Sono mesi ormai che ritmicamente vogliono metterci paura sul rischio che corre la nostra salute. Mica che abbiano tutti i torti. E' solo che da che mondo è mondo questo rischio c'è sempre stato (anzi nei secoli scorsi la vita era molto più breve di quanto non lo sia adesso) e non capisco bene perché ora ci vengano segnalazioni parossistiche. Una campagna furibonda voluta dal ministro Sirchia contro i fumatori che si ammalano e ci fanno ammalare (chi non fuma ma respira il fumo degli altri) di cancro ai polmoni, al punto che chi ancora insiste con la "bionda" in pubblico rischia il linciaggio.
Poi le polveri sottili di cui abbiamo discusso tanto anche sul forum, spaventatissimi. Ma il prof. Veronesi, illustre oncologo, ora ci fa sapere che queste pur essendo certamente pericolose, lo sono molto meno dei cibi, i grandi killer della nostra salute. Quindi dopo i no ad alcol, dolci e fritti ora bisogna sospettare di carne (rischi alimentazione degli animali e cottura) del latte (le mucche sono alimentate male) delle farine e dei legumi (perche aggrediti da aflatossine). Bisogna mangiare molta frutta e verdura ( meglio 5 porzioni al giorno) che costano un occhio della testa e che possono comunque provocarci danni perché giocano contro gli inquinanti dell'aria e della terra come fertilizzanti e pesticidi.
Stasera Sirchia in tv torna alla carica denunciando il pericolo dell'alcol e soprattutto che i giovani compresi i minorenni si sono dati beatamente al bere e che secondo lui stiamo allevando generazioni di potenziali alcolizzati.
Ricapitoliamo: non si può fumare, non si può passeggiare all'aria aperta, non sappiamo più come alimentarci (ma perché Veronesi ha assolto i cibi provenienti da organismi geneticamente modificati che mi insospettiscono molto?), dobbiamo bandire Bacco dalla nostra tavola anche per non dare il cattivo esempio a quegli ubriaconi dei nostri figli e nipoti (tutti?).
Ripeto: non sono discorsi campati in aria, ma non mi suona bene tutto questo allarmismo quantomeno troppo urlato. Parimenti vorrei che si urlasse in maniera altrettanto violenta sul pericolo che corrono la nostra democrazia e la nostra economia che vanno a rotoli, che si urlasse sulla scuola e sulla sanità che fanno acqua da tutte le parti, sui trasporti che non trasportano, e via di questo passo. Voi che ne pensate? Ma per favore parliamone senza urlare,eh?

Bah... secondo me, a volte, le turbe psichiche di qualche personaggio ce gode di un po' di notorietà, unite a sue personalissime paure, fa si che vengano trasmesse alla collettività.

Forse andrebbe curato innanzi tutto il Sirchia che, evidentemente, nasconde queste sue paure, dopo di che, andrebbe analizzato il problema...

non vorrei che alla fine, ne giovassero le assicurazioni.
Assicurazioni che avrebbero il beneficio di non pagare eventuali danni in quanto il cittadino era "AVVISATO".

A proposito di PAURE !!! letto proprio ora...

Dopo lifting, concimi per capelli e... Pasquette, ecco a voi, LA DIETA.

FINALMENTE, ALLO STUDIO LA TASSA SUI CIBI CALORICI !!! ERA L'ORA !!!

Come tutti sappiamo, siamo nell'ItaGlia del cavalier crescina e per una volta, salutiamo la coerenza: dopo il lifting e i peli sulla zucca, la dieta salutistica è di rigore.

Del resto è stato o non è stato lo stesso cavalier rispetto a dire che avere un bell'aspetto è una questione di rispetto?

Vogliamo per caso mancare di rispetto? Vogliamo andarcene in giro con le facce grinzose , pelati ? e con lo stomaco gonfio di birra e salame???

Non sia mai...

(Avvertenza: se ne vedo uno od una così, che mi manca di rispetto in questo modo, lo prendo a calcioni nella buzza di birra e gli spiaccico un parrucchino nella zucca pelata...! al maleducato... tse... )

ma veniamo alla notizia...
Dopo la paura di fumare, il terrore indotto nel bere alcolici, il panico per quanto riguarda le polveri sottili, ecco a voi un nuovo STUDIO !!!


ALLO STUDIO UNA TASSA SUI CIBI CALORICI
Per finanziare un fondo a favore dei prodotti freschi. L'idea è di Alemanno.

(ANSA) - ROMA - Una piccola tassa sulla produzione dei cibi ipercalorici per reperire fondi per campagne promozionali a sostegno del consumo di cibi freschi.

Come dire: aumentare il prezzo del salame per sostenere la vendita della lattuga.


L'idea e' ovviamente del ministro delle Risorse Agricole, Alemanno, che ritiene la leva fiscale necessaria per incentivare comportamenti alimentari corretti come, ad esempio, proprio quello di evitare il consumo di cibi non proprio sanissimi a favore di quelli piu' freschi.



fonte: http://www.greenplanet.net/Articolo8117.html

beh mettiamola cosi ...semplicemente con la paura si vendono tanti prodotti ....
vedi un po ...
paura per i germi ...
vendiamo disinfettanti, medicine, detersivi, ecc.
paura della delinquenza, mezzi di difesa, allarmi, armi da fuoco, vigilanza.
paura della morte, assicurazioni, medicine ecc...
insomma dimmi di cosa hai paura che ti vendo il prodotto per difenderti.

Proprio qui volevoa arrivare, mentre stavo leggendo i precedenti interventi. Vi siete mai chiesti perché mai una costosissima confezione di antibiotici non mutuabile, occorre usarla fino all'ultima pastiglia se no non fa effetto? Idem con tanti altri medicinali... Poi naturalmente ci sono gli effetti collaterali, per cui si prende un antidolorifico e poi occorre rimediare alle eventuali debolezze dello stomaco.
Fumo, alcool, medicine, droghe ecc... il vero problema non sono queste sostanze, bensì l'uso che ne facciamo. Un bicchiere di vino fa "male" allo stesso modo di un piatto di pasta o di una porzione di verdura. Esagerare fa veramente male indipendentemente da ciò che si fa. E' chiaro: sull'altro piatto della bilancia ci sono i lavoratori che campano grazie alla produzione, alla vendita e al commercio di queste sostanza. Cosa farebbero se non ci fosse più nessuno che fuma o beve alcool? Idem per le fabbriche di armi? Non basta che cessi la domanda. Occorre anche riconvertire certe produzioni.
Comunque, toglietemi tutto, ma non il caffé corretto grappa a mezzogiorno e l'amaro alla sera, altrimenti non vi voto!

ecco qui casca l'asino ...
pieni di vizzi siamo ...
e spesso non possiamo fare quelli più sani ....
accidenti ...

Suvvia, pieni di vizi per un amaro e un caffé corretto!?

nono i vizi che amo sono altri ...

Leggete qua... l'ultima parte soprattutto...

Il Professor Veronesi ha detto, ad un convegno, che il 30% dei tumori nell’uomo sono causati dalla cattiva alimentazione, quelli causati dall’inquinamento atmosferico solo tra l’1 e il 4 per cento, confermando quanto i testi di cancerologia scrivono da vent’anni.

La Commissione Europea ricorda che, in Europa, l’inquinamento atmosferico, generato principalmente dai trasporti, uccide ogni anno 310.000 persone e accorcia la vita media di quasi un anno.

Ma provate a leggere i giornali del 15 marzo 2005:

“Tumori, Veronesi assolve lo smog”, Corriere della sera, Repubblica, Messaggero;
“Veronesi: di smog non si muore”, Il giorno;
“Lo smog non fa male, è peggio la polenta”, Il secolo XIX ;
“Latte e polenta sono più dannosi come causa di tumori” Il giornale;
“Molto peggio la polenta o il latte dell’inquinamento atmosferico come causa dei tumori”, Corriere della sera;
“L’inquinamento atmosferico non è rilevante per i tumori”, La stampa;
“L’inquinamento atmosferico non è una causa rilevante dei tumori. (…) Per quanto riguarda i pericoli dello smog le paure sono infondate”, Il giorno ;
Per i tumori “l’incidenza dell’inquinamento atmosferico non è rilevante”, “Pochissimi i tumori per smog”, Repubblica;
“Veronesi: i tumori derivano al 30% dal cibo e solo per l’1 % è responsabile lo smog”, Il messaggero
“L’inquinamento rilevante al massimo per il 4% delle malattie”, Il giornale;

Ci sono tre ipotesi per quanto è accaduto:

1) Un sosia del professor Veronesi è riuscito a fuggire dal neurodeliri e tiene conferenze al suo posto;

2) Almeno dieci tra direttori di giornali e giornalisti vanno portati subito al neurodeliri o alla più vicina casa circondariale;

3) Chi paga ha sempre ragione:
- Proprietario di tre dei quattro maggiori giornali italiani: FIAT.
- Tra i maggiori clienti (investimenti pubblicitari) dei giornali italiani: case automobilistiche. compagnie petrolifere.
- Tra i finanziatori dell’Istituto Europeo di Oncologia del professor Veronesi: FIAT, RCS, Pirelli, Italcementi.

Tratto da: www.beppegrillo.it

non vorrei passare per pessimista, che non sono, ma non vedo dove sbaglino tutti quelli che ci dicono: "attenti di qua, attenti di là..."; ormai il mondo , se non stiamo attenti, va a rotoli, sempre più in fretta. Ora che si è svegliata anche la Cina, vedrete che plus ultra di inquinamento ci beccheremo in futuro, un miliardo di persone in più che guidano la macchina, industrie ancora senza tanti filtri depurativi etc.etc.
Io penso che è meglio invece salvare il salvabile, questa situazione ce la siamo voluta noi con i nostri egoismi e adesso ce la teniamo