Universi paralleli
Quando la vita irreale, quella che non esiste, quella che immagini e che scrivi, fatta di parole silenziose, di abbreviazioni e contrazioni che stridono con l'italiano.
Quando l'universo virtuale sfiora il parallelo universo reale. Quando le figure immateriali prendono quasi forma e diventano materia, perchè si avvicinano, pur restando lontano, alla mia immaginazione, alla mia persona. Quando un dialettale "chi te se 'ncula" è la risposta ora implicita, ora esplicita di una persona in cui credevi, anche se era parte di quell'universo parallelo virtuale, cybernetico, teorico.
E' allora che inizia l'ansia, si avverte la paura, la tensione, per ciò che potrebbe essere; per ciò che speri e pensi che sarà. E' allora che ti senti più solo, per quel "chi te se 'ncula" non detto ma lasciato intendere, che si intravede tra le crepe dei nostri discorsi, dalle fessure che si trovano tra le tue parole.
E' allora che preferisci stare solo, che non ti senti accettato, ti senti preso in giro, pensavi di essere qualcosa, ma lo eri solo perchè ti trovavi nell'universo virtuale; perchè in quello reale non sei nessuno, per lei non sei nessuno.
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