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05-08-2005, 10.30.44 | #1 |
Utente bannato
Data registrazione: 04-11-2004
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Neuroscienziati contro il Dalai Lama
riporto fedelmente ed integralmente un'articoletto uscito oggi sul sito LE SCIENZE :
Si accende il dibattito sull'analisi scientifica degli effetti della meditazione Un crescente numero di neuroscienziati sta chiedendo la cancellazione di una speciale conferenza che dovrebbe essere tenuta a novembre dal Dalai Lama. Il leader spirituale buddista dovrebbe parlare al convegno annuale della Society for Neuroscience (SfN) a Washington DC, ma una petizione contro il suo intervento ha già raccolto circa 50 firme. Il Dalai Lama vive in esilio in India dal 1959, quando fuggì dal Tibet dopo l'ingresso delle truppe cinesi. Negli ultimi anni ha sempre incoraggiato i ricercatori, talvolta invitandoli anche nella propria dimora, a studiare se la meditazione buddista tibetana fosse in grado di modificare il cervello e incrementare il benessere mentale. Proprio durante uno di questi incontri, un membro del comitato esecutivo della SfN gli ha chiesto di tenere un discorso inaugurale "sullo studio dell'empatia e della compassione, e su come la meditazione influenzi l'attività cerebrale". Alcuni critici ritengono che il discorso del Dalai Lama debba essere cancellato a causa del suo status di figura politica e religiosa, pur riconoscendo che le sue opinioni sul controllo delle emozioni negative rientreranno in futuro nel campo della ricerca neuroscientifica. Molti degli scienziati che hanno fatto partire la protesta sono di origine cinese, ma assicurano che le loro preoccupazioni sono di natura puramente scientifica. Secondo Yi Rao della Northwestern University di Chicago, per esempio, la scienza della meditazione è soggetta ad argomentazioni iperboliche, ricerca limitata e rigore scientifico discutibile. Rao contesta anche uno studio sull'analisi della meditazione pubblicato lo scorso anno, nel quale lo psicologo Richard Davidson e colleghi sostenevano che le reti neurali delle persone che praticano la meditazione risultano meglio coordinate. Secondo Rao, i risultati dello studio erano falsati dall'errata scelta dei soggetti di controllo, in quanto venivano paragonati monaci di trenta-quarant'anni con studenti universitari più giovani. |
05-08-2005, 12.10.39 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-06-2005
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Re: dalai
Citazione:
..no klee,avevo capito bene cosa volevi dire ..era un ulteriore essere d accordo con te (caspita, siamo in due...non mi spiego neanch io...) |
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05-08-2005, 13.11.47 | #8 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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bravissimo nonimp.. la volevo postare io ma dovevo prendermi la briga di tradurre la notizia perche' l'avevo letta in inglese qui c'e' sicuramente piu' di qualcuno che puo' venirmi incontro nell'impresa, la disputa in realta' dall'articolo postato da te nonimp e' incompleta si critica si che sia una figura religiosa e politica a fare tale conferenza su un argomento cosi' controverso soprattuto per la presa che puo' avere tra la popolazione ma quello che si critica soprattutto e' riporto dal sito http://www.guardian.co.uk/religion/S...536642,00.html ""The Dalai Lama basically says the body and mind can be separated and passed to other people. There are no scientific grounds for that. We'll be talking about cells and molecules and he's going to talk about something that isn't there."" ai transleit il dalai lama sostiene che corpo e mente possano essere separati e passati ad altre persone non ci sono basi scientifiche per questo si dovra' parlare di cellule e molecole e lui andrebbe a parlare d qualcosa che esula da queste la disputa e' qui in questa frase, e secondariamente l'impatto che puo' avere sulla popolazione se a fare il discorso e' una figura importante come un dalai lama |
05-08-2005, 15.55.22 | #9 |
Utente bannato
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
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Sono ben contento del fatto che la scienza si interessi, attraverso le neuroscienze, della meditazione e degli stati di coscienza.
In passato ben poco è stato fatto, e gli stati di coscienza modificati sono stati studiati per lo più in contesti patologici. Ci sono riscontri oggettivi al fatto che si possa modificare il proprio stato di coscienza spontaneamente e c'è da meravigliarsi nel vedere come la scienza abbia trascurato quest'ambito di ricerche. Mi sembra di capire che ciò che viene contestato da alcuni scienziati sia il fatto che il Dalai Lama tenga una conferenza ad un convegno scientifico. Non so se la contestazione sia mossa da una sincera vocazione scientifica che non può vedere di buon occhio un religioso nei panni di relatore in quel contesto, oppure se sia il pretesto per tutt'altro tipo di motivazioni. Non mi interessa granchè, infondo anche se in un convegno scientifico si tiene una conferenza totalmente ascientifica non credo che succeda la fine del mondo, la scienza non cambia certo il suo metodo per questo, è solo una conferenza. Sono molto più interessato all'indagine scintifica in se, alle cose che possono venire fuori. Spero che comunque si concluda la vicenda, si sia veramente ad un cambio di atteggiamnto dell'indagine neuroscientifica, che finalmente si diriga in una direzione ancora pressochè inesplorata che può rivelarsi importante. |
05-08-2005, 16.07.34 | #10 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
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Perché, le autorità scientifiche non influenzano la popolazione? Se domani la comunità accademica firma un foglio e dichiara che la terra è piatta, popolo o non popolo tutto funzionerà come se la terra fosse piatta per gli scienziati. Religione e Scienza sono sullo stesso livello in fatto di sfruttamento per fini politici. Ringraziamo invece che il Dalai Lama è abbastanza aperto da ben ascoltare e considerare le parole del mondo accademico mentre questo se ne frega delle sue. Parla alle persone e non agli scienziati.
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