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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
03-07-2004, 16.50.54 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 160
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le privatizzazioni totali dei grandi monopoli non sono mai attuabili nell'immediato, occorre ovunque, anche per i motivi che giustamente rilevi, una certa gradualità. Il processo di privatizzazione presuppone infatti il ricorso al mercato dei capitali e pensa che nel caso dell'enel per la sola attivazione del processo si è dovuto attendere la prima tranche di quotazione di parte del capitale a piazza affari nel 1999:cioè ben sette anni!. Il problema non sempre è politico, sussistono anche dinamiche fisiologiche legate alla dinamicità dei mercati finanziari. Ad ogni modo, la politica delle privatizzazioni parziali si muove verso quell'orizzonte. Il caso telecom ne è un esempio.
Un modo alternativo per privatizzare,senza fare appello al grande capitale, potrebbe anche essere l'utilizzo degli appalti pubblici per piccoli segmenti di settore,creando poi una società di gestione unitaria a capitale privato nel mercato di riferimento. In questo modo si potrebbe riprodurre una sorta di competitività artificiale in un sistema pur retto in una certa misura da controlli pubblici ma almeno privo di patrcipazioni statali. Ma questa è solo una mia ipotesi. ciao!! |
03-07-2004, 17.56.08 | #5 | |
Utente bannato
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
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Citazione:
Ed è una ipotesi apprezzabile,almeno per il mio modo di vedere. Come detto prima,l'Italia è in dietro su questo fronte,e ci vorrà del tempo,non solo per la maturazione di tutto l'apparato politico,ma anche da parte di certe imprese che sono statae assistite dallo Stato per deccenni,con effimeri risultati. Complimenti e buona serata. |
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03-07-2004, 18.03.33 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Privato è bello?!
Io non lo credo. Vi faccio un piccolo esempio: l'altro giorno un signore viene al mio sportello per prenotare una ecografia. I tempi di attesa nel pubblico sono lunghi, gli dico di andare presso una struttura convenzionata. Lui mi dice che c'è già stato ma l'esame è durato solo pochi istanti. Testuali parole: "c'è voluto più tempo per spargere il geel che fare l'esame". Gli ho fatto la prenotazione (lunga) ma il medico che viene da noi è veramente preparato e scrupoloso. Ora, usiamo un poco di buon senso, per favore. Il privato cosa deve fare? GUADAGNARE, GUADAGNARE, GUADAGNARE. Altrimenti non avrebbe alcun senso. E per guadagnare tanto e tantissimo cosa deve fare? Lo Stato non dovrebbe guadagnare sui bisogni essenziali dei suoi cittatini: salute, scuola, energia, pensioni, acqua. Se non funzionano a dovere si provvede a farli funzionare come si deve. E come se dicessi a mio figlio: non riesci a studiare bene......ti affido ad un'altra famiglia. Oggi si è totalmente smarrito il senso della collettività, del sociale. Ognuno per sé, Dio per tutti. Questo è il motto. Oltre a quello: si salvi chi può. A questo punto torniamo nella foresta: il più debole soccombe, il più forte resta. Oggi alla forza puramente fisica si è sostituita la forza delle armi, del potere e dell'inganno. Oggi mi chiedevo se i cittadini italiani accetterebbe una legge che limitasse (realmente) il potere illimitato del denaro. Non un novello comunismo ma semplicemente un limite entro cui l'individuo possa muoversi. Perché se qualcuno possiede 100 lo ha tolto certamente agli altri 99. Ho pensato che risponderebbe di sì solo chi non sogna di impossessarsi di quei 100. Mary |
03-07-2004, 22.40.23 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Citazione:
Non so se sia meglio privatizzare oppure no, però in linea teorica credo che si paghino le tasse per avere in cambio servizi dallo stato. E' vero però che spesso il livello di questi servizi pubblici è estremamente basso e scadente. Privatizzando, tutto diventa un business, si perde quella finalità sociale priva dello scopo di lucro che solo lo stato poteva avere. E comunque si continuano a pagare le tasse, e si devono pagare anche i servizi essenziali. ciao |
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04-07-2004, 00.24.16 | #9 | |
Utente bannato
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
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Citazione:
Gentile Mary,voglio raccontarti una storia vera che mi vede protagonista. Una decina di anni fà,scopro una fastidiosa irritazione dietro le orecchie.Dopo qualche dempo mi rivolgo ad un medico,dice si tratta di una banale infezione da acari.Pomatina e via. Passa qualche anno,la ogni tanto compare l'irritazione,con gonfiori.Medico,diagnosi:infia mmazione da colpo d'aria.Tre bustina al di per dieci giorni. Ma il problema persiste ed il gonfiore comincia a preocupare non solo me, ma anche chi mi sta vicino. Chiedo visita specialistica al mio medico,vado all'ambulatorio asl,15 giorni di attesa,alcune ore di anticamera,poi la visita,diagnosi otite.Mi curo l'otite. Ma i gonfiori si fanno frequenti,ma di gola,di testa,mancanza di equilibrio. Torno dal medico,altra visità specialistica altra attesa ecc,diagnosi...facce incerte,smorfie,atteggiamenti di comprensione,frasi di circostanza,insomma viene fuoria la parola ongolagia,operare non operare. Masso in testa da 6 quintali! Tutti i famigliari,con face da funarele,e in me cominciava una sorta di rassegnazione.Contrario a farmi operare,e aspettare la fredda sorella con tranquillità. Insistenze da parte dei famigliari,finchè quasi a forza mi portano , presso una clinica PRIVATA da un professore che visita ed opera due giorni alla settimana nella città dove attualmente stazziono. Sto con lui una quarantina di minuti,mi estrae dalle orecchie dei tappi di cerume puzzolenti,mi dice di essere affetto da una eczema congenita,che se non curata può provacare dei problemi.Gli racconto tutto l'accaduto e si arrabia da morire,non con me ma coi suoi colleghi. Mi prescrive delle gocce e una pomata a base di cortisone. Ho pagato 100€. Che per la salute e veramente una cifra irisoria. Da Febbraio non ho più problemi,ed è finito un incubo per me. Voglio dire,cara Mary,che il cialtrone e l'incompetente lo trovi nella struttura pubblica come in quella privata,esatamente come il preparato e onesto. C'è una differenza però,che nella struttura pubblica,chi sbaglia resta a lavorare,si viene assunti anche per raccomantazione e non per meriti.In quella privata,siccome devi produrre,o sei capace oppure vai subito a casa. Gli incapaci non devono vivere? certo che si,ma si adeguassero e cercassero di essere i più capaci possibile. Da quando sto al mondo,non ho mai sentito qualcuno che per curarsi da un lame grave sia ricorso in una delle tante strutture pubbliche in uno dei tanti paesi che hanno avuto la sciagura del regime comunista. Mi pare che corrono tutti in Svizzera,Svezia,Usa,Canada ecc,o no? Buona domenica e naturlmente salux |
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04-07-2004, 00.30.17 | #10 | |
Utente bannato
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
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Citazione:
Non è neanche giusto che chi possiede un reddito elevato fruisca del servizio pubblico,qual'ora fosse eccellente. Il servizio "sociale" resta sempre, ed è l'ente statale o regionale che sia,previa presentazione della dovuta documentazione di reddito basso o insufficente,provvede l'ente,tramite convenzioni, a pagare la visita specialistica o l'intervento. Naturalmente di bufale messe in giro da chi teme di perdere il potere sindacale,cioè argomenti di protesta, all'interno delle stutture pubbliche c'è sempre,e tanti ingenui se ne vanno dietro. Salux |
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