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07-01-2004, 12.22.14 | #1 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2003
Messaggi: 114
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Europa Unita!
Estratto da: "Progetto di articoli per il titolo IV della Parte I della Costituzione;
Articolo 18; Paragrafo 3. La Commissione è composta da un presidente e da un massimo di altri quattordici membri. Essa può essere assistita da Commissari delegati. Paragrafo 4: La Commissione esercita le sue responsabilità in piena indipendenza. Nell'adempimento dei loro doveri, i membri della Commissione non sollecitano né accettano istruzioni da alcun governo né da alcun organismo. ...praticamente i "membri" della commissione decideranno su 400 milioni di persone tacitamente consenzienti!! Ma, chi sono questi membri? per lo più sono consulenti delle più potenti multinazionali esistenti. Il sito a cui manda questo link è davvero completo! |
11-01-2004, 19.22.28 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-12-2003
Messaggi: 270
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L'Europa?
Di seguito potete leggere la dichiarazione programmatica che lo staff bush ha consegnato di suo pugno alla storia (e' un documento di fondamentale importanza storica , appunto,direi che vale la pena leggerlo anche se un po' lungo)
Io non credo che leggendolo vi si possa notare una qualche chance di ascolto degli Stati Uniti verso l' Europa nelle decisioni che decideranno il futuro di questo ormai piccolo pianeta. E il sapere che perfino la dirigenza europea e' costituita da "consulenti" delle multinazionali fa cascare le braccia(vi ricordo che Bush nel 1990 era presidente dell'azienda petrolifera Harken che falli' ma non prima che il Presidente si liberasse di azioni della societa'per 848 mila dollari,con un'operazione illegale) PROGETTO PER UN NUOVO SECOLO AMERICANO Definizione dei principi La pagina originale: http://www.newamericancentury.org/st...principles.htm Il sito ufficiale del PNAC: http://www.newamericancentury.org/ 3 giugno 1997 La politica estera e di difesa americana è senza obiettivi. I conservatori hanno criticato le incoerenti politiche dell’Amministrazione Clinton. Hanno anche respinto impulsi isolazionisti insorgenti all’interno dei loro ranghi. Ma i conservatori non hanno avanzato con fiducia una visione strategica del ruolo dell’America nel mondo. Soprattutto non hanno sottolineato i principi guida per la politica estera americana. Hanno sostenuto differenze tattiche per oscurare potenziali accordi sugli obiettivi strategici. E non hanno combattuto per un budget di difesa capace di rinforzare la sicurezza americana e far avanzare gli interessi dell’America nel nuovo secolo. Noi aspiriamo a cambiare tutto questo. Noi aspiriamo a creare le condizioni ed a costruire il consenso necessario alla leadership globale americana. Nel mentre il ventesimo secolo volge al termine, gli Stati Uniti si stagliano come il potere preminente del mondo. Dopo aver guidato l’Occidente alla vittoria nella guerra fredda, l’America si trova ad affrontare una opportunità ed una sfida: hanno gli Stati Uniti la lungimiranza di accrescere i successi dei decenni passati? hanno gli Stati Uniti la risolutezza di plasmare un nuovo secolo favorevole ai principi ed agli interessi americani? Noi rischiamo di perdere scioccamente l’opportunità e di fallire la sfida. Stiamo sperperando il capitale – sia relativo agli investimenti militari che ai successi della politica estera – accumulato dalla passata amministrazione.Tagli negli affari internazionali e riduzione della spesa per la difesa, disattenzione agli strumenti di Governo nonchè una leadership incostante stanno rendendo sempre più difficile il sostenere l’influenza americana nel mondo. E la promessa di benefici commerciali in tempi ristretti minacciano di scavalcare le considerazioni strategiche. Come conseguenza di ciò, stiamo mettendo a rischio la capacità della nazione ad affrontare le minacce presenti e le maggiori sfide che potenzialmente si stagliano di fronte a noi. A noi sembra che si siano dimenticati gli elementi essenziali dei successi dell’Amministrazione Reagan: un apparato militare forte e pronto ad affrontare tutte le sfide, presenti e future; una politica estera che con audacia e capacità propositiva sia in grado di promuovere i principi americani all’estero; ed una leadership nazionale che accetti le responsabilità degli Stati Uniti a livello globale. Sicuramente, gli Stati Uniti devono essere prudenti su come esercitare il loro potere. Ma non possiamo di certo evitare con sicurezza le responsabilità di una leadership a livello planetario o i costi che sono associati al suo effettivo esercizio. L’America ha un ruolo vitale nel mantenere la pace e la sicurezza in Europa, Asia, Medioriente. Se abbandoniamo le nostre responsabilità, noi favoriamo le sfide ai nostri interessi fondamentali. La storia del ventesimo secolo dovrebbe averci insegnato che è importante controllare le situazioni prima che emergano crisi ed affrontare le minacce prima che divengano terribili. La storia di questo secolo dovrebbe averci insegnato ad abbracciare la causa della leadership americana. La nostra aspirazione è ricordare agli americani queste lezioni e trarne le conseguenze per l’oggi. Vi sono quattro conseguenze: Abbiamo bisogno di accrescere significativamente la spesa per la difesa militare, se intendiamo adempiere alle nostre responsabilità globali oggi e modernizzare le nostre forze armate per il futuro; Abbiamo bisogno di potenziare i nostri legami con i nostri alleati democratici e sfidare i regimi ostili ai nostri interessi e valori; Abbiamo bisogno di promuovere all’estero la causa della libertà politica ed economica; Abbiamo bisogno di accettare responsabilmente il ruolo unico dell’America nel preservare ed estendere un ordine internazionale favorevole alla nostra sicurezza, alla nostra prosperità e ai nostri principi. Tale politica reaganiana di forza militare e chiarezza morale può non essere attraente oggi. Ma è necessaria se gli Stati Uniti intendono continuare a progredire sui successi del secolo passato assicurando in questo modo nel prossimo secolo la nostra sicurezza e la nostra grandezza. Firmatari: Elliott Abrams Gary Bauer William J. Bennett Jeb Bush(:fratello di Bush,ndr) Dick Cheney(:questo lo conosciamo bene,ndr) Eliot A. Cohen Midge Decter Paula Dobriansky Steve Forbes Aaron Friedberg Francis Fukuyama Frank Gaffney Fred C. Ikle Donald Kagan Zalmay Khalilzad I. Lewis Libby Norman Podhoretz Dan Quayle Peter W. Rodman Stephen P. Rosen Henry S. Rowen Donald Rumsfeld(:questo lo conosciamo bene,ndr) Vin Weber George Weigel Paul Wolfowitz |