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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
13-01-2006, 09.38.59 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: I cinesi non sono l'islam
Citazione:
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13-01-2006, 15.52.24 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
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Re: I cinesi non sono l'islam
Citazione:
Il problema non sarà la guerra (credo anch'io che il pensiero unico occidentale desisterà per "ragionevole paura"): il problema vero sarà la compatibilità del pianeta con l'aumento dei consumi di due giganti demografici come Cina ed India. E' questa l'incognita! Spero di tutto cuore che l'ultima frase di Weyl sia profetica! Tecnologia e nuove fonti energetiche possono, debbono dar voce a questa speranza! |
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13-01-2006, 16.54.11 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Re: Re: Re: Re: La Cina alla guerra delle parole proibite
Citazione:
.......La frase giusta era: - mentre in grecia i presocratici cercavano il "principio eterno". - ......... e anche Zoroastro proveniva da Battria e non da Batteria, (...batteria è un parto del correttore di word). P.S. Tutto quello sbagliato è il correttore di word, quello giusto invece è mio...... (stò imparando no?) |
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13-01-2006, 19.40.59 | #16 | |
Utente bannato
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
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Re: I cinesi non sono l'islam
Citazione:
Lo spero tanto Weil, ma penso anche che un conto sia il potenziale di un popolo ed un altro sia invece la devastante protervia e prepotenza di un potere enorme e di una cultura che si ritiene vincente e che non sa vedere oltre il profitto immediato degli affari. Qualsiasi essi siano. La Cina è "l'affare" del secolo in quest'ottica e lo è anche per molti cinesi. E saranno sempre di più i cinesi che lo penseranno e praticheranno con volontà e spirito di sacrificio questo loro pensiero. Senza poi parlare della mafia cinese con la quale gli squali del nostro mondo non potranno fare altro che cercare sempre più pericolose alleanze. L'indole pacifica del popolo cinese la si osserva anche nei suoi aspetti diciamo meno virtuosi e comunque meno costruttivi, quando nelle nostre città sappiamo esistere migliaia di persone invisibili, silenziose e rassegnate, asservite ad un dominio violento e minaccioso. Nel mio lavoro ho avuto la fortuna di conoscere alcuni ragazzi cinesi che, per avere partecipato ad un grave delitto al di fuori della logica del loro ambiente, hanno assunto per noi e per loro stessi e le loro famiglie, un'insolita visibilità nel mondo che generalmente intravedono di sotto in sù attraverso le griglie delle buffe dei laboratori-prigione in cui lavorano o da quelle delle cucine dei ristoranti all'interno di logiche culturali e famigliari che ugualmente li mantengono invisibili ai più anche quando sono fortunati e non sono schiavi. Ho potuto conoscere così, anche se parzialmente, la forza della loro tenacia e adesione al modello in cui sono inseriti. Sia quello culturale e famigliare, sia quello a cui sono costretti ad adeguarsi quando, per vari motivi, è al momento più potente dell'altro. Difficilmente si riesce a vedere dentro quegli occhi, ma è indubbio osservare il loro piacere nel rispettare gli impegni presi e nello svolgere il loro compito al meglio possibile. La calma e la praticità delle loro azioni. E la saggezza delle conclusioni a cui giungono dove l'interesse personale s'incarna con quello circostante. Conoscendo in particolare uno di loro ho potuto superare molte diffidenze reciproche e sentire e sperare, tramite lui, quanto Weil esprime nel suo messaggio circa quelle differenze che potranno, se saremmo fortunati e non resteremo senz'acqua e senz'aria prima di arrivare a quella temperanza, guidare il destino del pianeta. |
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13-01-2006, 20.07.44 | #17 |
Marxista
Data registrazione: 12-02-2005
Messaggi: 78
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La cosa interessante è che un forte movimento di critica in Cina è quello dell'antiliberismo, cioè di sinistra.
Uno potrebbe farsi ingannare dall'apparente "comunismo" della propaganda, ma nella realtà di tutti i giorni, quella che vivono le persone, si avverte l'oppressione di un regime capitalista liberista. E le persone si ribellano. |
13-01-2006, 21.29.32 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Re: I cinesi non sono l'islam
Citazione:
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14-01-2006, 00.26.46 | #19 |
Utente bannato
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
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mh, mi sa che siamo ormai OT.
Epicurus voleva dire altro con il suo post. Ed è colpa mia se la conversazione è deviata. Chiedo scusa. Intendeva forse chiedersi se la libertà di Internet, che credevamo fosse il suo potere, non sia altro invece che logica affaristica che, pur nello sfrenato liberismo che la conduce giustificandone così la libertà oltre che pubblicizzarsi e ricavarne vanto ed illusioni in molti, per rispondere invece al suo vero imperativo (che non è la libertà), possa importare illiberalismo quando i propri interessi incontrano quelli di grandi poteri illiberali. E forse si chiedeva anche se un mezzo che travalica qualsiasi suddivisione e distanza geografica, politica e culturale che noi credevamo di condurre a nostra immagine e somiglianza, possa invece, proprio perchè crea realtà globalizzata, perdere la mano di chi lo conduce e cambiare le regole del gioco anche in casa nostra. Ma in fondo le regole del gioco sono sempre state quelle. Il fatto che si rinunci alla libertà e si ceda alla censura per non perdere il mercato, non dovrebbe stupire ormai nessuno. Forse l'unica cosa che ci stupisce e spaventa è che siano altri ad imporre regole del gioco. Non siamo abituati. La mano d'assi l'avevamo sempre avuta noi. Eh sì è vero che non ci piacerebbe che questo 3d sparisse improvvisamente nel nulla sotto i nostri occhi per ordine di Pechino. Siamo forse al punto in cui con il nostro denaro non possiamo più garantirci quella libertà che ci illudevamo fosse una sua diretta conseguenza. In fondo però si sa che la libertà si guadagna e non si compra. Toccherà faticare un po'. Magari male non ci farà. Ce la siamo voluta del resto. |
14-01-2006, 01.27.00 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
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presa di coscienza
I popoli prendono coscienza di sé per confronto con altri popoli. La Cina, come l'Asia e l'Africa, si confronta con gli USA e l'Europa: li prende come modelli per le...pari opportunità. I cinesi di oggi hanno dovuto tagliare coi tempi dei mandarini: o sono assatanati o non sono competitivi. |