Ieri, ad "Un giorno in pretura", hanno parlato di una donna che aveva ucciso il marito dopo aver subito per anni da quest'ultimo percosse e violenze continue. La mia modesta opinione (anche alla luce del fatto che quest'uomo di indole sadica torturava animali e incitava i figli a "trattare le donne come oggetti") è che in un caso simile l'omicidio è GIUSTO. Io sono contrario alla pena di morte ma ritengo che una donna in una situazione simile non abbia scelta, e, mi duole dirlo, ma se fosse stato per me non avrei dato neanche un giorno di galera a quella donna.
Non lo scrivo con intento provocatorio, voglio solo sapere se qualcuno ritiene la mia opinione condivisibile.
Saluti.

ciao. Io credo che, nel caso in cui l'omicidio nasca da una lite o da un momento di collera, come sua conseguenza sia comprensibile, anche se non accettabile. Nel caso in cui sia premeditato, invece, non è mai giusto. Se la donna subiva da anni, perché non si è rivolta alle autorità per denunciare i continui soprusi? Un conto è se due persone litigano e venendo alle mani, si lasciano andare ad ogni forma di violenza. Violenza chiama violenza, e quindi, se ci scappa il morto, è comprensibile. Non lo è invece, se l'omicidio è meditato per tanto tempo. Non sono d'accordo in quel caso. Non so se sono riuscito a spiegarmi....

Ho capito il tuo punto di vista credo però che in una situazione del genere rivolgersi alle autorità competenti non farebbe altro che suscitare ulteriori e più efferate violenze da parte dell'uomo-bestia (con tutto rispetto per gli animali). Credo che nulla possa proteggere una donna in una situazione simile e devo dire (con sconforto) che ritengo l'unica soluzione possibile quella adottata dalla donna in questione. Tu dici che "nel caso in cui l'omicidio nasca da una lite o da un momento di collera, come sua conseguenza sia comprensibile" (scusa se ti metto tra virgolette ma non so come quotare), io ritengo che sia forse ancor più comprensibile qualora nasca dalla disperazione, dall'impotenza e dalla solitudine.

Però fargli pagare il tutto con un bel po’ d’anni di galera io l'avrei trovato ancora più giusto....ed in piu' ora ci sta lei in prigione... ... io ritengo che queste siano storie in cui la "giustizia" non trionfa mai!...

...concordo...

Ciao Rael,
ti sei dimenticato di dirci, se la donna ha scelto liberamente di sposare quell'uomo o no...
La questione cambia leggermente a dipendenza di come tu rispondi...

Comunque, assai interessante sulla questione "omicidio si o no", sono i pensieri di Bonhöffer - teologo protestante vissuto durante la seconda guerra mondiale.
Lui si chiedeva... osservando le azioni di Hitler... (lo dico come mi viene, senza citarlo testualmente)

Ma se una pazzo maniaco è al volante di un automobile e sta guidando all'impazzata, mettendo a repentaglio la vita di molte persone...
Io, come cristiano, ho o non ho forse il dovere di entrare in quell'auto, togliere il guidatore e fermare il veicolo?


Elia

Ad essere sincero non so se l'ha sposato volonatariamente o no però non credo possa cambiare molto le cose, ritengo che se l'ha sposato l'ha fatto perché non aveva idea del suo "lato oscuro", mi sembrerebbe altrimenti assurdo il fatto che l'abbia sposato...

Quoto pure io kim, però aggiungo che in alcune altre, più che trionfare, fa il suo buon servizio

A mio parere, no.

Nel caso che hai riportato l'omicidio è comprensibile, data la situazione di violenza e sopraffazione in cui è maturato, e probabilmente è stata l'unica soluzione che la donna, da sola, sia riuscita a trovare come via d'uscita.

Ma non si può dire che l'omicidio sia giusto!
Dal punto di vista razionale in situazioni così si potrebbe chiedere aiuto al Telefono Rosa, ad esempio, o cercare di allontanarsi fisicamente da una situazione malsana per sè e per i figli (non è certo facile, questo lo capisco).

Se la donna non fosse stata sola a gestire questa situazione, forse avrebbe potuto uscirne in altro modo.
Molte tragedie nascono non solo dalla disperazione, ma credo anche dall'essere completamente soli in situazioni di estrema gravità.

Quando una persona è violenta si vive nel terrore come potrebbe mai andare a denunciare il fatto ! la ucciderebbe o prima o poi e non avrebbe abbastanza protezione dalle autorità , secondo me sono uomini padroni possessivi ,non è molto che ho letto in internet che una giovane è stata uccisa perchè era stato denunciato per violenza quando lei aveva ( mi sembra 15 anni ) poi è uscito dalla prigione e si è vendicato , non è facile quando si ha vicino una persona violenta decidere , anch'io avrei tanta paura
Queste sono tragedie
Aggiungo che non lo ucciderei per andare nuovamente a soffrire in prigione , piuttosto scappo " Chi l'ha visto ? "