L'epatite non c'entra niente. L'Aids è causata da un virus. Dopo il contagio, c'è un lungo periodo di incubazione durante il quale si è portatori sani e quindi si può inconsapevolmente contagiare altre persone. Se non si fanno cure, dopo il periodo di incubazione (in cui se è definiti sieropositivi) c'è la malattia conclamata. Iniziano cioè a presentarsi i sintomi. Il sintomo fondamentale dell'AIDS è una grave immunodeficienza. (AIDS significa sindrome da immunodeficienza acquisita) Si è quindi estremamente vulnerabili a qualsiasi infezione e a qualsiasi contagio virale. E' molto frequente, ad esempio, che i malati di Aids muoiano per una banale polmonite.

La confusione con l'epatite B deriva dal fatto che il contagio avviene allo stesso modo. Quindi i tossicodipendenti che usavano scambiarsi le siringhe, spesso contraevano per via ematica tutte e due le malattie. Ma non c'è altra relazione tra epatite e Aids.

L'Aids è effettivamente molto diffusa in Africa.
Riporto dei dati tratti dal sito di Medici Senza Frontiere. Dati OMS. OMS significa Organizzazione Mondiale per la Sanità. Un organismo ufficiale e attendibile, direi!

- ALCUNI DATI RELATIVI ALL'AIDS (dati OMS 2003).

IL 2003 E’ STATO L’ANNO IN CUI SI E’ REGISTRATO IL PIU’ ELEVATO NUMERO DI MORTI PER AIDS DALL’INIZIO DELL’EPIDEMIA. TRE MILIONI DI PERSONE CHE VIVONO NEI PAESI PIU’ POVERI HANNO PERSO LA VITA A CAUSA DI UNA MALATTIA ORMAI CURABILE NEL RETSO DEL MONDO. NELL’AFRICA DEL SUD UN ADULTO OGNI 5 E’ AFFETTO DA HIV/AIDS.
Secondo le ultime stime dell’OMS e dell’UNAIDS nel mondo vivono 40 milioni di persone infettate dall'HIV, la maggior parte di esse vivono nell'Africa subsahariana. I bambini al di sotto dei 15 anni colpiti da HIV/AIDS sono 2,5 milioni. La seconda regione per prevalenza di persone infettate è, dopo l'Africa subsahariana, la regione caraibica.
Le persone che si sono infettate nel 2003 sono 5 milioni. La maggior parte delle nuove infezioni (3 milioni) si sono verificate nell’Africa Sub-Sahariana. Nel mondo Si registrano circa 14mila nuove infezioni al giorno.
Mortalità: Nel 2003 sono morte di AIDS 3 milioni di persone, di cui 2,3 milioni vivono in Africa.
Nel mondo l'AIDS è la quarta causa di morte, ma nei paesi dell'Africa subsahariana è di gran lunga la prima;
a causa dell’AIDS sono orfani 13 milioni di bambini, la gran parte africani.

http://www.msf.it/msfinforma/dossier/aids/index.shtml

Veramente, i figli di donne sieropositive, se non vengono fatte cure, hanno una probabilità altissima, ma veramente altissima, di contrarre il virus durante il parto. Durante il parto è infatti molto frequente che il sangue della madre e del bambino entrino in contatto. Quindi dubito che "molti" bambini figli di donne sieropositive non contraggano il virus. Esiste un farmaco, in realtà nemmeno molto costoso per noi, che può inibire il contagio dirante il parto, in modo che i figli di donne sieropositive possano nascere sani. Poichè il farmaco non è costoso, non capisco perchè dovrebbe trattarsi di una speculazione. Ci sono ben altre speculazioni in Africa!

Non è costoso per noi, ma lo è per loro. Visto che c'è una immensa disparità tra il reddito medio occidentale e quello africano.

Un amico mio è morto di Aids ...ho seguito con lui la malattia.


Parlo sempre per esperienza..

Klee, tanto per incominciare, ti dico che mi dispiace molto per il tuo amico. Però c'è una cosa che non capisco:
pochi post più sopra hai detto di non sapere come si evolva la malattia e hai addirittura ipotizzato che fosse una degenerazione dell'epatite. Potresti spiegarmi come, secondo te, l'epatite degenererebbe in Aids?

L'epatite virale non evolve in AIDS.

Schematicamente e superficialmente:

Epatite A (HAV): virus RNA, trasmissione oro-fecale (alimenti infetti), curabile e vaccino disponibile, oggi si contrae prevalentemente nei paesi dove vi è carenza di norme igieniche.

Epatite B (HBV): virus DNA, trasmissione parenterale (liquidi organici), oggi curabile e vaccino (obbligatorio nei bambini) disponibile. Raramente evolve in cirrosi.In netto calo nei paesi industrializzati. Virus poco resistente all'ambiente esterno.

Epatite C (HCV): virus RNA, trasmissione parenterale (liquidi organici), oggi non curabile ma si rallenta solo la sua evoluzione. Cronicizza ed evolve in cirrosi epatica ed epatocarcinoma. Non esiste vaccino. Virus resistente all'ambiente esterno. In aumento.

AIDS (HIV III): virus RNA, trasmissione parenterale (liquidi organici), colpisce il sistema immunitario (linfociti T) incurabile ma esistono farmaci e norme che ne rallentano la sua infezione. Evolve spesso in infezioni opportunistiche conseguente all'immunosopressione da esso provocata. Tipica anche l'evoluzione neoplastica causata da questo retrovirus, Morbo di Kaposi, K. cerebrale. Virus poco resistente all'ambiente esterno. Sindrome mondiale ma ormai endemica nell'Africa sub-sahariana, america latina e sud-est asiatico.

Ovviamente i virus citati, ad esclusione del HAV, hanno un'altissiama probabilità di trasmissione materno-fetale e durante il parto.

Merci Spaceboy!

Fragola, sono contento del tuo contributo chiarificatore. Hai chiarito molto bene aspetti che forse avrei dovuto chiarire meglio io in partenza. Solo che io non ho le competenze per farlo. Spero che anche col tuo aiuto qualche persona di buon cuore decida di aiutare questi bimbi a non ammalarsi di AIDS. Ciao.

Riccardo