Le madri sono persone come le altre, chiaramente certe situazioni estreme mettono in rilievo un certo tipo di disagio che puo' anche non essere attribuito solo alle difficoltà del vivere quotidiano.

In ogni caso la donna come madre è molto piu' esposta sia alla critica degli estranei, sia a quella rivolta a se stessa!

Fin dalla nascita del figlio le convenzioni le impongono pesi enormi e non tutte sono preparate o atte a rivestire il ruolo, perchè di quello si tratta...ma questo non toglie, che noi si osservi sempre e solo il gesto estremo e mai si analizzano i pesi che tante persone (e non madri...ma persone) non sono in grado di affrontare

Non ci sono cattive madri, ci sono problemi gravi a partire da se stessi...e di conseguenza...ma questo non fa si che si possa dire che di madri ve ne siano di buone, o di cattive...ci sono solo persone che inconsultamente sbagliano.

Ho visto madri adottare bambini e rovinarli psicologicamente...certe di dover affermare di principio che la vita non permettendorgli la procreazione è stata ingiusta, ed allora volersi affermare attraverso il figlio adottivo dimostrando la loro esemplarità come madri...come se alla vita fregasse qualche cosa dei loro principi....

La società odierna con le sollecitazioni e la pressione riversata all'universo femminile mette in evidenza storie tragiche di persone che non reggono i ruoli...

Io non riesco a giudicare se una madre è cattiva perchè abbandona o uccide il proprio figlio , se arriva a questi estremi è perchè
ha gravi problemi e certe volte può succedere un atto tragico anche per il troppo amore , secondo me sia le istituzioni che i famigliari devono
sapere ascoltare non sottovalutare una madre che ha delle difficoltà , perchè non credo che ( se non ha problemi gravi mentali ) si alza
al mattino e dice " oggi lascio mia figlia dietro l'angolo "
ciao

.. ci si scandalizza (giustamente) per la vendita di un figlio, ma si ritiene lecito l'aborto, e non solo lecito, ma un diritto.

Almeno un figlio venduto sarà acquistato (mi vengono i brividi a scriverlo) da qualcuno che lo farà vivere, si spera con amore.

O forse la dignità inizia unicamente dalla vita post uterina?

...punto di vista di un embrione,punto di vista di un figlio venduto...??...dov'e' il male maggiore o minore?...un embrione (cosciente?) sopresso per rispamiarlo a diventare un possibile figlio venduto o figlio mai adottato o...? ...o un figlio venduto,con la coscienza di esser stato nato per essere venduto...??dov'e' la sofferenza piu' grande?...personalmente la vedo nel secondo caso...

ciao,klara

Personalemnte trovo molto intelligente il problema che ti sei posta, cannella. Sicuramente è uno spunto di riflessione molto profondo. Mi viene da dire però una cosa: se una madre mette al mondo un figlio e non ha i mezzi per crescerlo, non è detto che il figlio faccia la strada di passare ad un'altra donna che se ne può occupare così da avere una vita felice. Può anche essere che il bambino, tanto per dirne una, finisca anche in mezzo alla strada a chiedere l'elemosina o magari malato e denutrito. In questi casi allora è meglio che la madre abortisca.

Sono d'accordo con Kim.... credo che dietro questo gesto si nasconda il desiderio di un futuro migliore per la figlia che la madre si rende conto, in piena coscienza, di non poterle garantire, e compie questo gesto (anch'esso in piena coscienza) atroce e allo stesso tempo, passatemi il termine, "coraggioso" perchè infligge a se stessa uno dei più grandi dolori che si possano immaginare, cioè la perdita di un figlio.....

Si, abbiamo i nostri problemi.... ma non credo siano minimamamente paragonabili ai problemi del terzo mondo.
Qui in Italia casi come questo sono sporadici e fanno subito notizia, mentre in tante altre parti del mondo, rappresentano la quotidiana normalità...
Continuiamo ad aiutare, ma in maniera intelligente...

esattamente cannella! Hai centrato il tema: ci si scandalizza e turba perché una madre si libera del figlio..ma di una che ugualmente lo fa eliminandolo come un peso indesiderato, dal proprio corpo perché lo considera solo una microcellula senza vita e senza diritti..no! Leggetevi lo statuto ontologico dell'embrione e poi parlate.
feng qi

Io credo che l'aborto sia un diritto.... perchè diventare madri al giorno d'oggi, deve anche poter essere una scelta consapevole...
Conosco qualche persona che è passata attraveso l'esperienza di un aborto per scelta propria e non perchè magari è stato diagnosticato al feto qualche grave problema. E' una cosa che lascia comunque una traccia anche a distanza di tempo; una mia amica che ha abortito molto giovane, continua dopo anni ad immaginare ogni tanto il figlio al quale ha consapevolmente rinunciato, chiedendosi come sarebbe stato, se maschio, se femmina, immaginandolo fisicamente, caratterialmente.... ma nonostante questo in quel momento lei ha fatto la scelta giusta...
Io credo che la stragranda maggioranza delle donne non affronti l'aborto con faciloneria, è una scelta ragionata e dura, ed è per questo che lo ritengo un diritto sacrosanto, perchè si è ben consapevoli di cosa si rinuncia.
Fermo restando cmq che io sono principalmente per la contraccezione.... ma questo è un altro discorso ancora....

[quote]Messaggio originale inviato da sole
lo ritengo un diritto sacrosanto..

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Per favore non mischiare il sacro col profano! Almeno questo! E' un diritto sicuramente..solo per la madre! E il diritto del figlio a vivere?

ma non é assolutamento né sacro né santo! Per favore!Non scriviamo cose incredibili!

feng qi