Questo Comunicare ?
(questo mio comunicare?)

macinando dita su tastiere
divorando enciclopedie
interpretando ogni giorno
un ruolo diverso
connettendosi alle illusioni
sprigionando il proprio ego
donandosi al mondo
con la pretesa dell'universo
ruota e criceto
allo stesso tempo

Il mio modo di essere
non è peggiore,né migliore
di altre possibilità esistenziali
personalmente
ho incontrato molte persone
grazie ad internet
moltissime quando lavoravo
e molte
nei miei vagabondaggi
ma pochi,rari sognatori
e quasi vergognosi d'esserlo
come fosse qualcosa di poco serio
ma invece no
la parola che sorge dal cuore
di un sognatore
non è mai vuota
né leggera
se la fai accomodare
direttamente nella tua anima
ed è così,proprio così che faccio
per riuscire
ad addormentarmi nei sogni
dove il contatto fisico
con le mie immagini mentali
è solo una forma di contatto
ma non è IL CONTATTO,perchè...
quando c'è comunicazione VERA
tutto il resto
è mera conseguenza

wahankh .

che cos'è ???
Questo Comunicare?

E' porgere la mano
sperando che qualcuno la stringa.
Da soli non ci bastiamo
abbiamo bisogno degli altri
e internet ci fa incontrare
persone che non potremmo
mai incontrare nella vita reale.

Le nostre parole
dicono di noi
più di quanto vorremmo,
quando vengono dal cuore
ci rendono vulnerabili.

Siamo viaggiatori in cammino
a volte incontriamo
altri come noi,
e questo ci rende felici.

credo si tratti proprio di questo :
=mani che si stringono=
un bisogno naturale
di cui ormai
tutti sembrano aver paura
anche di un semplice "buongiorno"
o un sorriso
un piccolo "come stai?"
io vado in bosco ogni giorno
col mio cane
e quando incrocio qualcuno
saluto sempre,ma spesso
vengo ignorato,evitato,quasi temuto
e lo sento,sento forte
il disagio di quelle persone
lo vedo sui volti
della gente delle città
ma io slitto via...
eheheeeh alle volte
è proprio come nel Sogno :
posso attraversare le persone
senza che queste mi percepiscano
...ma non funziona con
"tutte" le persone
e poi sono felice
perchè anche questo è :
darsi la mano

Splendo Così wahankh .

Carissimo dawoR(k)

comunicare con gli altri è difficilissimo, se prima non si impara a comunicare con se stessi.

Ho vissuto per decenni in un mondo fittizio. Un mondo in cui il mio unico alimento proveniva dai sogni. Sogni ad occhi aperti, sogni in cui costruivo un mondo. Non so se bello o brutto ma era il mio mondo.
A quel tempo avevo le mie belle maschere e comunicavo, se così si può dire, solo attraverso di esse. Era un parlare fra macchine, fra programmi.
Oggi la prima comunicazione avviene fra il mio essere ed il mio ego, in quel gran calderone che è dentro di me. Quel calderone che non mi spaventa più come un tempo.
Io non so più chi sono, non ho più un nome, sono tutto e niente. Eppure oggi esisto, ieri ero solo un'ombra.

Quando due o più candele accese si incontrano uniscono la loro luce nessuna pensa di spegnere le altre per restare da sola. Solo l'oscurità arretra.

Ciao
Mary

Cosa è questo comunicare?
Cosa si cerca dietro ad una serie di lettere
composte su di una fredda tastiera?
L'unica cosa importante per noi:
far sapere agli altri cosa sono i nostri pensieri e le nostre emozioni,
far sapere il mondo che cresce dentro di noi
e condividere le emozioni che negli altri crescono.

Quanta voglia di condividere,
quante sensazioni da comunicare.

Stupendo sapere che altri possano condividere con noi,
bellissimo condividere quanto di più vero cresce in noi.

Mi viene in mente un gruppo di sommozzatori che sulla barca pianificano il lavoro che devono fare a 10.000 metri. Sono sicuri mentre scendono giù. Ma quel che hanno visto a tavolino, nell'oscurità dell'oceano appare diverso. Si sentono così impacciati nei loro scafandri. L'acqua è gelida, qualche strano pesce gli passa vicino, vedono ombre minacciose, la paura prende persino i più coraggiosi.
Non riescono più a comunicare così facilmente come avveniva sopra la barca. Cominciano a fraintendersi, a diffidare gli uni degli altri. Si sforzano in tutti i modi di far comprendere le loro intenzioni i loro problemi...... tutto diventa difficile sempre più difficile. E quando due hanno visto lo stesso pesce o la stessa luce si sento rincuorati, quasi si meravigliano.
Alcuni dimenticano che esiste una barca sopra di loro. Altri vorrebbero subito tornare indietro, altri invece si ricordano che sono scesi giù per fare qualcosa, il guaio è che non riescono più a ricordare ed i compagni non gli sono di grande aiuto.

Pensiamo ai primi ominidi e quanto lavoro hanno dovuto fare prima di riuscire a comunicare qualcosa che andasse oltre quel che era visibile. Se c'è un serpente sulla strada fai segno al compagno e lui comprende ma far capire che sta cadendo quell'albero e non un altro proprio su di lui come fai se non hai la parola per comunicare?!

Buona domenica

Mary