Cara sarpina
è giusto quel che dici.

Basta ricordare che Gesù sulla croce diceva: "Padre perdona loro perché non sanno quel che fanno"

Ed in effetti, per quanto io ne sappia, chi fa del male non è pienamente consapevole di se stesso.

Parlo per esperienza personale. Io ho fatto molto male nel passato senza esserne consapevole. E quelle due o tre volte che percepivo il mio comportamento sbagliato non ero assolutamente nelle condizioni di poter modificare qualcosa.

E sono quelle tre cose che non riesco a perdonarmi. Non riesco ad accettare il fatto che non potevo fare diversamente. La volontà non basta per correre se sei legata con pesanti catene.

Occorre sciogliersi dalle catene per poter essere liberi.
Ma il più delle volte non ci si accorge di essere imprigionati, ci si crede liberi. Ci sono malesseri interiori che producono frutti cattivi, ma per poterli modificare è necessario divenire consapevoli.

Chi oserà dire a quei ragazzi che sono malati?!
E loro stessi avranno così paura di essere malati che rifiuteranno qualsiasi dubbio circa la loro vita. Fino al giorno in cui, se saranno fortunati, si vedranno crollare il mondo addosso e forse cominceranno a chiedersi cosa c'è che non va.

Aggiungo solo che per noi sono un mezzo per conoscere meglio noi stessi, per imparare, per divenire consapevoli.
Come l'ostacolo che si pone davanti all'atleta in piena corsa. Deve saltarlo per arrivare alla meta. Ed è proprio quell'ostacolo a rendere la sua corsa speciale.

Ciao
Mary