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13-02-2006, 14.16.35 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Proviamo a ricentrare questo discorso che voleva essere un discorso di apertura.
Ascoltare, ma con le orecchie aperte, e quindi vedere bene il punto di vista dell'altro, vuol dire cercar di capire perché uno si comporta in un modo piuttosto che in un'altro. Spesso, quando uso si sente veramente ascoltato, si rende conto che i propri comportamenti non erano molto razionali, ma erano piuttosto un modo di sopravvivere nell'immediato. Gli si aprono allora prospettive nuove per una riflessione più profonda. Visto che, dopo la caduta del muro di Berlino, la destra e la sinistra storiche non esistono più, abbiamo tutti bisogno di uscire dai nostri schieramenti e cercare nuove prospettive. Abbiamo anche bisogno di qualcuno che ci ascolti mentre elaborariamo nuove strategie, più razionali, per una convivenza civile. |
15-02-2006, 10.03.14 | #8 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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come ho già avuto modo di scrivere in questo forum, se vogliamo capire realmente da dove nasce questa incapacità di ascoltare il prossimo, dobbiamo andare indietro di un paio di millenni, quando cioè l'Impero romano era il padrone del mondo allora conosciuto. Qualcuno diceva essere la storia fatta di corsi e ricorsi, tant'è che i conquistatori poi si trasformarono in conquistati. Dalla caduta dell'Impero romano (da uno a due: oriente e occidente, poi fino a 4...) era facile prevedere che le terre conquistate finissero sotto altri conquistatori, i quali però, non riuscendo a controllare tutto il territorio, si accontentarono di parti di esso. Ecco allora che la nostra penisola, fu sezionata, suddivisa tra diverse popolazioni "barbare". Andiamo al 18 e 19esimo secolo, in cui il sud dell'Italia fu dominato dagli spagnoli, mentre il nord fu sotto francesi e austriaci. Nel centro Italia invece, oltre allo strapotere temporale dei Papi, c'erano ducati e granducati vari, repubbliche, ecc... E' chiaro che la diversa influenza dei paesi dominatori ha creato delle reazioni differenti e ha plasmato la popolazione in modo diverso. Abbiamo così perso la capacità di vedere l'altra faccia della medaglia. A ciò si aggiungano i media moderni che ti inculcano ogni sorta di stupidaggine per farti sentire "in". La vita frenetica, sempre di corsa per raggiungere un obiettivo più o meno futile, e quindi si è sempre sotto pressione. In una simile situazione, come si può pensare anche solo lontanamente di riuscire ad ascoltare? Ci si deve difendere da tutto e da tutti, perché qualcuno ha interesse che sia così. Forse dovremmo fermarci un po' e dovremmo imparare a guardare dentro di noi. Dovremmo imparare ad ascoltarci, a sentire i messaggi che ci manda il nostro corpo. Poi, forse, riusciremo ad ascoltare l'altro. Occorre però partire da noi stessi.
No, non credo sia ormai troppo tardi, perché non è MAI troppo tardi, per nulla! |
15-02-2006, 10.29.49 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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Thanks
Si,hai ragione Fabrizio...oggi,mi sento stanca mentalmente...è vero non è mai troppo tardi.Ma, io provo nel mio piccolo quartiere,poi paese...poi provincia,poi regione...a fare qualche cosa.
E' vero,qualcosa sta cambiando nel mio piccolo.E' dura,ma ce la faremo...è dura perchè poche persone pensano con la propria "testa". Le bocche dicono tutte le stesse cose! Avvolte tante non mi capiscano..è difficile questo periodo ma ce la farò. Perchè penso che è bello "lottare" con le parole! Grazie Mr.Bean Grazie! clelia |