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09-02-2005, 18.54.26 | #2 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Ciao Ulceragastrica, mannaggia che nick ti sei scelto/a! Io sono pubblicista dal lontano 1988 e ti posso raccontare come ho fatto. All'epoca, per diventare pubblicista, era indispensabile una collaborazione coordinata continuativa con una o più testate giornalistiche per almeno 2 anni. Il numero di articoli richiesti era di 70. Occorreva che la collaborazione fosse retribuita (con ritenuta regolarmente versata dal "datore di lavoro") e che la stessa fosse riconosciuta da regolare ricevuta. Alla fine di ogni anno occorreva che la testata giornalistica emetesse il giustificativo da allegare alla dichiarazione dei redditi.
Un particolare importante a quei tempi: occorreva che il direttore responsabile fosse iscritto nelle liste dei professionisti o pubblicisti, per la convalida di tutto. Nel caso di riviste specialistiche, in cui il direttore fosse un esperto del settore di cui la rivista faceva parte, se lo stesso era iscritto nelle liste speciali, decadeva il tutto. Per diventare professionista occorreva invece frequentare una delle scuole di giornalismo riconosciute dall'Ordine. Credo che tu possa trovare maggiori informazioni nel sito: http://www.odg.it . C'è un bottone: ordini regionali. Clicca su quello della tua Regione.. auguri, fututo.... collega? |