ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
08-12-2004, 09.11.23 | #12 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
|
Sentivo ieri sera ad un tg che tra produttori e consumatori di prodotti alimentari vi è la camorra. Si è posta come anello che succhia il sangue a chi lavora, solo a chi lavora. Lo Stato è assente.
Lo Stato si preoccupata di imbandire una favolosa tavola per pochi eletti mentre fuori imperversa la bufera per tutti gli altri. Se venisse un extraterrestre, guardando la realtà attuale, troverebbe una via d'uscita?! Sembra davvero molto difficile. Dobbiamo necessariamente giungere al punto critico della Rivoluzione Francese?!!! In Ucraina sono scesi in piazza, compatti, e senza colpo ferire ed hanno ottenuto qualcosa. Il nostro capo si farebbe una bella risatina e con una smorfia di disgusto direbbe che il popolo è manovrato dalla sinistra e dai sindacati. Non mi stancherò mai di ripetere che il potere è nelle mani del popolo solo che..... il popolo non lo sa. Mary |
08-12-2004, 12.35.36 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
|
materialismo
Nella cultura occidentale non sono mai mancate concezioni che scorgevano il fattore determinante della storia nelle condizioni materiali di vita. Tuttavia si suole ormai chiamare materialismo storico la concezione della storia fondata sulla dottrina di K. Marx. In parte notevole già presente nell'opera di Marx stesso, il materialismo storico ricevette un'elaborazione teorica fondamentale dal suo collaboratore e amico F. Engels e poi, tra Ottocento e Novecento, da un dibattito che impegnò gran parte della cultura europea. Nella prefazione a Per la critica dell'economia politica del 1859, Marx fornì sinteticamente ed efficacemente i lineamenti essenziali della sua filosofia della storia: gli ordinamenti statuali e i vincoli legali non possono essere spiegati soltanto con lo sviluppo generale dello spirito umano, ma bisogna piuttosto risalire alle condizioni materiali di vita e di produzione. Dunque la vera struttura della società va cercata nell'economia politica. In sostanza, per Marx nella produzione delle proprie condizioni materiali di vita gli uomini costruiscono un insieme di relazioni che sono la vera struttura della società. La storia, per chi la sappia guardare con occhi sgombri da ideologie (cioè falsi sistemi di pensiero), non è che l'evoluzione di queste strutture economiche. Tutto il resto (diritto, religione, cultura, arte ecc.) non è che sovrastruttura e dunque, in quanto tale, dipendente dalla struttura e senza vera autonomia. Le varie fasi della storia umana sono pertanto intrinsecamente caratterizzate dai differenti livelli raggiunti dalle società umane nell'organizzazione della produzione materiale e dei suoi strumenti. Marx distingue nella storia una fase asiatica, una antica, una feudale e una borghese. Peraltro il passaggio da una fase all'altra (e qui si coglie un lato del potente influsso hegeliano su Marx) avviene per le contraddizioni insanabili che vengono a costituirsi in seno a ciascuna forma di organizzazione produttiva. Marx ritiene che at traverso la contraddizione estrema a cui inevitabilmente conduce la società borghese si giungerà, attraverso un capovolgimento dialettico (ossia una rivoluzione), a una fase finale della storia in cui si attuerà un sistema economico senza proprietà privata dei mezzi di produzione e quindi senza il conseguente sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Nel dibattito di fine Ottocento uno sviluppo originale lo si ebbe proprio in Italia con la polemica accesasi tra Antonio Labriola, che cercava di attenuare il carattere deterministico del materialismo storico mantenendone però il carattere di filosofia della storia, e B. Croce, che negava contenuto di verità logico-filosofica alla dottrina marxista e al materialismo storico vedendone tuttavia un potente stimolo all'allargamento degli orizzonti storiografici grazie all'inclusione di fenomeni e temi prima trascurati. Intervenendo per suo conto nella polemica, G. Gentile invece sottolineava l'aspetto volontaristico, di filosofia della prassi, insito nel materialismo storico (di qui il convinto apprezzamento di Lenin agli studi gentiliani su Marx). Al di là della sua immensa fortuna politica e culturale, in netto declino nella seconda metà del Novecento, il materialismo storico ha in effetti costituito per gli studi storici un'esperienza o un elemento di confronto fondamentale: non solo per l'attenzione che, in ogni tipo di indagine storica, ha insegnato a rivolgere ai fattori economici, alle tensioni e alle lotte di classe, ma anche perché ha contribuito a infrangere definitivamente il modello storiografico ottocentesco che vedeva nello stato l'unico soggetto storico-politico che dava dignità e legittimità storica alle forze che agitano le società umane.
Rifacendomi a quanto scritto in modo più semplice il concetto qui espresso,il mio era un tentativo di vedere un cambiamento in positivo del declino inetellettuale e di rapporti che oggi impera nel mondo |