Un miserabile coro
Incapace di cogliere il dato fondamentale e semplice: ossia di essere l'oggetto di un odio che prescinde da qualsiasi motivazione economica, politica, istituzionale o ideologica.
Un odio che ha radici assolutamente culturali.
E, da bravi italiani, pronti a preparare le buone ragioni del trionfatore di turno, ora come ora il terrorista, l'islamico radicale.
Siete tutti pronti, coro belante di servette, com'č vostro costume da secoli, a lavare con la lingua il tappeto sul quale vi attendete che passi il nuovo padrone.
Attenti, perchč potreste sbagliarvi.
Potrebbe darsi che gli americani e gli europei anglosassoni, che tanto odiate, questo contrasto epocale lo vincano: non scommettete troppo presto sui vincitori, non fatevi influenzare dalla deflagrazione delle bombe.
Non dimenticate che l'Inghilterra e Londra hanno saputo sopportare con civile e composta fermezza due anni interi di V2 e di bombardamenti quotidiani della Luftwaffe: non hanno ceduto.
Due giorni su Roma di un simile trattamento avrebbero mandato in piazza un milione di mamme a stracciarsi le vesti, e due milioni di "figli di mammą" italiani si sarebbero sentiti autorizzati a disertare da ogni lotta.
Non scommettete troppo presto sui vincitori, amici corali degli islamici che vi paiono vincitori: potreste sbagliarvi, e il vostro errore costarvi caro.
So benissimo che gli italiani non hanno principii, nč lealtą, nč alcun altro intento che non sia quello di "salvare la pelle" quando le cose si mettono male: ma non siate troppo sicuri di stare scegliendo il fronte giusto.
Agli americani l'italia serve a poco, se non come portaaerei sul mediterraneo, e degli indigeni nessuno ha mai fatto conto particolarmente, se non per una questione di mera moralitą protestante.
Ma potrebbero stufarsi.
Smettetela di mordere la mano che vi nutre.
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