Torino 2006 è stata una grande conquista per noi italiani. Non solo dal punto di vista del medagliere (5 ori e 6 bronzi), che è arrivato a 101 medaglie nella sua storia, ma anche dal punto di vista organizzativo. L'altro giorno sentivo su Radio24 che il giornalista diceva "alla stazione sono spariti gli spacciatori, perché proprio per le olimpiadi e non sempre?". LAsciando in sospeso questa domanda, continuo. Nella finale E' stato molto emozionante l'ultimo oro della 50 km di Centa, premiato dalla sorella, in finale, che ha permesso a noi italiani di ascoltare una volta in più il nostro inno. Significativa la parte storica (anche se il cronista si è sbagliato, affermando che il carnevale di Viareggio sia il più antico: non è quello di Venezia?).
Molti affermano (concordate?) che sia stato più bello di Atene2004, anche se mi ha commosso rivedere le Olimpiadi a casa, ma ancor più vedere il sacro fuoco di Olimpia ardere nel braciere italiano, il più alto prima d'ora. Mi ha deluso un po' la Marini, che, secondo me, non è una delle migliori rappresentanti dell'Italia sia sportiva, sia culturale: sì, sarà una "bellezza", ma ci vorrebbe anche la sostanza intellettuale.
La cerimonia di apertura è stata spettacolare (magnifica l'accensione del braciere) e secondo le aspettative la chiusura, con splendidi spettacoli pirotecnici che hanno attutito lo stacco "emozionale" dell'accensione del braciere.
Persino Avril Lavigne si è vestita "classica".
Splendido Bocelli, a mio avviso meglio di Pavarotti, anche se l'unico italiano da "Madame Taussaud", ha avuto più scenografia.
Peccato che non abbiamo vinto argenti.
Con classe abbiamo passato il testimone al Canada che ci ha mostrato un pizzico del suo "talento". Vedremo Pechino, poi Vancouver e Londra.
Ultima modifica di Guccia : 27-02-2006 alle ore 19.54.30.
|