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Vecchio 03-10-2005, 12.24.55   #1
antonio greco
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Evoluzioni - Tangentopoli

FLESSIBILITA E EVOLUZIONI DEL BEL PAESE
(GLI ULTIMI ANNI DEL XX SECOLO)


Nei secoli, tante invasioni. Gli Italiani furono costretti a cambiare spesso padrone, condizioni di vita, garanzie e diritti. Successe quindi che si adattarono, presero alcuni caratteri, rimasti poi nel DNA. Adattarsi al nuovo padrone, non contrastarlo, evitare conflitti. Gli Italiani di oggi, davanti agli altri Europei, mostrano poca simpatia per la fermezza e la chiarezza.

E per questo che oggi in Europa si riconosce agli Italiani una grande flessibilità. D’altronde,
se non avessimo avuto nel passato lontano spirito di adattamento e flessibiltà, avremmo dovuto avere, per esistere, forza, disciplina ed eserciti paragonabili a quelli degli invasori. Non credo ne abbiamo avuti.

La flessibilità é certo un vantaggio rispetto agli altri europei, in un mercato competitivo, che evolve rapidamente. Purtroppo la nostra grande flessibilità, unita ad una talvolta limitata coerenza, debole spina dorsale, ha avuto anche conseguenze negative. Negli ultimi quaranta anni ci siamo velocemente adattati a nuovi usi e costumi. Le evoluzioni le ho risentite pressappoco cosi.

1. ANNI 60-70. Ancora diffusi i comportamenti abbastanza corretti nella società. La corruzione già esiste, ma non si é ancora diffusa ovunque. Essa é nascosta, ma cerca di espandersi nelle stanze del potere. La facciata del potere é la gestione del Paese e la lotta contro il comunismo. Dietro la facciata, l’affaripolitismo (=commistione di affarismo privato e politica) si diffonde e contribuisce a sostenere partiti politici e relative correnti.

2. ANNI 80-90. La diffusione a macchia d’olio della corruzione e dell’omertà nelle gestioni del potere nazionale, locale e degli enti di stato continua. Alla fine del secolo non ci sono organi istituzionali indenni dall’inquinamento in espansione. Persino la giustizia é colpita. Qualcuno comincia a dubitare che essa sia super-partes.

3. La larga e rapida diffusione, dappertutto, della corruzione, fa cambiare i comportamenti. La gestione frequentemente scorretta del potere per fini di parte é ormai ben conosciuta dal grande pubblico. I comportamenti scorretti o delittuosi non vengono più nascosti. Si confessa pubblicamente che le tangenti servono al partito o alle sue correnti. Ma l’affaripolitismo per arricchimenti personali é ancora nascosto.

4. Vengono alla luce, sempre più numerosi, i casi di uso del potere per scopi delittuosi. Contemporaneamente, forse a causa della incapacità (o non volontà) della giustizia di perseguire i colpevoli, si diffonde il senso dell’impunità di chi sta al potere. In certi ambienti, essere cooptati dal potere politico comporta l’accettazione dell’affaripolitismo privato. Contemporaneamente diminuisce il numero di cittadini che protestano e si scandalizzano nello scoprire gli usi scorretti del potere.

5. Appare chiaro che la % di gestori della cosa pubblica o degli enti statali che svolgono realmente il proprio ruolo diminuisce. Si diffonde l’idea che la carica pubblica o l’elezione non comporta necessariamente impegno né grandi obblighi inerenti al proprio ruolo.

6. La dietrologia, le manovre, i colpi bassi fra clans diversi, divengono comportamenti diffusi. Per i funzionari pubblici di alto calibro gestire l’ente o il servizio di cui si é (nominalmente) responsabile diviene sempre meno importante. Conservare la propria fetta di potere, restare a galla, é la preoccupazione prevalente.

7. Colla istituzione della Comunità Europea, le merci cominciano a passare le frontiere e nei Paesi della U.E. inizia la competizione. Produttori di beni e servizi devono fare fronte ad una competizione più accanita e difficile. In tale quadro economico divenuto complesso, i sistemi di produzione e vendita più efficienti emergono. Fra i Paesi della U.E., l’Italia si distingue per alcuni fattori particolari del suo quadro sociale, che hanno un impatto sulla competitività.

Eccoli:
- l’assenza di volontà e capacità organizzative, la diffusione dell’improvvisazione (causa ed effetto della confusione in aumento) in un mercato sempre più complesso creano difficoltà agli imprenditori.
- la difficoltà di realizzare i programmi pubblici previsti fa cambiare il quadro economico e quello pubblico. Si vive sempre di più alla giornata, i programmi divengono solo indicativi. Le promesse non si possono mantenere. Gli obbiettivi dichiarati si dimenticano.
- sparisce il valore “responsabilità del proprio operato”. Si diffonde a macchia d’olio il vecchio (ma una volta nascosto) uso di selezionare la classe dirigente per allacci personali. Il merito e l’esperienza, formalmente in auge, divengono in pratica valori dimenticati. L’unica cosa che conta ormai: conoscere un VIP potente.

8. In certi settori il numero di persone che si serve di un referente é troppo aumentato. Per cui l’uso di un referente diviene una carta sempre meno sicura. Per effetto di detti cambiamenti di valori, diviene chiaro ad un numero crescente di persone che compiere bene il proprio dovere, in modo corretto, non paga più. In conclusione, l’inaffidabilità, la confusione, regnano ormai sovrane nel sistema Italia. La competitività é sparita o sta sparendo. Gli imprenditori se ne lamentano. Il sistema Italia é ormai grippato in alcuni settori. Qualche imprenditore, nel battersi contro la inefficienza, comincia a capire che spostare la propria attività al Nord o all’Est del Paese é un opzione da considerare come ancora di salvezza.

9. La FIAT chiude il primo stabilimento. E il primo segno di una catastrofe in arrivo ? Le somiglianze del sistema Italia con i sistemi sociali del Sudamerica aumentano in certi settori. Chissà se un giorno i nostri allacci economici con i Paesi U.E. diminuiranno ? In tal caso ci resterebbe un’opzione: associarci ad un mercato comune del Sudamerica !

Conclusione. E ora di dire la verità. Se restiamo come siamo, se non realizziamo che bisogna cambiare, riconosciamo che siamo un Paese in via di sottosviluppo !
L' Emigrato
Antonio Greco
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Vecchio 03-10-2005, 12.26.32   #2
antonio greco
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LA DECADENZA DEL BEL PAESE

DA TANGENTOPOLI AL....... SOTTOSVILUPPO ?

Comincio’ cosi, dopo la guerra.

La cintura era troppo stretta, bisognava soprattutto mangiare. E occorreva cominciare ad appagare i primi desideri. Il fascio, con le sue strutture, non dettava più legge. Tutti i cittadini si rimboccarono le maniche, e la ricostruzione ando’ avanti. Il Paese poté mangiare, commerciare, produrre e inventare nuovi bisogni. Anche guardando i boys americani. L’industria del mattone trascinò i consumi.

Intanto sulle pedane delle piazze, nuovi oratori insegnavano la democrazia. Fra loro molti meridionali, usi a gestire famiglie e affari con paternalismo, compari aiutando. La gran parte di quelli che erano arrivati alla fine della guerra e del fascismo, erano entusiasti, avevano voglia di costruire, erano in buona fede. Ma alcuni, infilatisi nei palazzi del potere parlando democrazia, iniziarono a tessere le fila degli affari fra amici, servendosi del sottobosco culturale in agguato. Per scopi privati o di clans, iniziarono a condizionare i partiti, ognuno dei quali alzava una bandiera diversa, ma sempre democratica. Iniziarono i traffici di influenze, i negoziati di corridoio, usarono un esercito di galoppini di collegamento fra i vari palazzi del potere, mercanteggiarono in angoli bui di stanze segrete voti e prebende. Furono creati associazioni, sindacati, industrie del parastato. File di aspiranti gerarchi del fascio sparirono. Come era già successo altre volte, chi ebbe più fiuto, per meglio scalare le nuove strutture, gonfiò il numero di chi asseriva essere stato dall’altra parte.
Enormi file di “resistenti” si crearono, i quali avrebbero un giorno avuto diritto ad un occhio di riguardo, o come minimo ad una raccomandazione. Era tale il numero, che qualcuno chiese: “ma allora, chi era fascista ?”

Presero il potere in alcuni ministeri certi politici, con nuovi comportamenti, capaci di condizionare, trafficare , intermediare poteri e percentuali, nell’interesse proprio e del proprio clan.. Chiamiamolo affari-politismo, commistione di affarismo privato, o di clans, e poteri politici. Sciascia scrisse che la mentalità mafiosa si estese dalla Sicilia verso il Nord con una velocità di 100 km/anno. I settentrionali in gran parte non si occuparono di quanto avveniva nei palazzi del potere politico. Curarono i loro commerci e potenziarono nuove attività, svilupparono l’industria privata. Inventarono un nuovo tessuto produttivo, con comportamenti circa mittle-europei.

Intanto si ristrutturarono nuovi poteri pubblici, nazionali e locali, che rilevarono le briglie che erano state dei gerarchi del fascio. Lo stato intervenne nell`economia. Nei nuovi palazzi del potere prevalevano gli uomini di legge, i quali spesso avevano una limitata conoscenza delle realtà sociali, ma una ottima conoscenza delle strutture dello stato. I nuovi politici, nel fare piccole e grandi carriere, diffondevano le loro abitudini, usavano parole democratiche nelle assemblee e stilavano spesso accordi di mutua assistenza. Sulla base di scelte politiche, ma non solo, si formarono in alcuni partiti correnti e clans. Gruppi solidali presero il potere in alcuni partiti che gestivano il Paese. Una volta installati in posizioni di comando, i gruppi di potere intavolarono negoziati con gli imprenditori che producevano ricchezza e beni di produzione. Gli appalti pubblici furono gestiti con metodi sempre più “mediterranei”. Le percentuali di ritorno divennero talvolta criteri di scelta nelle assegnazioni dei contratti importanti. Gli impresarii, in genere gente del Nord, si indignarono, ma poi, da Italiani svegli e adattabili, capirono la musica che si andava diffondendo e impararono a suonarla. All’inizio le grosse tangenti erano l’eccezione, ma in circa un decennio divennero la regola. Tangentopoli sembra nata nei palazzi romani, ma si estese facilmente anche alle più sperdute province.

La incapacità dei piemontesi, dalla fine ‘800, ad educare l’Italia appena formatasi, ad avere comportamenti europei o savoiardi, si rivelo’ alla fine del `900 un boomerang per il Paese. Il quale fu quindi facilmente permeabile, soprattutto durante la ricostruzione, alla corruzione diffusa, da Roma, da alcuni VIPs installatisi nei palazzi romani.

Il livello dell`Italia sociale, a fine secolo, e troppo degradato. Lontano da quello europeo, esso si avvicina a quello sudamericano. Il sottosviluppo é dietro la porta. O é gia arrivato ? Forse ci conviene aprire gli occhi !


Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr
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Vecchio 03-10-2005, 14.27.04   #3
VanLag
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Re: Evoluzioni - Tangentopoli

Citazione:
Messaggio originale inviato da antonio greco
3. La larga e rapida diffusione, dappertutto, della corruzione, fa cambiare i comportamenti. La gestione frequentemente scorretta del potere per fini di parte é ormai ben conosciuta dal grande pubblico. I comportamenti scorretti o delittuosi non vengono più nascosti. Si confessa pubblicamente che le tangenti servono al partito o alle sue correnti. Ma l’affaripolitismo per arricchimenti personali é ancora nascosto.
Almeno tu fai un analisi del fenomeno e cerchi di indicare e di spiegare le cause ben sapendo che la comprensione del fenomeno è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per individuare i rimedi. Certo se non abbiamo l’umiltà di riconosce neppure a noi stessi che c’è un malcostume imperante diventa pressoché impossibile cambiare.

Condivido la tua analisi sulla crescita della corruzione e del malcostume che spiega come mai in Italia ci sia ben poco che funziona. Vedi trenitali che ti vende i biglietti di prima classe e poi quando prendi il treno scopri che non ci sono le carrozze di prima classe. Vedi certi gestori telefonici che ti vendono, senza dirtelo, servizi di cui non hai bisogno. Vedi le manovre poco chiare di certe aziende e di certa finanza, di cui ogni tanto arriva in prima pagina qualche informazione e così via che…….. come si dice? - Un romanzo non basta -
D’altro canto cosa potevamo aspettarci da una classe dirigente uscita da un ventenni di tangenti e di corruzione?

Per me la colpa più grave rimane quella della mancanza in Italia di riciclo politico che non abbiamo potuto avere, grazie alle fobie comuniste dell’America e del clero. Non dimentichiamo infatti che dopo la guerra, che ci ha visto perdenti, noi siamo finiti sotto l’influenza del blocco occidentale (americano), e non sappiamo bene, (ma lo possiamo facilmente supporre), quanto i servizi segreti di quella nazione abbiano influito sulla politica italiana.
Se a questo aggiungiamo la fobia del clero verso il comunismo che è ATEO, capiamo perché invece di avere guide valide ad un certo punto ci siamo trovati nelle mani di tangentari, corruttori e faccendieri che con la loro spregiudicatezza hanno influenzato negativamente tutto il paese.

(Per altro nulla da dire su come la vecchia Democrazia Cristiana ha condotto l’Italia attraverso un dopo guerra difficile ma haimè, anche il politico dopo un po’ puzza e noi, per le nostre paure, l’abbiamo lasciato marcire.)

VanLag is offline  
Vecchio 03-10-2005, 17.38.17   #4
antonio greco
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LE COLPE DI CHI ?

Caro ValLag,

certo, d' accordo con te, le colpe della classe dirigente. Ma non solo....


Se non ci fosse un' ignoranza diffusa, una mentalità da terzo mondo, avremmo una migliore classe dirigente. Abbiamo quella che meritiamo...

Te lo dimostro colla mia sensibilità di europeo .....vedi sotto.

UN PAESE CHE HA FORSE IL PIU ELEVATO TASSO DI CORRUZIONE IN U.E.., CHE NON SI PONE IL PROBLEMA DI COME COMBATTERLA, E SUPINO LA LASCIA CRESCERE, E' UN PAESE CHE SI SUICIDA.

L’ ITALIA E I COLLI DI BOTTIGLIA
LA DIVARICAZIONE CON LA U.E.

Il presidente Ciampi alla fine del ‘99 ha autorevolmente indicato agli Italiani la necessità di liberare il Paese dai “colli di bottiglia” esistenti, al fine di permettere all’economia di riprendersi (“colli di bottiglia”, dall’inglese, sta per strozzature)

Poiché concordo col presidente Ciampi, ritengo utile riassumere in maniera concisa come, dall’estero, si intravede l’effetto dei “colli di bottiglia” sulla vita civile del Paese. Il fenomeno, indicato nell’allegato in maniera molto concisa, non riguarda tutti gli Italiani, ma una percentuale comunque troppo larga di cittadini. Esso, visibile in maniera macroscopica agli Italiani che vivono in Paesi avanzati, é un segno evidente della divaricazione Italia-Unione Europea.

ALLEGATO
I PRINCIPALI COLLI DI BOTTIGLIA

Inadeguata chiarezza
“ riflessione
“ progettualità seria
“ trasparenza
“ rigore e precisione
“ organizzazione
“ promozione del merito e esperienza nelle attività pubbliche
(talvolta nel privato)

CONSEGUENZE

a) sia le attività economiche che i servizi resi al cittadino (includendo in essi anche la definizione di leggi e regolamenti) sono spesso accompagnante da:

confusione
improvvisazione
classe dirigente selezionata non per esperienza, ma per allacci
personali (l’eccezione della U.E.)

b) a differenza degli altri Paesi della U.E., le seguenti difficoltà sono ormai estese nella vita sociale del nostro Paese, con riferimento al settore pubblico, ma anche al privato:

- per raggiungere i proprii obiettivi si aggirano le leggi, spesso arretrate o confuse, e i regolamenti, con metodi improprii
- bassa qualità dei servizi resi
- basso rendimento delle attività economiche
- incertezza sul possibile raggiungimento di obiettivi economici
- incertezza sulle possibilità di supporto adeguato per le imprese
- diffusione di omertà e connivenze, con l’aggiramento della legge
- incertezza frequente sulla capacità e volontà dello stato di far rispettare i diritti del cittadino
- intrusione della criminalità e della corruzione negli organi dello stato
- molte autorità nazionali o locali e alcuni imprenditori ricercano nicchie sicure per una vita di rendita, cioé senza sfide né rischi
- il livello di guardia per i comportamenti accettabili é paurosamente basso e sembra calare sempre di più.

RISULTATI FINALI

Degradazione in gran parte del Paese di:

- certezza del diritto
- qualità della vita
- competitività in ambito U.E.
- potenzialità degli attori dell’economia
- potenzialità dell’occupazione
- emigrazione dei migliori cervelli iniziata da un pezzo (credo che cominciano a emigrare anche i Q.I. non elevati, cioe l’uomo comune). Sarebbe interessante chiedere al ministro competente l’andamento dell’emigrazione negli ultimi anni, forse accelera ? Essa non riguarda, come agli inizi del secolo scorso i manovali, ma la manodopera qualificata.

CONCLUSIONE

In poche parole: un cittadino che vive all’estero ha l’impressione che la vita sociale é bloccata. Quella economica sta cominciando a bloccarsi. Sarà il momento di aprire gli occhi ?

Antonio Greco (disponibile per una presentazione delle cause dei guai nostri)
ANGREMA@wanadoo.fr

(il resto seguirà poi)
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Vecchio 03-10-2005, 21.28.28   #5
VanLag
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Re: LE COLPE DI CHI ?

Citazione:
Messaggio originale inviato da antonio greco
Se non ci fosse un' ignoranza diffusa, una mentalità da terzo mondo, avremmo una migliore classe dirigente. Abbiamo quella che meritiamo...
Si è veramente strano il degrado italiano e la rassegnazione con la quale tutti quanti, (mi ci metto anche io), lasciamo andare le cose alla deriva senza saper come reagire.

Anche chi ha sani principi non si raccapezza e non riesce ad organizzarsi. Le voci del giornalismo più autorevole, come i Montanelli, i Biagi, i Bocca, i Pansa, che nella prima repubblica sferzavano il potere o sono morti per età, come Montanelli, o sono stati messi a tacere, esautorati, in favore dei Fede, dei Ferrara e dei Vespa.
Le ultime voci autorevoli, gli ultimi galantuomini, come il presidente Ciampi ogni tanto lanciano qualche monito, ma poi tutto si riassorbe nel calderone dello squallido e del scialbo in piccole diatribe di partito, tra il folclore di Borghezio che urla – mandiamo via gli Iman a schiaffi – e Buttiglione, che non riesce a fare un intervento, senza nominare l’aborto.

Intanto l’attuale maggioranza oltre essersi assicurata il monopolio dell’informazione, oltre avere esautorato la magistratura, ora cerca di cambiare le regole democratiche di voto, (chiaramente a suo favore) dando luogo ad una specie di colpo di stato strisciante e subdolo dove ce lo mettono nel culo così piano ed un po’ per volta, che quasi neanche ce ne accorgiamo.

Perché poi? Qual’è il motivo ora che il comunismo non fa più paura ed anche noi potremmo avere l’alternanza che tutte le democrazie civili hanno sempre avuto?
Sai Antonio….. se non fosse tragico sarebbe comico, è che purtroppo è tutto tremendamente vero.

VanLag is offline  
Vecchio 05-10-2005, 11.47.15   #6
antonio greco
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METODI

Caio Van Lag,

hai fatto una domanda e provo a rispondere.

Ab ovo, fra le qualita sociali italiane altamente negative c'é :

- non conoscenza dell' organizzazione (anche mentale), che é uno dei fattori necess a dare risultati sociali;
- confusione prima mentale e poi sociale negli ultimi anni, che porta la società a esistere sotto una cappa di incertezza, fallimenti, irresponsabilità, non azione che diviene qualsi la regola nel sociale/politico;
- a differnza di tanti Paesi europei i ns interventi nel sociale sono troppo spesso distruttivi (per incapacità e mancanza di istruzio adeguata); negli altri Paesi europei, poiché esistono i Valori e la responsabilità, si é capaci di interventi cotruttivi.

Perché , ValLag, il tuo post, come quello di tanti é solo di "ispezione" o analisi, e non c' é la tua proposta ? Cio' non é molto europeo....

L' Emigrato
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Vecchio 05-10-2005, 11.48.55   #7
antonio greco
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METODI E RISULTATI SOCIALI

Cartesio scrisse IL DISCORSO SUL METODO.

Io, che Cartesio non sono, propongo qualche considerazione che ha risvolti interessanti sui metodi e comportamenti sociali italiani.

Immaginiamo due situazioni tipiche ed estreme, in fatto di assemblee di molte persone (per es. più di 40), che discutano argomenti difficili o conflittuali.

A. Un gruppo di persone che discute liberamente, per giorni, problemi di difficile soluzione. Ogni persona che interviene ha, anche se in misura diversa, caratteristiche di questo tipo. Le proposte sono presentate con l’ imperativo della chiarezza e della completezza di tutti gli elementi importanti che le distinguano da altre proposte. All’ inizio viene presentato il quadro entro cui discutere; poi la novità che si propone; indi i vantaggi della nuova opzione presentata. Gli svantaggi, se ce ne sono. Dati, cifre, qualche dettaglio, se necessario. La conclusione, anche in termini di differenze rispetto alla situazione attuale. Le persone parlano una alla volta, con calma. Seguono l’ ordine del presidente. Sia questo metodo di presentazione, che il tipo di loquela della persona, possono dare un buon contributo alla discussione. Probabilmente l’ assemblea tirerà delle buone conclusioni.

B. Stessa situazione precedente, ma persone diverse. Ogni persona che interviene ha il suo metodo personale. Alcuni non hanno mai imparato l’ imperativo della chiarezza. La gran parte dei presenti mette molto impegno nel criticare le proposte altrui, ma non ha fatto, prima della riunione, una riflessione per immaginare una soluzione più pratica e risolutiva. Molti presentano proposte in forma casuale, senza preoccuparsi di precisare i dettagli più importanti. Senza fare paragoni utili. Senza cercare di menzionare tutti i vantaggi della propria proposta. Dimenticando le differenze tra la proposta e la situazione esistente. Dimenticandi i dati e le cifre più importanti. Capita che due persone parlino contemporaneamente, che qualcuno faccia innervosire qualcunaltro a causa della incapacità di esprimersi in modo chiaro. In assemblee come questa, le probabilità di arrivare a decidere soluzioni efficaci, ponzate, soluzioni comunque, possono essere ridotte, molto ridotte. Dipende dalla fortuna, o da qualche angelo che passa nei pressi, o che non passa.......

Ogni Italiano che abbia partecipato a riunioni in Europa, o che abbia esperienza di lavoro a livello internazionale, conosce tali differenze fra situazioni del tipo A e quelle del tipo B.

Ognuno di noi puo’ avere una risposta diversa alla domanda: “Come sono in gran parte dei casi le assemblee numerose in Italia ? (di qualsiasi tipo, dal parlamento al condominio). Datevela da soli....

Ma la mia idea (più di venti anni di esperienza di assemblee europee e mondiali) é la seguente. E’ possibile, talvolta facile, arrivare a conclusioni positive in un’ assemblea europea di 250 persone, di lingua e cultura diversa. Mentre é più improbabile arrivare a conclusioni positive, su tutti i punti in discussione, in un’ assemblea italiana di 50 persone, con lo stesso tipo di argomenti. E cio’ non solo per mancanza di METODO.

C’ é un’ altra ragione. In gran parte dei Paesi della U.E. ci sono degli imperativi in termini di livello di soglia dei comportamenti accettabili. Questa soglia, in un gran numero di situazioni sociali, sta spesso al livello del naso. Cioé non si accettano dichiarazioni pubbliche, politiche o non, che siano al di sotto del livello di soglia.

In tanti ambienti sociali italiani il livello di soglia dei comportamenti accettabili, che é sceso paurosamente negli ultimi dieci anni, é ormai al livello delle scarpe. Cioé si accetta tutto. Non mi sembra necessario indicare le conseguenze.

Se pensassimo ora di fare un paragone fra il tasso di successi ottenuti dalla politica e dai contesti sociali italiani, e i corrispondenti tassi in contesti simili in altri Paesi U.E., potremmo fare un ‘ inchiesta (tempi e metodi) e indicarne i risultati. Io non ho fatto un ‘inchiesta quantitativa, ma ho fatto sufficienti paragoni qualitativi in Europa, per poter raggiungere la mia conclusione. Che non vi racconto in dettaglio.....

Mi basti pero’ dire che non sono affatto sorpreso della situazione sociale ed economica del Bel Paese. Essa era prevedibile, o almeno temibile, già tre anni fa. Ho lanciato negli ultimi anni allarmi a parecchi VIPs, senza avere altra reazione che una risposta cortese, in pochi casi. Il primo allarme lo lanciai a Romiti, Fiat, nell’ anno 1990, spiegandogli perché c’ era un rischio. Mi rispose esser d’ accordo colle mie conclusioni..... Ma non mi ricevette. Né io mi sorpresi, conosco infatti la rassegnazione italica......

UN PAESE RASSEGNATO, CON DIFFICOLTÀ AD ORGANIZZARSI PER SODDISFARE NUOVE DOMANDE, A CAUSA DELLE CORTINE FUMOGENE ATTIVATE DAI PADRINI, É UN PAESE SENZA FUTURO.


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Vecchio 05-10-2005, 12.47.14   #8
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Re: METODI

Citazione:
Messaggio originale inviato da antonio greco
Perché , ValLag, il tuo post, come quello di tanti é solo di "ispezione" o analisi, e non c' é la tua proposta ? Cio' non é molto europeo....
Ohibò...... ma se non faccio altro che proporre la mia ricetta.

Per me la soluzione è presto detta..... Occorre uno stato laico, snello e forte, che non governi ne per i cattolici, ne per gli imprenditori, ne per i sindacalisti, ne per nessuna altra fazione, bensì per tutti i cittadini italiani che sappia dare una forte identità nazionale attorno ai valori di ragione e di diritto che sono i veri principi fondanti delle altre democrazie.
Insomma l’esatto opposto dell’armata brancaleone che ci governa, composta soprattutto dai transfughi della vecchia d.c. difensori dei valori clericali, che sono valori magari condivisibili, ma certamente di una sola parte degli italiani.

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Vecchio 05-10-2005, 13.07.52   #9
antonio greco
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CATARSI NECESSARIA

VanLag,

sii realista. La tua ricetta é ottima, la condivido.

Ma voglio qui ripetere : ESSA E INAPPLICABILE NELLA ITALIA DI OGGI. STA LI IL PROBLEMA ... ! !

Perché abbiamo eliminato i valori, i quali non tornano indietro (non abbiamo in Italia capacità sociali).
Perché abbiamo reso rare le regole chiare, applicabili e dotate di strumenti di applicazione adeguati a ferle funzionare.

Perché abbiamo avuto per 30 anni un criterio di selezione della classe dirig pubblica errato: basato sull' omertà e il comparaggio, invece della professionalità come in altri Paesi.


NON C' E NIENTE DA FARE. SOLO LA CATARSI TOTALE PERMETTEREBBE AL PAESE DI CERCARE LA STRADA PER LA NORMALITA'


Il SISTEMA ITALIA A INIZIO SECOLO

Difficoltà di gestire il Paese (e la FIAT, l' Alitalia) con risultati di livello europeo. L’ aumento degli insuccessi sociali degli ultimi lustri ha generato scetticismo verso lo stato. I servizi e i diritti promessi dalla costituzione e dalle leggi dello stato non sono realizzati in maniera affidabile, regolare, efficiente, equanime.

La società italiana é come un enorme piatto, di puré di patate (être dans la purée = essere nei guai). Ogni cittadino, in una società senza regole, muove il proprio mestolo a modo suo. Tanti mestoli che girano con sensi e ritmi diversi. Manovrati talvolta da padrini (quelli che fanni i mazzi), talvolta da cittadini di secondo piano (quelli che si fanno mettere nei mazzi). Qualcuno gira in maniera forsennata. Alcuni, fra i mestoli, si scontrano fra loro, talvolta con zuffe improvvise.

Quali i motivi primari di tali incapacità ? Non é difficile analizzarli, confrontandoci alla parte seria dell' Europa.


DEFRAUDATI DALLA PUBBLICA dISTRUZIONE

Noi Italiani, defraudati dei nostri diritti.

Dalla Pubblica dIstruzione, fra l' altro, per decenni. Essa infatti non ha saputo insegnare ai cittadini:

- i doveri dei cittadini verso la collettività, applicati in maniera reale, continua, efficace;
- i doveri delle strutture dello stato di applicare la costituzione e le leggi, per offrire a tutti i cittadini i servizi promessi, in modo efficace, organizzato, programmato, equamine. Per poter ottenere che tutti i cittadini siano effettivamente eguali davanti alla legge, senza eccezioni;
- la pratica delle chiarezza degli intenti e gli strumenti necessari ad avere, specie in ambito pubblico, la coincidenza tra dichiarazioni di intenti e realizzazioni effettive;
- l' imperativo della precisone, della coerenza e della responsabilità di ogni singolo cittadino;
- il pensiero organizzato e strutturato, il dialogo diretto, necessari nell' era del commercio globale e delle tecniche digitali.

Tutti questi mancati insegnamenti hanno fatto si che loschi figuri abbiano avuto una gran faciltà a diffondere, nel "Paese del poco chiaro", il doppio linguaggio, la falsità di dichiarazioni irresponsabili, i doppi scenari (anzi la sceneggiata), la demagogia, la incoerenza.

Non é stato insegnato ai cittadini il buon senso, l' educazione, il rigore, la responsabilità del proprio operato. Per cui essi non sono stati in grado, in tempo di elezioni, di sceverare i venditori di chiacchiere senza esperienza dai candidati in possesso di professionalità per costruire, modificare, migliorare...

Essendosi pensato, alla Pubblica dIstruzione, solo alla ISTRUZIONE degli studenti, ignorando l' EDUCAZIONE, il cittadino tipo ignora gran parte dei suoi doveri. E non é divenuto mai conscio dei propri diritti. La rassegnazione alla sopraffazione impera infatti in molte regioni e settori del sociale.

Guardiamoci intorno, in U.E. In ogni Paese c' é una società in cui i cittadini usano il buon senso, le regole, e criteri di comportamento corretti, sulla base di Valori comuni, soddisfano i loro bisogni, nel quadro di un Patto Sociale. Il quale permette, a milioni di individui, di essere una sola società.

Cosa c' é in Italia ? Una folla disordinata di individui, senza ordini di squadra, senza patto sociale, ognuno per suo conto....come in un pollaio. Ma tutti spesso d' accordo su due sole cose: Anarchia e Confusione.

LA PUBBLICA DISTRUZIONE CI HA RESO, COLLE SUE INADEMPIENZE, ...... QUASI CITTADINI LATINO-AMERICANI...
LE CONSEGUENZE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.

Ogni Italiano si muove nella società, con una latitudine di 360° (mancanza di regole, inesistenza di educazione). Gli europei di altri Paesi operano in società avendo, quasi tutti, una latidudine di, ad esempio, di 20° o 30°. Proviamo a confrontare i risultati di un' assemblea in Italia e nel resto della U.E.. Confronto sconcertante ! ! La cosa vale anche confrontando i parlamenti.......Cosa si puo' allora costruire nel Paese Confuso ?

Di questo passo.. lo Stivale si staccherà presto dall' Europa, per iniziare ilsuo viaggio........verso il M.O., o l' America Latina ?

Cosa ci resta ? ? Soltanto reagire. Informatevi della realtà in U.E.. Dei diritti che hanno gran parte dei cittadini della U.E.. E che voi non avete. Non fidatevi della politica ufficiale, quella predicata da chi vuol mantenere il proprio potere. Con stipendi decisi da sé stesso.... Ma ricordiamo anche che, per reagire, ci vuole organizzazione.......La si puo' inventare, nel Bel Paese ?

La prima cosa da fare: analizzare i motivi per cui le ruote del sistema Italia sono spesso grippate, perché gli sprechi aumentano........Dopo..... sarà possibile trovare una strategia di sopravvivenza, per restare a galla, evitare il terzo mondo. Solo se la riflessione é lucida. Sarà possibile, la riflessione lucida, in un Paese ove ognuno ha un mestolo diverso ? ?


L' Emigrato
Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr

(disponibile per una presentazione delle CAUSE del degrado)

Le Lettere dall’ Europa, analisi sulle CAUSE del degrado, sono su:

http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”)
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Premessa.

Il vostro problema: difficoltà a capire perché la società continua a degradarsi; difficoltà a capire cosa manca per promuovere lo sviluppo economico.

Conviene aprire gli occhi, poiché il degrado continuerà, se non prendete le contromisure sociali necessarie per acquisire competitività.

Un emigrato esperto vi potrebbe aiutare.



LA LAPIDE

Leggo un quotidiano italiano. Nausea abbondante.

Decido di scrivere una lettera al giornale, per listare le CAUSE apparenti di tante emergenze, di tanta melma fangosa, che ostacola il cammino di tanti Italiani.

Mia moglie: “Lascia perdere, il giornale non te lo pubblica”.
“Perché ?”
“Perché tu dici la verità ! Il giornale non te la pubblica la verità”.
“Lascio perdere ?”.
“Prova con una filastrocca”, lei mi dice.

Ci provo, sui VALORI. Quelli che sono, fra l’ altro, necessari per far girare le ruote di un Paese, di un’ economia.

LA FILASTROCCA

Un emigrato legge il giornale. “Solo valori negativi ! Dove stanno quelli positivi ?”.
“Positivi ? gli Italiani non amano costruire !”
Come costruire, se manca la chiarezza ?
Come reinserire la chiarezza, se manca la coerenza ?
Come diffondere la coerenza, se si é diffuso il doppio linguaggio ?
Come eliminare il doppio linguaggio, se lo scopo dei politicanti non é costruire, ma guadagnare....... potere ?
Come togliere il potere ai politicanti ? Ci vorrebbero i tecnici, i professionisti, quelli che non vendono chiacchiere......... ?
Dove trovare i professionisti, se le persone che hanno una buona posizione, che hanno fatto esperienza ad alto livello, sono state scelte col comparaggio e l’ omertà ?

Come eliminare il comparaggio e l’ omertà, se non ci’ abbiamo una proposta seria per poterlo fare ?
Come preparare una proposta solida e seria, se non si conosce più, nello Stivale, la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito che genera impegno ?

Ritrovare i VALORI , le forze positive? ....... Ma bisogna andare a comprarli in U.E. ?
Andare a comprare i VALORI in U.E. ? .... Forse, ...ma é proprio quello che fanno gli emigrati !
Solo che, una volta imparati i VALORI, ci restano, nei Paesi europei. Gli conviene.....
............................ anziché rientrare nella melma fangosa.

Ho capito, ordino una lapide al marmista dietro l’ angolo.
“Che ci scrivi ?”, chiede la moglie.
Ci scrivo: “Alla memoria: della chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno”.

Che metto in un cimitero italiano. Qualsiasi.

L’ emigrato

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile per presentare le CAUSE dei guai italici)
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In caso di diffusione, informare l' autore.
antonio greco is offline  
Vecchio 05-10-2005, 13.43.44   #10
gegen
Ospite
 
Data registrazione: 20-09-2005
Messaggi: 11
se solo scrivevi meno..
ti sputtanavo il discorso punto per punto..

ciao affarista.
gegen is offline  

 



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