Mercoledì scorso. Una giornata di pioggia intensa è dire poco: il diluvio è più esatto. E' sera, smette di piovere. Quel leggero stato d'ansia sembra quietarsi.
Una provincia del Sud, qui siamo abituati alla siccità più che alla pioggia. Non abbiamo fiumi, non abbiamo laghi.... Io ho sempre pensato, vedendo in televisione quelle inondazioni che ..... a noi, qui, non sarebbe mai potuto accadere. Invece è accaduto.
Pochi minuti dopo aver smesso di piovere arriva una terribile onda di piena. Il mio quartiere è diventato un fiume, un lago, una palude.
Ha riempito tutti gli scantinati e cominciava ad entrare nelle case, in poco più di dieci minuti. E' stato terribile. Se non ci sono stati morti è solo per un miracolo. Vedevo la mia strada trasformata in un fiume e l'acqua che saliva sempre di più.
Pianti, imprecazioni, incredulità. Qualcuno si è ricordato di un vecchio canale che ora non c'è più. Si è costruito sopra, lo si è considerato inutile visto che.... da noi piove così poco.
Ma i nostri nonni ne sapevano più di noi e rispettavano la natura.
Sapevano che contro le forze della natura l'uomo è impotente. Lo sapeva bene l'uomo di allora, lo ha dimenticato quello di oggi che si crede un dio con il suo bel telefonino in una mano e la carta di credito nell'altra.
E' quasi l'alba quando arrivano i pompieri (protezione civile, carabinieri, vigili: irreperibili) che si sono prodigati prima verso le persone che rischiavano di morire e poi a svuotare gli scantinati.
Così abbiamo potuto verificare di persona lo sfacelo che lo Stato ha portato a questa società, in tutti i sensi. I pompieri avevano solo pochi mezzi antiquati e inefficienti. Non avevano neppure lampade decenti. Abbiamo preso le nostre.
Persone davvero STRAORDINARIE, meravigliose. Si sono prodigati fino all'inverosimile. Hanno fatto tutto quello che potevano.
Hanno parlato con mio figlio, gli hanno detto che i fondi sono ridotti all'osso. La maggior parte degli stanziamenti va alla protezione civile che se ne vanno in giro con i loro bei macchinoni di rappresentanza. Infatti quelli della protezione civile li ho visti sempre in giro con le loro belle scritte, ma qui da noi si sono guardati bene dal venire ad aiutarci.
Mi sono sentita una stretta al cuore. I vigili del fuoco sono sempre stati il simbolo dell'eroismo e dell'efficienza. Ora tirano avanti con personale ridotto all'osso e senza mezzi.
Una società non tende verso il progresso?!
Perché abbiamo permesso che un gruppo satollo continuasse a rimpinzarsi rubando le briciole a chi muore di fame?!
I sacrifici devono farli quelli che già hanno poco o niente, perché non iniziano a farli quello che hanno molto e tutto?!
Davanti alle forze della natura siamo impotenti, ed è colpa nostra se il clima sta cambiando.
Davanti alla politica ingiusta sembra anche qui che si manifesti la nostra impotenza, ed anche qui è colpa nostra.
Ma piangerci addosso non porta da nessuna parte, lo so bene.
In questi ultimi tre giorni mi sembra di essere cambiata tanto.
Ciao, da una alluvionata che ancora spera
Mary