri che epr 5 euro rispondono al call centre...vuol dire che il sistema proprio non funziona!!

...o che c'é l'inflazione di mano d'opera , ricordo tempo fa di laureati in medicina impiegati con i ferrotranvieri......poco lavoro , per molte mani.......