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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
27-11-2002, 09.42.36 | #12 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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I parametri nuovi suono utopia se letti coi parametri vecchi comunque........
La nostra cultura e la nostra società premiano la furbizia che sta all’intelligenza come i cavoli stanno con la merenda. E’ una società che come tu stesso dicevi si impernia sul privilegio perché la nostra identità è formata da “io e mio”. Ma questa è solo una tra le tante possibili lettura soggettive della realtà. Altri parametri potrebbero muovere il concetto da “me e mio” a “noi e nostro”, non per amore del prossimo, o per buonismo, ma semplicemente perché l’uomo potrebbe accorgersi che la sua identità non si limita ad un corpo mente ma, in ogni dato punto dello spazio e del tempo, ingloba tutto il percepito. Senza aspettare questa catarsi conoscitiva, si può anche pensare che le strutture delle moderne società così indentate ed interdipendenti, ci portino a renderci conto che è più funzionale ragionare in termini di “noi e nostro” e che un mondo migliore, più giusto e vivibile è un bene attuale e usufruibile da tutti. Sfortunatamente invece di lasciare fluire il pensiero su “ciò che siamo” ed ammirare l’immensa sconfinata bellezza dell’"essere", stiamo sempre lottando per raggiungere quel maledetto paradiso futuro. Ed è quella promessa che blocca la nostra possibilità di evolvere, perché finché non ci libereremo dall’illusione che ci possa essere un mondo più bello e maestoso di quello che calpestiamo coi nostri solidi piedi, non riusciremo a trattare con la realtà e continueremo a vivremo in mondi onirici, suffragati dalla paura del dolore e dal desiderio del piacere. Piacere e dolore sono già “qui ed ora” e non occorre inventare paradisi futuri per relegarli sullo sfondo dimenticandoci cos’è la vita. Ma sto divagando pazzescamente nella filosofia. E’ meglio che torni coi piedi per terra: oggi devo vendere la “porche” per compare una barca. Sai com’è qui continua a piovere……….. Ciao piccolo disetop della rete….. Le tue parole non mi danno il senso di piccolezza anzi si sente aleggiare quel soffio di conoscenza che forse ci aiuterà a passare dal destino della necessità a quello della libertà, destino che in fondo ci spetta di diritto........ |
28-11-2002, 08.47.00 | #13 |
Ospite
Data registrazione: 12-11-2002
Messaggi: 13
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mi pare che generalizzi i comportamenti, la tv è solo un vettore di communicazione, ognuno ha ancora la libertà di sostrarsi a questa valangha di disinformazione facendo delle scelte e non subendo per pigrizia intellettuale i programmi proposti.
Basta avere un poco di spirito critico per analizzare le informazioni ricevute. Poi non c'è solo la tv ad essere la schiava del potere, basta leggere qualche quotidiano per notare l'uniformizazione della pensata ed i ravaggi del "politically correct". |
28-11-2002, 11.17.55 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2002
Messaggi: 103
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Citazione:
Sono d'accordo con te... La televisione non è l'unico mezzo d'informazione uniformata...(anche se è il peggiore), ma c'è un problema: stanno creando,molto intelligentemente, un popolo di ignoranti pigri, che crederanno sempre di più a chi urla più forte, a chi non lascia parlare lì'altro, a chi fa la faccia costernata-incredula-interrogativa ad argomentazioni ben esposte,a ragazzi pigri che preferiscono(e sono un po'uno di loro forse,ma solo forse perchè sono un pessimista) subire le informazioni per osmosi attraverso il magico apparecchio catodico che regala finte emozioni e fallaci notizie, propina sogni fasulli e aspettative irrealizzabili. A tal punto, se sei d'accordo con me,(spero di no perchè vorrebbe dire che sono io il veramente pessimista e, o c'è qualcuno la pensa diversamente(e allora forse il quadro non è così aspro come lo dipingo io), o comunque quel qualcuno ha solo la forza per provare a cambiare le cose che deriva dal fatto che proprio la interpreta così! MA....... .... se sei d'accordo...allora converrai con me che in questo stato di pigrizia generale,la televisione diventa un mezzio sempre più importante e irrinunciabile per chi vuol diventare famoso, essere al centro del mondo, vincerele elez...(ehm...(ancora mi chiedo cosa abbiano combinato i destinatari del mio voto nel passato governo (prima)Prodi-(e poi)D'Alema)...) Noi abbiamo tutti una buona età,mi sembra di vedere dai discorsi(altrimenti complimenti a tutti se siete ragazzini!!!) e oguno ,come dici tu... ha ancora la libertà di sostrarsi a questa valangha di disinformazione facendo delle scelte e non subendo per pigrizia intellettuale i programmi proposti. ..... perchè siamo coscienti dei pericolo(uffa quanto sono pessimista....ormai mi stufo da solo....) che si corre con questo andazzo,(che poi come al solito la tendenza generale delle cose la fanno le persone cui, di quello che stiamo discutendo noi, non gliene importa un fico secco,cmq...)MA.... i bimbi che crescono ora...con play, pc, realtà virtuale, (e ci metto pure lo smog delle città), le cose che cambiano sempre più veloce e in modo vorticoso(secondo voi il cervello umano è plasticamente capacedi stare dietro a questi cambiamente così veloci quando, per secoli(Bravo Piccolo VanLag Della Rete!!!) è stato simile a sè stesso? Ed ora di colpo... il cervello è stato svegliato da una sveglia fortissimi,con un rumore assordante, che l'ha spaventato, l'ha scosso anche troppo forte, l'ha rintontito, e nel caos generale del "si salvi chi può" ha dovuto agire(e non pensare), ha dovuto prendere tutto quel che poteva perchè fermarsi a riflettere poteva dire morire(la casa stava andando in fiamme)...solo che seguendo questo principio, non ha ancora smesso di agire ed ha creato un sistema che proprio per i postulati di base, non si può permettere di fermarsi a pensare....(SCUSATE QUESTO MIO SPROLOQUIO,come li chiama Diestop).. I bimbi crescono in questo sistema e non hanno paura,perchè non hanno visto le cose cambiare, non ne hanno visto un altro precedente, ma solo questo che sta cambiando sempre più velocemente(esponenzialmente). .. la tv, o i mezzi dimassa, non so quali saranno, non ho le conoscenze adatte, o i cellulari, li domineranno, e chisaprà meglio gestirli(sempre i potenti lo hanno fatto,ma non tutti sono mecenati(è meglio ricordarlo)), governerà le loro menti. Non penso ce ne potremo rendere conto..lo potranno fare solo i più anziani che avranno avuto la fortuna di mantenere un po' di vivacità e critica mentale tale da poter conservare un pensiero indipendente per tutta la vita. Ora basta. Scusate se vi posso avere annoiato. Luca. |
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28-11-2002, 11.54.19 | #15 |
Ospite
Data registrazione: 12-11-2002
Messaggi: 13
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per lukra
Non penso ce ne potremo rendere conto..lo potranno fare solo i più anziani che avranno avuto la fortuna di mantenere un po' di vivacità e critica mentale tale da poter conservare un pensiero indipendente per tutta la vita.
Sono gli stessi anziani che ci lasciano questa eredità e noi ai più giovanni. Ma è un altro sogetto. |
28-11-2002, 11.56.28 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2002
Messaggi: 103
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Re: per lukra
Citazione:
hai ragione..sono gli stessi anziani..ma io ho specificato quali ci potranno salvare da questo stato di coe..se sarà ancora possibile.... |
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07-12-2002, 00.19.55 | #17 |
Ciò che è, è!
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 202
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TV: finestra sul mondo
Considerando questo concetto, noi, guardando la tv, ci mettiamo alla finestra.
Uno che sta alla finestra non vive nel mondo, ma lo guarda, magari lo giudica, buono o cattivo non importa, ma non vi partecipa!. Questo atteggiamento da spettatori esterni lo conserviamo anche nella nostra vita; anzi, lo abbiamo appreso guardando la tv e sta diventando il nostro atteggiamento quotidiano. Nei casi più estremi non ci accorgiamo della sofferenza degli altri. Non ci immedesimiamo in chi ci sta vicino. La tv ci abitua ad un atteggiamento distaccato anche con le nostre stesse cose, i nostri stessi affetti. Non sviluppi il gusto di vivere, ma una "anestesia diffusa" nei confronti della vita. Se qualcuno ti sprona a reagire, a VIVERE, vorresti cambiare canale, togliere quel fastidioso e noioso programma. Stiamo misurando la nostra vita con l'indice di gradimento? Ciao |
07-12-2002, 19.34.31 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 176
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La non partecipazione è esattamente l'obiettivo che si sono prefissi. Solo se resteremo spettatori muti potremo agevolare una certa logica. La fabbricazione del consenso da parte dei media è la grande rivoluzione antropologica, l'uomo che pensa, respira, vive a ritmo televisivo da origine a un pensiero collettivo illusorio dove siamo tutti preda di deliri di possesso. Far consumare vuole dire distrarre,nulla è più pericoloso dell'uomo che pensa. In una democrazia ci sono due "funzioni": quella dirigenziale, svolta dalla classe specializzata, dagli uomini responsabili, che pensano, pianificano e comprendono gli interessi comuni, e quella svolta dal gregge smarrito, la funzione dello "spettatore", di colui che non partecipa all'azione. Anzi, poiché viviamo in una democrazia, le funzioni della maggioranza sono molteplici: di tanto in tanto le è concesso di dare il suo appoggio a uno o all'altro dei membri della classe specializzata, di dire: "Vogliamo che sia questo il nostro capo", oppure "Vogliamo che sia quello". Dal momento che il nostro non è uno stato totalitario, ci sono le elezioni. Ma, una volta che ha dato appoggio all'uno o all'altro membro della classe specializzata, la maggioranza deve farsi da parte e diventare spettatore dell'azione, rinunciando alla partecipazione. Questo è ciò che accade in una democrazia che funziona a dovere....
alessandro |
09-12-2002, 19.01.18 | #19 |
Ciò che è, è!
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 202
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Proposta di visita ad un sito
Vera democrazia Capita proprio a pennello questa tua effermazione!
Non so se qualcuno conosce la democrazia diretta che si sta "sperimentando" da ormai 13 anni nella città di Porto Alegre in Brasile... E' la gente che decide. L'ultima parola ed il controllo sul da farsi spetta sempre (regolarmente) alla gente. Per darvi maggiori dettagli su questo strano sistema di governo vi rimando alla consultazione del sito. Anche altre 200 città stanno adottando questo sistema e pare che funzioni benissimo. D'altra parte cosa sarebbe la democrazia se non fosse il cittadino a decidere le scelte di governo. In effetti delegando ai singoli capi politici noi accettiamo di dare potere ad una persona, che come chiunque ha dei pregi e dei difetti. Rimaniamo nell'ambito dell'ideale e della speranza di aver votato le persone migliori. Ma nella democrazia diretta la gente vota OGNI decisione , di volta in volta (gli incontri/consulte sono settimanali). Invece di usare il pollice per cambiare canale, quì si fa un po + ginnastica alzando il braccio. Porto Alegre è una città di 1.300.000 abitanti. Quì non contano schieramenti politici perché è la gente che decide per il bene della comunità, che ha un solo volto. E' ovvio che i politici hanno troppi interessi in gioco per accogliere un sistema del genere, ma se non vogliono contraddirsi, per il bene della gente, devono saper ascoltare. Il cambiamento cmq è in mano nostra... Ciao Ultima modifica di Claudio : 09-12-2002 alle ore 19.04.59. |