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06-04-2006, 16.10.52 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Ciao Weyl,
Grazie per il tuo messaggio. Noi residenti all'estero, per un desiderio che supera noi stessi di far parte i nostri cari delle nostre esperienze, spesso suoniamo arroganti e, se questo è il caso, me ne scuso con tutti su questo forum. Non dubito che tu sia trattato bene all'estero. Fa una bella differenza se uno parla la lingua del paese o no, e questo vale per tutte le nazionalità. Poi noi Italiani siamo considerati un po' clown e la pasta e la pizza piacciono a tutti. Vivo in Lussemburgo, meta previlegiata dei capitali emigrati italiani. Grazie anche a questo e alle dimensioni geografiche ridotte, può essere un po' troppo facile per questo paese offrire tutti i servizi che offre. La ricchezza del luogo, a detta del Ministro delle finanze è stata creata dal lavoro degli Italiani. Ed è qui che scatta la mia rabbia. Perché, se facciamo ricchi gli altri siamo così restii a dare qualcosa di più a noi stessi? E' la nostra amministrazione? E' per questo che la mia priorità è coltivare una mentalità libera da atteggiamenti clientelari. I miei amici bancari, che ricevono capitali italiani, non pare che confermino le tue affermazioni al presente. Qualcuno fra loro ha cominciato a vendere Mediaset, per cui andrei anche adagio su alcune informazioni che circolano. Ciao P.S. L'invidia e la gelosia ci sono proprio dappertutto, non proccuparti. Ma è fondamentale regola della psicologia che, tanto più un gruppo è oppresso, tanto più sentiti sono questi sentimenti |
07-04-2006, 01.17.57 | #5 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Il Lussemburgo
...è talmente piccolo che non so neppure che lingua vi si parli...
Mi viene in mente che sia il francese e che, quindi, dentro tale orizzonte culturale, il piccolo Paese si alimenti. I tuoi amici fanno bene a vendere le azioni mediaset, finchè sussistono buy back capaci di assorbire l'impatto del probabile massacro che seguirà le elezioni. Io steso mi sono liberato di tutti i, peraltro contenuti, investimenti azionari dentro la "galassia" berlusconiana già da circa sei mesi: capitalizzando, prima del declino in corso, sia mediaset che mondadori e mediolanum. La "notte dei cristalli" del centrosinistra messa in atto ieri è piuttosto esplicita: non dubito che, nei prossimi sei mesi, vi saranno centomila italiani (tra i pochi che esprimono un capitale tecnologico "reale" in questo misero paese) con le valigie pronte. I capitali economici li hanno preceduti. Io stesso mi chiedo cosa fare. Tornare a Vienna? Andare altrove? Non lo so. Capisco come dentro l'orbita "francese" si veda il mondo al modo in cui Bertrand del Born lo vedeva nel XXVIII canto dell'Inferno di Dante: con la testa mozzata, portata per mano, e rivolta "all'indietro". Intendiamoci: nulla di male in ciò, se tale atteggiamento accompagna il ripensamento "a mezzo del cammino". Ma non se il corso degli eventi ci pretende partecipi! Solo i francesi sono capaci di simili funambolismi, sconsigliati ad ogni altro popolo. |
07-04-2006, 09.16.16 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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A Lussemburgo si parla il lussemburghese, che è un dialetto tedesco, franco-mosellano per la precisione.
La lingua dell'alfabetizzazione è il tedesco, quella della legislazione è il francese. Non so quante altre lingue vi si parlano: la ristorazione parla volentieri l'italiano, l'edilizia il portoghese, la finanza l'inglese. Qualunque commessa si deve poter esprimere in almeno tre lingue. Essendo un paese multiculturale è piccolo ma molto attivo economicamente, tanto che la sua capitale è considerata la capitale economica della "grande regione" che comprende il Lussemburgo belga, la Saar tedesca e la Lorena francese. Sede di diverse istituzioni europee, è una buona piazza per capire cosa succede in Europa. I ristoranti locali si fanno pubblicità dicendo di avere la qualità francese e la quantità tedesca. Non saprei dirti qual'è la mentalità dominante. Gli autoctoni dicono che, sul piano economico, il Lussemburgo segue la Germania e che quello che succede in Germania prima o poi succede anche in Lussemburgo. Il governo è democristiano ma è in colaizione con i socialisti, con i quali collabora in base al principio del consenso. Il Primo Ministro, Junker, prima è andato a Roma a sostenere Berlusconi e poi ha incontrato Prodi facendogli promesse di collaborazione. Sono pragmatici: a loro importa solo che arrivino i soldi. Ciao dal "cuore verde dell'Europa" (perbacco! Mi dovrebbero pagare per la pubblicità) |
07-04-2006, 12.23.01 | #7 |
iscrizione annullata
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Messaggi: 728
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Quasi quasi
vengo a farci un giro in uno dei prossimi ponti...
Non sono mai stato in Lussemburgo, credo sia l'unico Paese europeo che mi manchi, a parte l'Estonia ( che ho in programma per quest'Estate). Basteranno tre-quattro giorni per visitarlo un po' ? Ciao |