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26-07-2005, 10.13.28 | #22 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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caro Van Lag,
come al solito apprezzo il tuo intervento. Vorrei portarlo un passo più avanti. Tu dici "Chi era a favore della guerra e chi ci ha condotti in guerra, deve spiegarci cosa intende fare per difenderci dal terrore". Il mio commento é doppio. Chi era a favore della guerra era un poveretto che crede essere uomo politico, ma é solo vanesio. Lui aveva bisogno di essere visto sugli schermi TV (l' unica cosa che lo interessa, oltre fermare la giustizia) a fianco di Bush. Ma non si é mai posto la domanda: "Fa Bush una politica che interessa l' Italia ?". Inoltre, per applicare la tua frase citata, dimmi che fai ? Hai individuato l' associazione seria che esiste in Italia , per discutere con loro come diffondere il tuo messaggio e inoltre discutere con loro come fare qualcosa per tirare fuori l' Italia dai guai in cui la ha messa Berlusca ? Tu sai che Internet é un mezzo potente......... Quando la avrai individuata, io sono, dietro tuo invito, pronto a venire in Italia per discutere la cosa. Visto che di esperienza internazionale, ne ho un tantino più di Berlusca. E attendo il tuo invito. Sperando che tu non sia Italiano tipo, che parla, parla, parla. ..... e si ferma li, rassegnato. Antonio Greco angrema@wanadoo.fr |
26-07-2005, 20.41.23 | #26 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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LE CAUSE
Van Lag,
ho capito l' inizio del tuo discorso, ma non la fine: cioé la tua conclusione. E vero che hai dato una conclusione, ma non so dove si applica. In U.E. ci sono tanti Paesi (quasi tutti o tutti) che sanno gestirsi e che applicano la costituzione senza fare particolarità personali, almeno come regola. Sapre gestirsi significa spendere per la collettività i soldi che il Paese incassa. In Italia non solo non siamo a questo, ma stiamo peggiorando. Colpâ delle ns incapacità. Il problema é che: - non esiste in Italia più né un patto sociale, né il senso del bene pubblico, né i Valori. Forse ci sono dei teorici dei diritti e del bene della collettività, non so. Ma a me interessa che in pratica non sappiamo andare oltre la teoria. L' Italia sta divenendo un souck, un magna che tu magni, uno spreca che tu sprechi.. In una sitazione di questo tipo, il fatto che un Paese intero non ha una ricerca , una conoscenza delle CAUSE dei propri guai, lo mette sulla strada del CIMITERO dello sviluppo. Ossia della povertà. Sei d' accordo o no ? Venendo a me: mi sono offerto per presentare le analisi fatte in dieci anni, i paragoni coi Paesi avanzati. Robe che permetterebbe ad un popolo volenteroso di riprendersi.... Nessuno mi ha invitato.... Vuol dire che preferite la futura povertà (non é ancora arrivata).... Antonio Greco |
26-07-2005, 21.00.57 | #27 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
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Antonio Greco, scusa la brutalità, ma non capisco se sei intelligente o arrogante.
Le tue analisi sono per me abbstanza condivisibili, ma porprio perché sono così condivisibili, esse mi sembrano basate più sul senso comune che su un'analisi razionale che abbia fondamento scientifico. Forse non ci hai mostrato tutte le tue argomentazioni, ma io ho notato due cose che potrebbero essere di impedimento nella eventuale pubblicazione di un tuo saggio. Non hai citato nessun autore che ti preceda in tali analisi, nessun maestro, nessun politico, nessuna fonte, nemmeno giornalistica, che attesti la veridicità delle tue affermazioni. Esse potrebbero essere state fatte da chiunque. Non hai portato esempi concreti pertinenti. Non hai citato nomi o eventi o avvenimenti che si ricolleghino alle tue considerazioni in modo esaustivo. Esse, come dicevo, sembrano partire dal luogo comune e dal buon senso. Concludendo, cosa pretendi? Di essere il salvatore della patria? Cosa pretendi? Che ci inchiniamo di fronte a te e imporliamo: "sì, sì, dacci le tue verità". Altrimenti, se non facciamo questo, tu non ti muovi, non agisci, non ci dici tutto e ci lasci andare in povertà? Beh, spero di essermi sbagliato su di te. Per quanto riguarda la povertà, invece, io mi sono già messo nell'ottica di aspettarla. Credo infatti che la "decadenza" italiana sia sotto gli occhi di tutti. Come puoi pensare che le cause da te elencate vengano prese in maggiore considerazione di altrettanto valide valutazioni? Non crederai veramente di riuscire ad aprire gli occhi ai politici, o alla società? Sei uno fra i tanti. Non credere di essere l'unico ad avere una buona capacità analitica. Scusa ancora per la brutalità. Continuo a stimare comunque il tuo attaccamento alla causa. |
26-07-2005, 21.08.29 | #28 |
iscrizione annullata
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Messaggi: 2,110
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Beh, a volte anche smuovere le coscienze è già un modo per affrontare un problema.
L'italia deve scegliere da che parte stare, se con l'America o col resto del mondo. Ma finchè a regnare è l'ambiguità e la non chiarezza d'intenti come si fa? Ma secondo me neanche i grandi capi hanno le idee chiare...è tutta un'anarchia! |
26-07-2005, 22.31.07 | #30 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,959
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Re: LE CAUSE
Citazione:
Una possibile soluzione è lavorare sulla “coscienza umana”, intendendo con questo termine, tutto quello che ogni uomo ha fatto, provato, sentito, sperimentato e detto, dal momento della nascita del pensiero fino al momento presente, quello cioè in cui ho scritto la “a” di” la. Come dice Catharsis questo lavoro lo stiamo già facendo sia io che tu, che ogni persona che scrive o manifesta il suo pensiero. Tutti influiamo sulla globalità della coscienza. Per il resto la storiella della rana non era un facile battuta, realmente stimo il tuo impegno e la tua costanza nel propugnare le tue idee per altro condivisibili in grandissima parte anche se al momento non posso esserti utile per quello che cerchi tu. Ultima modifica di VanLag : 26-07-2005 alle ore 22.33.50. |
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