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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
29-05-2004, 13.31.52 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-12-2003
Messaggi: 270
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il fatto che le imprese,la maggior parte, per costituzione tendono ad allargare i confini del mercato , a creare bisogni da soddisfare , ad accrescere sempre di piu' i profitti
dovrebbe intervenire per quanto 'possibile lo Stato o gli Stati a dirigere verso un'altro tipo di sviluppo , ma cio' e' irrealizzabile quando impresa e Stato praticamente coincidono , come tende a realizzarsi in particolare negli Stati Uniti di Bush e nell'Italia di Berlusconi |
13-06-2004, 08.56.47 | #5 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
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bene
allora...
poniamo che uno di questi 10 bisogni dell'uomo sia il mangiare e mettiamo che tu abbia appena mangiato,ecco ora sazio e soddisfatto guardati intorno; tutto ciò che vedrai è IL SUPERFLUO,ovvero il non indispensabile <<<w.>>> |
13-06-2004, 10.06.29 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Grazie basil
per quel che hai riportato. La mia concezione del superfluo è: tutto quello che non ti sazia mai. Perché c'è un superfluo che (anche se raramente) riesce a saziarti. Esempio: Non uso gioielli, ma un giorno vedo una collana particolare su di una bancarella o in una vetrina. Per me è bellissima. Ho i soldi per comprarla, e la compro. Magari mi comprerò un vestito in meno, ma la compro. Sono felice, immensamente felice. Sono sazia, non sento la necessità di avere altri gioielli. Ho preso quello che ritenevo speciale, unico per me. Poco importa che sia di poco valore commerciale o che costi un poco di più- Anche del superfluo abbiamo bisogno, ma solo di quel che diventa necessario. Se gli esseri umani potessero riprendere in mano le redini della propria vita, dei propri pensieri, dei propri desideri il mondo sarebbe molto diverso. Siamo così bombardati da messaggi indotti dal mondo esterno che abbiamo dimenticato quali sono i nostri veri bisogni, quali i nostri veri gusti. Abbiamo dimenticato chi siamo veramente. Abbiamo dimenticato cosa ci facciamo qui, che siamo solo pellegrini in viaggio. Ciao Mary |
17-06-2004, 01.45.59 | #7 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
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non è che
siamo sulla terra solo per mangiare ma è che solo mangiando possiamo starci bene in vita dedicandoci ad un miliardo di cose perfettamente inutili w. (ma perchè si fanno certe domande ? e perchè poi si tentano comunque delle risposte ? mah... vado a mangiare qualcosa) |
17-06-2004, 08.59.39 | #8 |
Telespalla
Data registrazione: 30-04-2003
Messaggi: 246
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E' innegabile che il sistema capitalista-consumistico è un sistema che porta al collasso della società stessa, perchè è creato appositamente per farti desiderare sempre qualcosa di più di ciò che hai, a cambiare e non riciclare mai.
Sono sostanzialmente d'accordo sulla non-essenzialità di molti aspetti della vita moderna, però sono valutazioni soggettive che si muovono attorno alle passioni dell'uomo. In pratica, non si possono negare all'uomo le proprie passioni. Al di fuori di quelle però, sarebbe giusto trovare un equilibrio che non sia fondato sul sistema consumistico. Esempio pratico: Io ho la passione del Basso: mi sono comprato un basso molto costoso e tutto il resto dell'attrezzatura. Non si può venire a dirmi "potevi comprarti un basso meno costoso" "potevi farne a meno" perchè per me è una cosa essenziale la musica. D'altro canto è lecito aspettarsi da parte mia un'oculatezza sotto altri aspetti della mia vita, come il cibo, i divertimenti, etc... |
17-06-2004, 10.41.49 | #9 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
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sì però
se tu non avessi potuto
per oggettive difficoltà economiche acquistare il basso più figo avresti rinunciato di suonare o ne avresti preso uno a minor costo lasciando comunque fluire la musica ? mi spiego ? avresti rinunciato a mangiare per quello strumento utile solo alla tua mente ? non credo proprio che con i crampi allo stomaco si abbia molta voglia di suonare certo,questo è un paragone molto estremo ma puoi limarlo,addolcirlo e con le dovute cautele rapportarlo a scelte molto comuni nella vita degli individui scoprendone la validità w. (il basso... Bello!) |
20-06-2004, 22.51.54 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Copio queste frasi dal libro di Terzani "Un altro giro di giostra", mi sembrano molto "giuste":
"L’unico modo per non farsi consumare dal consumismo è quello di digiunare, digiunare da qualsiasi cosa che non sia assolutamente indispensabile, digiunare dal comprare il superfluo. Se venissi ascoltato, sarebbe la fine dell’economia. Ma se l’economia continua a imperversare come fa, sarà la fine del mondo. Per l’economia è una – buona notizia – che la gente compri di più, che costruisca di più, consumi di più. Ma l’idea degli economisti che solo consumando si progredisce è pura follia. E’ così che si distrugge il mondo, perché alla fine dei conti consumare vuol dire consumare le risorse della terra. Già oggi usiamo il 120 per cento di quel che il globo produce. Ci stiamo mangiando il capitale. Che cosa resterà ai nostri nipoti? Ghandi nel suo mondo semplice, ma preciso e morale, lo aveva capito quando diceva: “la terra ha abbastanza per il bisogno di tutti, ma non per l’ingordigia di tutti”. Siccome il sistema non cambierà da sé, ognuno può contribuire a cambiarlo ….digiunando. Basta rinunciare a una cosa oggi, a un’altra domani. Basta ridurre i cosiddetti bisogni di cui presto ci si accorge di non aver affatto bisogno. Questo sarebbe il modo di salvarsi. Questa è la vera libertà: non la libertà di scegliere, ma la libertà di essere. La libertà che conosceva bene Diogene che andava in giro per il mercato di Atene borbottando fra sé e sé: “Guarda, guarda, quante cose di cui non ho bisogno”." |