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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 26-07-2005, 09.42.07   #21
VanLag
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Messaggi: 2,959
Mi pare che fu Einstein a cui, nell’immediato dopo guerra, fu chiesto come verrà combattuta la prossima guerra mondiale. La risposta fu: - la prossima non lo so ma posso dirvi che quella dopo verrà combattuta con le clave e coi bastroni. –

Non occorre essere Einsatin per capire dove può portarci l’escalation della violenza e l’incapacità a dirimere il conflitto con la ragione invece che con la forza.

L’Italia non aveva pendenze con il mondo arabo se non forse per le scaramucce di Gheddafi che ci chiedeva i danni di guerra, ora grazie alla scelta sconsiderata di schierarci al fianco degli americani nel conflitto con l’Iraq sembriamo sulla soglia del conflitto e del terrore.

Chi era a favore della guerra e chi ci ha condotti in guerra, deve spiegarci cosa intende fare per difenderci dal terrore.

VanLag is offline  
Vecchio 26-07-2005, 10.13.28   #22
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
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caro Van Lag,

come al solito apprezzo il tuo intervento.

Vorrei portarlo un passo più avanti. Tu dici "Chi era a favore della guerra e chi ci ha condotti in guerra, deve spiegarci cosa intende fare per difenderci dal terrore".

Il mio commento é doppio. Chi era a favore della guerra era un poveretto che crede essere uomo politico, ma é solo vanesio. Lui aveva bisogno di essere visto sugli schermi TV (l' unica cosa che lo interessa, oltre fermare la giustizia) a fianco di Bush. Ma non si é mai posto la domanda: "Fa Bush una politica che interessa l' Italia ?".

Inoltre, per applicare la tua frase citata, dimmi che fai ?

Hai individuato l' associazione seria che esiste in Italia , per discutere con loro come diffondere il tuo messaggio e inoltre discutere con loro come fare qualcosa per tirare fuori l' Italia dai guai in cui la ha messa Berlusca ? Tu sai che Internet é un mezzo potente.........

Quando la avrai individuata, io sono, dietro tuo invito, pronto a venire in Italia per discutere la cosa. Visto che di esperienza internazionale, ne ho un tantino più di Berlusca.

E attendo il tuo invito. Sperando che tu non sia Italiano tipo, che parla, parla, parla. ..... e si ferma li, rassegnato.

Antonio Greco
angrema@wanadoo.fr
antonio greco is offline  
Vecchio 26-07-2005, 10.33.46   #23
Lord Kellian
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Messaggi: 348
x Antonio Greco

Apprezzo il tuo tentativo di trovare una via d'uscita dal pantano italiano. Ma come ho già detto non trovo nell'Europa un saldo punto di riferimento.

Come valuti la situazione politica europea, con particolare riferimento alla sua costituzione?

Come valuti il no di Francia e Olanda?
Lord Kellian is offline  
Vecchio 26-07-2005, 11.41.18   #24
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Non sono in grado di rispondere a domande cosi grosse, come "Come valuti la situazione politica europea, con particolare riferimento alla sua costituzione?".

Ma il mio punto di vista é cosi condensato.

Il diniego francese e olandese é un segno di scontentezza, in Francia della attuale situazione economica, in Olanda non so. Ma i Francesi e gli Olandesi sono a favore dell' Europa.

La Francia, come l' Italia ma meno, soffre della sua limitatata competitività. I FRancesi non ne conoscono le cause (delle loro limitatezze, che sono moltissimo di comportamento). Come gli Italiani , del resto. Sapreste indicarmi dodici fattori sociali italiani che siano ritardanti o ostacolo all' economia ?

Ho scritto un saggio sui fattori italiani e francesi che ritardano e ritarderanno le economie rispettive. Ho potuto raccogliere i fattori essenziali per le esperiense seguenti: a) di esperto di satelliti che ha lavorato più di venti anni in tutta Europa; b) come genitore di tre ragazze nella P.I francese, che é molto negativa ed educa i futuri aduliti in pessimo modo. Stessa cosa succede in Italia, ma i motivi sono diversi. In pratica i Francesi hanno quello che manca agli Italiani (capacità di gestione seria, comportamento civico perfetto, serietà, coerenza, metodo nel lavoro, Valori, etc), mentre gli Italiani hanno (o avevano ?) quello che manca in Francia: creatività e iniziativa commerciale. Che utilizzano molto male per altre ragioni...

In conclusione: forse Francia, Olanda ed altri Paesi soffrono di un dibattito che era necessario in U.E., ma che non é stato mai fatto, su "che tipo di Unione, con che modello di società, vogliamo ?"

Ora questo si capisce, perché c' é un serio dibattito in Francia, dopo il refer. Il problema italiano é altro: poiché il Paese inizia ad essere lottizzato, il dibattito vero e la riflessioni lucida non ci sono più. Perché troppi sono schierati e fanno gli interessi di un clan o cordata. A causa del fattore iniziale: non siamo stati educati al senso civico , ai rapporti collo stato (i Romani ce lo avevano). Stato che disprezziamo, freghiamo, trascuriamo, dicendo "funziona male" e trascurando il fatto " che siamo noi a non farlo funzionare, per le ns incapacità...).

Non potrei andare oltre in questa sede, ma sono disponibile a fare una presentazione ad un convegno, se me ne trovate uno, sulle CAUSE dei vs guai.

Inoltre: volete consigliarmi un editore serio che, per pubblicare un saggio sulle CAUSE dei guai italiani, non ha bisogno della presentazione di un referente ? I miei contatti epistolari con editori non hanno dato risulati, nonostante l' intersse del saggio
per la società.

Ritengo scontato che l' Italia non potrà assolutamente ritornare un Paese normale finché non CONOSCE LE CAUSE DEI PROPRI GUAI (e questa la testimonianza che posso fare. Percio' chiedo; trovatemi la strada. E io qualcosa di buono posso fare...).

Antonio (che ha un po' di buona volontà, ma trova tanti ostacoli in Italia)
antonio greco is offline  
Vecchio 26-07-2005, 15.54.42   #25
VanLag
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Citazione:
Messaggio originale inviato da antonio greco
Hai individuato l' associazione seria che esiste in Italia , per discutere con loro come diffondere il tuo messaggio e inoltre discutere con loro come fare qualcosa per tirare fuori l' Italia dai guai in cui la ha messa Berlusca ? Tu sai che Internet é un mezzo potente.........
Ciao Antonio, più che associarmi ultimamente mi sto dissociando….. anzi forse dissolvendo, ma tu continua a lottare. La sai vero la storia della rana che era caduta in un contenitore di panna? Beh insomma questa rana si spaventò molto ed iniziò ad agitare le zampe. Quando stremata dalla fatica decise di non lottare più, si trovò adagiata su un panetto di burro.

Dal canto mio ti passo queste considerazioni di carattere filosofico sulla scelta (assurda) di Bush e degli americani.

Credo che l’uomo del terzo millennio stia attraversando il faticoso travaglio di partorire una società che non sia più basata sull’istinto, bensì sulla ragione. Non sulla forza ma sul diritto. Questa evoluzione sembra ancora incerta ma non dimentichiamo che per i nostri avi la sopraffazione e la conquista era il frutto di un diritto naturale come testimonia questo stralcio del discorso degli ambasciatori Ateniesi ai Meli nella guerra del Peloponneso del 415 A. C.

…….. Gli dei, infatti, secondo il concetto che ne abbiamo, e gli uomini, come chiaramente si vede, tendono sempre, per necessità di natura, a dominare ovunque prevalgano per forze. Questa legge non l'abbiamo istituita noi e non siamo nemmeno stati i primi ad applicarla; così, come l'abbiamo ricevuta e come la lasceremo ai tempi futuri e per sempre, ce ne serviamo, convinti che anche voi, come gli altri, se aveste la nostra potenza, fareste altrettanto.

Una siffatta logica è sembrata del tutto naturale fino al XVII secolo quando ha iniziato ad essere abbozzato il “contratto sociale” (il primo a parlarne mi pare fu Locke), come alternativa alle leggi di natura. Come dice il filosofo Rousseau nel suo “Contratto sociale Libro Primo - Capitolo VIII” – Questo passaggio dallo stato di natura allo stato civile produce nell'uomo un cambiamento di grande rilievo inserendo nella sua condotta il concetto di giustizia in luogo dell'istinto e dando alle azioni umane quel valore morale, di cui esse erano prive in precedenza.

Oggi non tutti hanno compreso ancora l’importanza del diritto, della ragione e di un criterio di giustizia oggettivo. C’è ancora molta propensione a dare addito all’istinto lasciando che siano le forze di natura a definire gli equilibri anche in ambito sociale. Ma l’applicazione del criterio basato sull’istinto equivarrebbe al collasso immediato delle nostre società così complesse e coese, il cui funzionamento invece si basa proprio su criteri di interazione logici. Basti pensare a cosa succederebbe se un bel mattino, a casa nostra, girando i rubinetti non arrivasse più l’acqua.

In questo senso l’attacco dell’America ad una nazione sovrana, (leggi Iraq), risulta disastroso non solo per le orrende conseguenze della guerra, ma ancor più per la violazione di quel contratto che la stessa società civile ci ha proposto come soluzione ai problema che la convivenza ci pone.

VanLag is offline  
Vecchio 26-07-2005, 20.41.23   #26
antonio greco
L' Emigrato
 
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Messaggi: 637
LE CAUSE

Van Lag,

ho capito l' inizio del tuo discorso, ma non la fine: cioé la tua conclusione.

E vero che hai dato una conclusione, ma non so dove si applica.

In U.E. ci sono tanti Paesi (quasi tutti o tutti) che sanno gestirsi e che applicano la costituzione senza fare particolarità personali, almeno come regola. Sapre gestirsi significa spendere per la collettività i soldi che il Paese incassa.

In Italia non solo non siamo a questo, ma stiamo peggiorando.

Colpâ delle ns incapacità. Il problema é che:
- non esiste in Italia più né un patto sociale, né il senso del bene pubblico, né i Valori. Forse ci sono dei teorici dei diritti e del bene della collettività, non so. Ma a me interessa che in pratica non sappiamo andare oltre la teoria. L' Italia sta divenendo un souck, un magna che tu magni, uno spreca che tu sprechi..

In una sitazione di questo tipo, il fatto che un Paese intero non ha una ricerca , una conoscenza delle CAUSE dei propri guai, lo mette sulla strada del CIMITERO dello sviluppo. Ossia della povertà.

Sei d' accordo o no ?

Venendo a me: mi sono offerto per presentare le analisi fatte in dieci anni, i paragoni coi Paesi avanzati. Robe che permetterebbe ad un popolo volenteroso di riprendersi....

Nessuno mi ha invitato....

Vuol dire che preferite la futura povertà (non é ancora arrivata)....

Antonio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 26-07-2005, 21.00.57   #27
Lord Kellian
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Antonio Greco, scusa la brutalità, ma non capisco se sei intelligente o arrogante.

Le tue analisi sono per me abbstanza condivisibili, ma porprio perché sono così condivisibili, esse mi sembrano basate più sul senso comune che su un'analisi razionale che abbia fondamento scientifico.

Forse non ci hai mostrato tutte le tue argomentazioni, ma io ho notato due cose che potrebbero essere di impedimento nella eventuale pubblicazione di un tuo saggio.

Non hai citato nessun autore che ti preceda in tali analisi, nessun maestro, nessun politico, nessuna fonte, nemmeno giornalistica, che attesti la veridicità delle tue affermazioni. Esse potrebbero essere state fatte da chiunque.

Non hai portato esempi concreti pertinenti. Non hai citato nomi o eventi o avvenimenti che si ricolleghino alle tue considerazioni in modo esaustivo. Esse, come dicevo, sembrano partire dal luogo comune e dal buon senso.

Concludendo, cosa pretendi? Di essere il salvatore della patria? Cosa pretendi? Che ci inchiniamo di fronte a te e imporliamo: "sì, sì, dacci le tue verità". Altrimenti, se non facciamo questo, tu non ti muovi, non agisci, non ci dici tutto e ci lasci andare in povertà?

Beh, spero di essermi sbagliato su di te. Per quanto riguarda la povertà, invece, io mi sono già messo nell'ottica di aspettarla.

Credo infatti che la "decadenza" italiana sia sotto gli occhi di tutti. Come puoi pensare che le cause da te elencate vengano prese in maggiore considerazione di altrettanto valide valutazioni? Non crederai veramente di riuscire ad aprire gli occhi ai politici, o alla società? Sei uno fra i tanti. Non credere di essere l'unico ad avere una buona capacità analitica.

Scusa ancora per la brutalità. Continuo a stimare comunque il tuo attaccamento alla causa.
Lord Kellian is offline  
Vecchio 26-07-2005, 21.08.29   #28
sisrahtac
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Beh, a volte anche smuovere le coscienze è già un modo per affrontare un problema.
L'italia deve scegliere da che parte stare, se con l'America o col resto del mondo. Ma finchè a regnare è l'ambiguità e la non chiarezza d'intenti come si fa? Ma secondo me neanche i grandi capi hanno le idee chiare...è tutta un'anarchia!
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Vecchio 26-07-2005, 21.29.50   #29
sisrahtac
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Effettivamente, se le cose vanno ha rotoli è perchè chi le dovrebbe gestire non le sa gestire. Vogliono fare le cose più grandi di loro e poi si perdono. Umano, decisamente umano...credersi divini.
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Vecchio 26-07-2005, 22.31.07   #30
VanLag
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Re: LE CAUSE

Citazione:
Messaggio originale inviato da antonio greco
Van Lag, ho capito l' inizio del tuo discorso, ma non la fine: cioé la tua conclusione.
La “lettura” filosofica del “tremendo pasticcio”, nel quale siamo precipitati, pasticcio che si potrebbe anche chiamare III guerra mondiale, non contiene nessuna proposta di soluzione. Semplicemente cerca di fare un’analisi di come mai il pensiero umano abbia fatto uno scivolone così grosso e per fare quell’analisi ho avuto la pretesa di partire dalla guerra degli ateniesi coi meli, passando per Rousseau ed evidenziando come nella storia del pensiero umano, il diritto e la ragione, in ambito politico, sono concetti relativamente nuovi e non ancora affermati.

Una possibile soluzione è lavorare sulla “coscienza umana”, intendendo con questo termine, tutto quello che ogni uomo ha fatto, provato, sentito, sperimentato e detto, dal momento della nascita del pensiero fino al momento presente, quello cioè in cui ho scritto laa” di” la.
Come dice Catharsis questo lavoro lo stiamo già facendo sia io che tu, che ogni persona che scrive o manifesta il suo pensiero. Tutti influiamo sulla globalità della coscienza.

Per il resto la storiella della rana non era un facile battuta, realmente stimo il tuo impegno e la tua costanza nel propugnare le tue idee per altro condivisibili in grandissima parte anche se al momento non posso esserti utile per quello che cerchi tu.


Ultima modifica di VanLag : 26-07-2005 alle ore 22.33.50.
VanLag is offline  

 



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