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02-04-2006, 06.47.01 | #2 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
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E' estremamente affascinante secondo me.
Vedi http://magazine.enel.it/boiler/arret...ollicine10.asp Da cui traggo: Il concetto chiave che Remotti chiama in causa per introdurre al mondo degli antropologi è quello di “foggiatura” dell’umanità, un modo più plastico di indicare la “cultura”. Un gruppo umano ha sempre bisogno di darsi una foggia, di disegnare la sua cultura, o la sua pelle, perché in natura l’umanità è sempre incompleta. L’elemento specifico degli umani è proprio la loro incompletezza, per cui essi mai restano come sarebbero in un presunto stato naturale, perché lo stato naturale per questo strano animale, come aveva capito già Herder, non esiste. Senza “foggiatura” gli esseri umani non solo soccombono ma non sarebbero neanche in grado di organizzare la propria percezione del mondo. E la messa in forma della specie riguarda quattro ambiti fondamentali: quello intellettuale (i concetti, la lingua), quello emotivo (il sentire, la passione), quello morale (valori e regole) e quello estetico (l’immenso campo che va dal vestire, al trattamento dei peli, al tatuaggio, fino alla chirurgia estetica). La prima e fondamentale scoperta dell’antropologia è che non c’è l’“uomo normale”, un prototipo di Homo sapiens, no, c’è sempre un essere “speciale”, foggiato, che parla qualche strana lingua, che porta strani cappelli e scarpe, che sa fare qualche strano mestiere. |