Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Cultura e Società
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali


Vecchio 15-02-2006, 08.55.45   #1
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Il Nuovo Dio

La società italica ha sacrificato per alcuni decenni al suo nuovo dio, Ircoralge (il dio della Irresponsabiltà, della Confusione, della Rassegnazione, dell' Allegra Gestione). Un dio a quattro facce (o più). Un dio che ha chiesto costantemente sacrifici.

Fra le tante vittime, purtoppo sacrificate al dio Ilcoralge, vanno ricordate:

i Valori che, vent' anni fa, anche se male applicati, esistevano pero' nel patto sociale italico [ad es. coerenza, serietà, verità, impegno, approfondimento, chiarezza, onestà, merito, dignità, coscienza individuale (quella sociale, mai esistita nello Stivale)];
- il vecchio obiettivo di costruire un Paese a livello europeo;
- la promessa di applicare la costituzione e le leggi, in maniera eguale per tutti;
- l' organizzazione (quel poco che ne conoscevamo) e i metodi strutturati, programmati, in modo da far girare tutte le ruote dello Stivale; l' istruzione e le virtù civiche.

I sacerdoti che hanno organizzato i sacrifici ? i Padrini (quelli che fanno i mazzi) di estrazione politicante, in cerca di potere. Hanno capito che, distruggendo il Paese, potevano conquistare poteri.

I politicanti non riuscirono pero' a mettersi d' accordo (il senso del sociale non é stato mai venduto nei mercati italici dell' assurdo) sul modo di dividersi i poteri da conquistare. Ci fu, é vero, una vaga promessa di darne un pezzetto ad ognuno dei congiurati, inventando la prima vera lottizzazione italica. Ma, al momento di strutturare i nuovi poteri conquistati, non fu facile dividerli pacificamente.

Iniziarono le lotte fra fra politicanti e Padrini. Accanite, continue, senza quartiere. Dentro il parlamento e fuori, fra gli accoliti. Come armi per lottare, furono assoldati: quotidiani, televisioni, quinte colonne incaricate di diffondere verità deformate o controverità, demagogie. Per ogni nuova verità diffusa, c' era dentro la parola "democrazia" (a tanti cittadini gli basta la parola).

Il povero popolo italico, assediato da tante verità, da proposte di adesione, da pantani diffusi fra i servizi e pei diritti, da ruote grippate, ando' in tilt. Anche a causa del doppio (o triplo) linguaggio, ormai diffuso ovunque.

Con tante verità circolanti nel tessuto sociale, con tanta confusione, pochi furono in grado di resistere e di conservare, nella propria testa, la vera Verità. La confusione aumento', l' incertezza anche, le difficoltà sociali pure. Il povero Italiano Comune (quello che si fa mettere nei mazzi), incerto, perse la testa. Divento' socialmente incapace, confuso nella gestione dei grandi sistemi, non più in grado di sceverare i politici venditori di chiacchiere ad arte, dai professionisti capaci di essere utili al Paese.

L' Italiano Comune si rassegno' e abbandono'...... la speranza di vivere, un giorno, in un Paese normale. Andando oggi in Italia, lo si incontra, l' Italiano Comune. Grigio, pigro, rassegnato, un po' confuso, senza luce negli occhi. Diverso dall' Italiano attivo del 1960 (quello che costruiva, che si fece anche conoscere in Europa).

Alcuni di essi si sono assicurata la "protezione" di un padrino o referente. Altri la stanno cercando. Non si sa mai, potrebbe servire.....

Verrà qualcuno che cercherà di svegliarli ? E cercherà di europeizzare un Paese quasi latino-americano ? E capirà che ,per europeizzare il Paese, ci sarebbe da introdurre qualche Valore e da estromettere qualche padrino ?

Speriamo di si. Ma se non venisse.... bisognerà stringersi la cintura.....

L' Emigrato
Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
antonio greco is offline  
Vecchio 16-02-2006, 11.34.21   #2
bside
Ospite abituale
 
L'avatar di bside
 
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
>Verrà qualcuno che cercherà di svegliarli ? E cercherà di >europeizzare un Paese quasi latino-americano ?

Perché sempre questo disprezzo per i paesi latino americani presi a modello di tutto ciò che non funziona secondo i tuoi criteri "tecnicisti" ed "efficientisti"?
bside is offline  
Vecchio 16-02-2006, 12.13.33   #3
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
LATINO AMERICANI E ITALIANI

Potrei aver esagerato. Io vedo la distinzione fra molti Paesi della U.E. e molti Paesi latino-americani di questo tipo:

- in buona parte edll' Europa tuti i cittadini hanno gli stessi diritti nell' applicazio delle leggi. SE talvolta ci sono piccole differenze, c' é pero uno stato che cerca di trattarli alla stessa maniera.
- in parecchi Paesi latino- americani (eredi della stessa cultura spagolesca delle Due Sicilie, poi diffusa in Italia), ci sono due categorie di cittadini: quelli che fanni i mazzi; quelli che si fanno mettere nei mazzi, é la seconda categoria, con meno diritti. In Italia é lo stesso...

Credo che queste siano le differnze primarie. Ma sono pronto ad ascoltarne altre, in quanto non conosco veramente l' America Latina. Ho conosciuto molti suoi abitanti in U.E., piuttosto.

Credo quindi che in Italia, ma anche in parte dell' America Latina, la sopraffazione é accettata. In gran parte dell' Europa é un altro andare.
antonio greco is offline  
Vecchio 16-02-2006, 18.58.52   #4
bside
Ospite abituale
 
L'avatar di bside
 
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
Non credo che i latino americani o gli italiani accettino la sopraffazione. E' che lo sviluppo politico e sociale non procede allo stesso modo in tutti i paesi del mondo ed è condizionato dalla propria storia, dalla propria cultura, dalle proprie tradizioni...
Questo però non deve indurre ad emettere giudizi dispregiativi sulla "mentalità" di quei popoli che non si trovano allo stesso grado di sviluppo dei paesi che tu prendi a modello...
Sembra che per te "civili" siano solo gli europei del nord...voglio ricordarti allora il colonialismo dei "civilissimi" britannici, olandesi, spagnoli, portoghesi e francesi che ha contribuito alla ricchezza europea; per non parlare della tratta degli schiavi, dello sterminio dei nativi americani...
Dalla scoperta delle americhe, che ha dato il via al colonialismo spagnolo e portoghese, alle lotte per l'indipendenza sono dovuti passare più di duecento anni...mica pochi. Questo dovrebbe rendere l'idea della lentezza dei processi storici e del fatto che occorrono tempi lunghi e generazioni per realizzare certi cambiamenti...Del resto la democrazia in Europa è cosa recente. L'ultima dittatura, se escludiamo le new entry dell'est, è quella di Salazar in Portogallo (1974 se ricordo bene).
Inutile pretendere di trasformare la zucca Italia in una carrozza in un colpo solo e con la bacchetta magica. Il tuo catastrofismo non è giustificato.
bside is offline  
Vecchio 16-02-2006, 21.29.29   #5
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
EVOLUZIONI

Cara Bside,

non ci siamo capiti. Mentre le tue osservazioni sulle evoluzioni storiche sono validissime e mai le contesterei;
il mio angolo visuale é molto più socio-economico, lo stesso angolo che indicano quegli emigrati che pubblicano nelle rubrica "Italians" sul sito del Corriere d Sera. Sono in molti....

Gli emigrati , ed io fra loro, hanno visto il regresso della società italiana degli ultimi dieci anni come pauroso, foriero del terzo mondo, e quasi senza speranza, per le ragioni che cerchero' di spiegare nel post successivo.

L' assurdo della situazione é :

- ci vuole un emigrato per spiegare le cause di cio'; in Italia esse non sono cercate, perché interessa solo la lottizzazione; perché gli Italiani d' Italia hanno addormentato il REALISMO...ed hanno solo interesse a litigarsi copme Guelfi e Ghibellini....Senza essere in grado di costruire niente...

By the way: mentre l' Italia negli ultimi anni ha fatto notevoli passi indré, allo stesso tempo molti Paesi U.E. si sono modernizzati, per potere reggere la competizione globalizzata.


L' Emigrato
antonio greco is offline  
Vecchio 16-02-2006, 21.30.51   #6
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
LA CAUSA CENTRALE

Molti hanno evidenziato tanti malfunzionamenti del Bel Paese. Spesso a confronto colla U.E.

Invece di continuare la lista degli aspetti negativi della società italiana, é venuto il momento di mettere il dito sulla causa centrale di tanti inconvenienti (lo faccio dopo lunga inchiesta). Ecco la sintesi del gigantesco problema:

- la competizione globalizzata richiede alte efficienze perché un economia stia in piedi. Per ottenerle, ci vogliono parecchie condizioni.
- l' Italiano medio non conosce le condizioni necessarie per essere efficiente. Il motivo per cui é divenuto altamente inefficiente: non ha quasi nessuna delle condizioni necessarie (la genialità, da sola, non serve più);
- di tali condizioni necessarie, anche questa é importante: un patto sociale che funzioni. In Italia esso non esiste, é stato sostituito dall' anarchia. E l' anarchia é difficile esportarla....

La situazione sociale oggi:

- gli Italiani, in grandissima maggioranza, non conoscono le cause primarie dei loro mali;
- a causa di cio’, essi non sono in grado neanche di pensare alle misure correttive necessarie per far funzionare la società, per far ripartire l’ economia;
- pertanto l’ unica chance che il Paese ha di evitare il terzo mondo é: avvalersi delle testimonianze di emigrati e grandi viaggiatori....

Chi volesse vedere valutazioni o dettagli, sulla questione “incompatibilità fra società italiana e sviluppo economico”, li troverà su:

http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/

Meglio sapere, vedere..... Se non sapessimo, allora la povertà arriverebbe da sola, in punta di piedi.



Antonio Greco
angrema@wanadoo.fr
(analista delle cause del degrado)
antonio greco is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it