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01-05-2005, 18.42.02 | #1 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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Cosa Ha Fatto Berlusca Per Il Paese
Il decano del Senato USA, Byrd, ha detto, di BUSH:
« Hitler n'a jamais renoncé à se parer de la légalité, il percevait la valeur psychologique du fait d'avoir la loi de son côté. A la place, il retournait les lois et rendait l'illégalité légale. » (citazione da réseau Voltaire) COSA HA FATTO BERLUSCA PER IL PAESE Hanno parlato i media di uno choc che Berlusca ha provocato nel Paese ? Seguendo gli avvenimenti politici degli ultimi anni, un emigrato ha visto: Berlusca é andato al potere dicendo “Faro’ progredire il Paese, sono un buon impresario”. Io penso che il suo pensiero primario é sempre stato: impedire alla giustizia di controllare gli scheletri che conserva nel suo armadio. Non a caso uno dei suoi impegni più importanti é stato di riformare la giustizia per ingessarla, nei casi di inchieste su particolari corruzioni. Come hanno reagito gli Italiani ai suoi provvedimenti sulla giustizia ? Io direi: molti cittadini hanno capito, all’ inizio della battaglia del primo ministro contro la Giustizia, che si puo’ ormai usare il potere per usi personali. Fino all’ arrivo di Berlusca, il potere infatti era stato usato, in caso di provvedimenti molto discutibili, solo ai fini relativi ad una speciale categoria di cittadini. In Italia gli interessi privati in atti d' ufficio sono piuttosto diffusi. Qualche manovra poco ortodossa era passata talvolta inosservata ed era servita a qualche interesse di una speciale categoria. Vedendo Brerlusca agire alla grande per sé stesso, in modo chiaro e senza scrupoli, molti Italiani hanno concluso: “Lui si sistema, dal potere, i fatti suoi. Noi, per sistemarci i fatti nostri, dobbiamo cercarci un padrino”. L’ ultimo paletto esistente per l’ uso del pôtere era caduto ! E si sa che gli Italiani sono purtroppo flessibili. Ciampi dice che dovrebbero avere la schiena dritta. C’ é qualcuno che lo ascolta ? Ora ognuno fa cio’ che gli pare, quando puo’. Berlusconi, per interesse personale (che una volta veniva chiamato “interesse privato in atti di uffico”), ha fatto quello che nella sua situazione conveniva a Silvio. Ora cio’ non é più riprovevole, almeno per certuni. Sono tanti o pochi ? In conclusione, S.B. ha fatto doppio danno: a) ha ingessato la giustizia, un sistema che già non funzionava prima di lui (é una specialità del Paese della Confusione, della poca Chiarezza e della Non Organizzazione); b) ha contribuito fortemente a cambiare i comportamenti di parecchi Italiani. Ancor più di prima, i propri interessi prevalgono, non importa se a scapito della collettività. E’ stato toccato questo aspetto dai media ? Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr (ex funzionario europeo, consulente in TLC, analista delle CAUSE del declino) |
01-05-2005, 22.11.43 | #6 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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IL COMMENTO DELL' EMIGRATO
BERLUSCA CAMBIA TONO (O LO SGAMBETTO DELLA REALTA')
1. INIZIO DELLA FINE ? Aprile 2005. Dopo le elezioni, Berlusca é costretto a cambiar tono. Addirittura a dimettersi. Il suo piano di qualche anno fa, quando vinse le politiche, era (lo si capisce oggi) basato su qualche ipotesi pretenziosa : - che l' immagine che si era costruito con la "fiction" della TV e l' aiuto di consiglieri dell' immagine, non solo bastasse a conquistare il potere (questo ha dimostrato di saperlo fare), ma permettesse anche di gestire il Paese Confuso (purtroppo non dimostrato). - che la gestione di un Paese particolare nella U.E. (il quale é sotto l' imperio dei quattro Dittatori: Confusione, Irresponsabilità, Rassegnazione, Allegra Gestione) potesse essere migliorata, ottimizzata coll' uso degli stessi metodi affaristici con cui fu costruito un impero mediatico sotto la mano forte di un VIP determinato. - che per un nuovo slancio di un' economia che arranca in un mercato globale, fosse sufficiente il piglio deciso mostrato dalle proprie telecamere. Il quale avrebbe dovuto anche aver ragione dei Pantani vischiosi e delle Ruote Grippate, diffusi in una società che ha creduto in una Fatua Illusione. Pensare che Berlusca aveva una buona strategia per gestire tali pretenziose ipotesi ? (se c' era, non ha funzionato). O credere invece che un uomo dalle grandi esperienze "fiction", non poteva avere scampo nel misurarsi colla realtà ? Interessante busillis..... Purtroppo la realtà si é incaricata di smentirlo. La realtà di un Paese che sta perdendo la bussola (e che ha avuto recenti evoluzioni tanto complicate, da non poter essere descritte in una pagina). Ma, in un tentativo succinto, vale la pena di metterne qualcuna in evidenza: - la Fatua Illusione italiana: accettare come normale routine la divaricazione fra uno stato formale da una parte, ed un tessuto di clans e allacci sommersi, più i cittadini, dall' altra. I quali ignorano lo stato, talvolta lo considerano estraneo, se non nemico. Da subire quindi, da combattere talvolta, o almeno da fare fesso. La Fatua Illusione é che una tale società possa permettersi un 'economia abbastanza forte da sopravvivere nel mercato globale. - il Paese che é cambiato, dopo che ha visto la gestione berlusconiana di governo tramutarsi sempre di più in "sistemazioni di affari personali o di clan". Vedendo Berlusca agire alla grande per sé stesso, in modo chiaro e senza scrupoli, molti Italiani hanno concluso: “Lui si sistema, dal potere, i fatti suoi. Noi, per sistemarci i fatti nostri, dobbiamo cercarci un padrino”. L’ ultimo paletto esistente per l’ uso personale del pôtere era caduto ! E si sa che gli Italiani sono molto flessibili (Ciampi dice che dovrebbero avere la schiena dritta. C’ é qualcuno che lo ascolta ?). Ora tanti Italiani avranno sempre più voglia di risolvere le faccende personali, che lo stato non sa risolvergli, con una "conoscenza". Sarebbe a dire che il potere dei Padrini aumenta e lo stato funzionerà sempre di meno..... Aggiorniamoci. Usiamo la P maiuscola per Padrino. La s minuscola per stato...... 2. LO STATO DEL SISTEMA ITALIA Credo che lo stato attuale del sistema Italia sia dovuto a due ordini di motivi: - la gestione del paese fatta a lungo da chi ando' al potere per chiudere alla magistratura le porte di armadi, ove potrebbe trovarsi qualche scheletro; - la deriva della società, andata avanti per due decenni almeno (e acceleratasi negli ultimi tre anni), che é stata tollerata da tutti: a) da una società confusa e incapace di migliorare, per la sua propensione al compromesso; b) da una ex-intellighenzia in procinto di trasformarsi in "serva del padrone di turno", non allarmata dal degrado ma piuttosto occupata nella ricerca di piccoli e grandi poteri; c) da una società che tollera da decenni, a causa delle sue incapacità, che cittadini e stato percorrano strade separate, se non opposte, con occasionali tentativi di imbroglio reciproco (la Società della Sfiducia). La povera fine del governo di CDL, che fu iniziato con baldanza e promesse, non é dovuta soltanto al nanismo politico di un imprenditore di "fiction", ma anche alla ACCELERATA DERIVA di una società sempre meno in grado di essere gestita. L' urgenza per il sistema Italia: - per poter un giorno iniziare il rilancio dell' economia, é urgente rimettere su buoni binari un treno già deragliato (la società italiana). La società attuale é infatti incompatibile collo sviluppo economico. - per europeizzare la società italiana (renderla cioé funzionante ed efficiente, attuare la costituzione e le leggi egualmente per tutti), é necessario ed urgente (anche per evitare il terzo mondo) iniziare con un' analisi dei fattori primari che hanno determinato la deriva italiana. Analisi che, per essere obiettiva, deve esser fatta fuori dai circoli mediatici-politici. Poi, sarà necessario reintrodurre i VALORI, buttati fuori dalla finestra nei contesti sociali. Per iniziare tale analisi, a confronto coll' Europa, le testimonianze degli emigrati sono necessarie. Le prime testimonianze sono su: http://angrema.blogspot.com www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”) L' Emigrato ANGREMA@wanadoo.fr |
02-05-2005, 16.59.14 | #9 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 28-12-2004
Messaggi: 1
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de silvio eligendo
Se proporsi come candidato a guidare il Paese fosse stata una normale attività commerciale (se... ), Silvio avrebbe venduto il suo prodotto (la sua leadership - la politica del centrodestra) al consumatore adoperando ben deplorevoli tecniche di marketing.
Il consumatore-elettore-popolo sovrano, entusiasta al momento dell'acquisto, dopo aver abbondantemente sperimentato il prodotto per 4 anni, è giunto alla conclusione che lo stesso è scadente (i pubblicitari, quante balle... ), e non lo vuole più, neanche scontato, neanche in regalo (vedi risultati delle Regionali 2005). E' facile prevedere che - se il vento è così tanto cambiato - anche alle Politiche del 2006 le intenzioni di acquisto del nostro consumatore saranno rivolte al prodotto-centrosinistra... anche se il packaging fa schifo e del contenuto per ora non si sa pressochè niente. Spero vivamente di essere smentito, magari presto, ma temo che sarà un voto "contro" Silvio piuttosto che "a favore" di Romano. |