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29-06-2005, 20.59.24 | #14 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Re: violenza
Citazione:
ho capito cosa intendi. non so se la causa possa essere trovata nella "mentalità tradizionale" che si conserva ancora un pò ai giorni nostri, la mentalità intendo che considera la donna capace appunto solo di fare la calza, e allora magari tra uomini intenti a fare un "lavoro da uomini" se succede che uno non riesce tutti scoppiano e ridere e per sfotterlo gli dicono "ci riuscirebbe anche una donna!". si tratta di una seria ferita all'orgoglio maschile, forse anche da considerare all'interno del sempre popolare "chi non lavora non fa l'amore", per cui il lavoro era un modo per affermare la propria virilità, il lavoratore forte che torna a casa e la moglie gli serve la cena, piena di ammirazione per la sua forza, il suo essere "gran lavoratore", uomo cacciatore. e di ammirazione "l'uomo cacciatore" forse ne ha bisogno: biologicamente l'animale più forte ha più possibilità di discendenza anche perchè, in virtù della sua forza, della sua potenza, viene preferito dalle femmine (in umanese, "ammirato"). anche dal punto di vista sessuale, se un uomo si sente, in generale, ammirato, può essere che questa ammirazione lo rassicuri della sua potenza, mentre invece se vede che la donna inizia ad alzare perplessa il sopracciglio, mettendo in dubbio la sua potenza, o comunque non dandola per scontata (magari anche accontentandosi con entusiasmo e gratitudine di poter ricevere qualsiasi cosa, donata dall'alto) e quindi mettendolo alla prova, ecco che questo potrebbe renderlo insicuro e per giochi di riflessi psicologici portare ad ansia da prestazione, che può significare anche impotenza. ecco forse è questo, che la donna prima non poteva chiedere, esigere tantomeno, subordinata al maschio si accontentava anzi mostrando grande gratitudine e devozione, e così l'altro si ringalluzziva nella certezza della sua potenza. mentre ora che la donna non solo chiede, ma esige, pretende, la strisciante insicurezza maschile sul proprio essere il maschio forte, potente, (che etologicamente potrebbe essere sinonimo di "dominante") riemerge e rischia di farlo tremare, e per un gioco di riflessi psicologici, mettendo questa insicurezza clamorosamente in discussione la sua dominanza, pur di salvarla ancora in qualche modo, si abbandona ad atti violenti, che riaffermano la propria dominanza. la violenza è quasi sempre ricerca di dominanza totale sull'altro. |
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