è un'ingiustizia da cui nascono poi tutte le altre in una determinata società.
Ma nn ha nulla a che vedere con la proprietà privata dei beni di consumo,della casa in cui vivo,delle cose che acquisto,fossero pure ville e yacht!
se uno acquista diverse case per fittarle allora entra nel meccanismo di cui sopra:si arricchisce senza lavorare,con il ricavato di questi affitti e le case diventano "capitale"
se uno invece si compra una casa al mare,una in montagna,una ai laghi e una in campagna per il piacere di andarci a vivere ogni 4 mesi, sono affari suoi e nessun marxista che si rispetti troverebbe nulla da ridire (tranne forse chiedersi come fa ad avere tanti soldi e gestire tante case.........)
concludendo,l'ingiustizia creata dal capitale contrappone la maggioranza dei lavoratori,che guadagnano solo con il loro lavoro,delle braccia o della mente,i "proletari",e una minoranza di proprietari di capitale,i "capitalisti" appunto,che guadagnano un profitto dal lavoro svolto dagli altri(indipendentemente dal fatto che possano darsi da fare pure loro o starsene in poltrona....comunque quello che entra nelle loro tasche è troppo per essere comparabile a quello di ogni singolo lavoratore loro dipendente)
sta tutto qua
la teoria di Marx sulla proprietà privata è riconducibile nel succo a questo che ho scritto,anche se ovviamente va ampliata e arricchita dalla complessità del capitale odierno
Ma è contro questa ingiustizia che ogni comunista si ribella e spera in un mondo senza proprietà privata(dei mezzi di produzione,lo ripeto)
ciao!