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14-01-2006, 22.33.40 | #12 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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UN PROGRAMMA, O IL MUGUGNO ?
Fabrizio ,
tu immagini che concordo con quanto hai appena detto. Non basta , bisogna completare l' argomento per tirare una conclusione, se poss. positiva. Non succederà niente di postivo, se gli Italiani, al solito CHINANO LA SCHIENA RASSEGNATI (questa volta davanti ai nuovi padrini); se come al solito fanno i rassegnati, fingendo di non vedere (sui giornali esteri) che la U.E. é piena di popoli ove la gente si organizza, ma non fa solo il corteo, va piuttosto dal segretario o capo gabin. del premier e lascia una richiesta scritta (che ha preso una settim di preparazione). Solo un esempio. Questo per dire che gli Italiani non pensano a prendere iniziative sociali, sanno fare bene il mugugno e tanto basta. Io , che ho una qualche esperienza anche pedagogica, invece propongo l' unica strada che permette una speranza: - testimonianza di cinque o sei emigrati; - discussione fra esperti (due gg. per es.); diciamo una squadra di dieci o dodici; - conclusioni scritte, firmate e portate a qualcuno da decidere (Ciampi ? Montezemolo ? altri ?) Una volta trovati gli sponsors (non politici, per carità) si presenta una richiesta dopo due gg di girotondi, a Ciampi. (UN esempio: buttiamo fuori i politici e vogliamo un governo di tecnici professionisti per 4 anni ). Un processo rintronante sarà reclamizz e seguito dalla stampa. La squadra che prepara il doc/to-richiesta avrà cura di usare i buoni argomenti (talvolta forniti da me, ho esperienza) per DIMOSTRARE CHE CI SONO DUE STRADE: - il terzo mondo; - o ci svegliamo e diventiamo europei civilizzati, mettiamo via la confusione e andiamo in U.E per vedere come si gestisce un Paese... Per esempio colla serietà, coi valori, coi bastoni, colle carote, etc, etc.... Se ti dico questo é perché potrei essere l' unico Italiano che , girando l' Europa per lavoro due decenni e passa, ha fatto confronti e analisi per una decina di anni almeno. Allora, la situazione oggi: un gruppo di cinque o sei volontari sta brigando per organizzare un convegno, non politico, ma tecnico e veritiero. Dove io ed altri emigrati vi presenteremmo la situazione latino americana in cui state, coi suoi motivi determinanti. Cinque persone in Italia che mi aiutano non bastano. So che molti Italiani sono inaffidabili (gli europei cominciano a capirlo). Servon altri cinque volontari. Ci vogliono persone serie, capaci, volontarie. Per aiutare chi vi vuol dare cio' che vi manca: le leve per buttare via i farabutti e selezionare le persone serie. Io vivo a Parigi ed ho bisogno di aiuto in Italia.... Ora pls reagite. Ditemi se é il momento che apro una discussione con un programma, che si potrebbe chiamare "Europeizzare". E' il momento ? L' Emigrato angrema@wanadoo.fr P.S. Se no, che ci faccio colle 35 valutazioni (ed un saggio anche)che ho pubblicato ? |
18-01-2006, 16.20.05 | #16 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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LINEE PER UN PROGRAMMA SERIO
Caro Fabrizio,
se siete in parecchi a tenere a questa maniera, io vi seguiro'. Cioé mettero' la firma su un doc che qualcuno preparerà, suggeriro' una riga in più forse. Ma non ci credo, perché tutti i partiti hanno mentalità DEVIATA. NOn per una lettera cambieranno modo di fare (i fatti loro o di un padrino, non quelli del Paese). La tua idea mi ha dato pero' l' idea. Ecco un altro approccio. Due o tre di noi, volontari, preparano una lettera divisa in: - la situazione oggi; - le prospettive nere per l' economia, perché i politici non sono capaci di levarci dalla merda, ma di creare altra merda; - la proposta alle categorie cui scriveremmo (sindacati, Confindustria, Esercenti, qualche associazione che sembra interessata al futuro dell' economia e di una sociatà che funzioni), per un processo che io chiamerei di Rinnovamento, consistente in quanto detto nel seguito. Io collaborerei alla preparazione della lettera, se volete. 1. Qualche considerazione basilare: - la società italiana, come è divenuta oggi, sembra ingestibile; - i cittadini di questa società hanno una buona probabilità di ricevere batoste, non aiuti e sostegni (come accade invece in altri Paesi della U.E.); - la conclusione: l’unica possibilità di evitare il Terzo Mondo (che sembra un rischio reale) sta nel: a) prendere atto che la società italiana ha numerosi e grossi GAPs rispetto alla U.E. e alla normalità, in termini di comportamenti e mentalità distorti e di insuccessi in ambito sociale; b) individuare i motivi scatenanti del degrado recente (da mettere sotto il titolo “incapacità di sviluppo competitivo”), iniziando con una presentazione fatta da tre o quattro; c) discutere fra esperti (senza politici, ormai divenuti incapaci o pericolosi o deviati o animati dall’ambizione al potere fine a se stesso) tali motivi, per individuare le possibili soluzioni, un giorno successivo; (bisognerà individuare qualche esperto, ma anche persone qualificate, come Giavazzi forse). La discussione dovrà durare non più di (say) una settimana. In ognuno degli happenings un volontario sarà il segretario. d) costituire un’alleanza fra imprenditori, operatori dell’economia, associazioni serie, cittadini che vorrebbero si creasse lavoro, invece di andare verso la povertà. Tale alleanza sarà in grado di chiedere con forza al partito che vince le elezioni, un programma di europeizzazione della società. Successivamente , se questo approccio piace e se lo chiederete, presentero' qui tre testi, che sono le linee di un programma possibile per il Rinnovamento. Si trovano nel mio p.c. da almeno due anni. Antonio Greco angrema@wanadoo.fr P.S. Valutazioni sullo stato del Paese sono su: http://angrema.blogspot.com.blog.kat...gressoangrema/ |