Riferimento: Indignazione
Carissima Monica, proprio oggi stavo parlando di .....religioni.
Cosa ci azzecca con "indignazione"?
Noi ci sentiamo invasi da "Risoluta ribellione a quanto offende la dignità propria o altrui". Umano e sacrosanto per chi è desto e vigile, incomprensibile per chi è addormentato.
Torniamo alle religioni, forse mi sbaglio ma riflettevo sul fatto che ciascuna religione con la propria visuale si è generata in una determinata area, in un determinato ambiente.
Buddhismo tra le alte vette, Tibet, Nepal. Islam, ebraismo, cristianesimo nel deserto.
Quale sarà la religione che germoglia tra i palazzi anonimi di una città, fra i grattacieli e le strade di cemento e asfalto? dove la natura è inesistente?
Ecco, non so come la chiameranno, ma la religione è già nata e i propri adepti ancora non lo sanno, ma già ne professano la dottrina: bullismo, violenza, arrivismo, ladrocinio, consumismo, isolamento, solitudine, branco, sette, menefreghismo, alienazione, distruzione e morte ecc.ecc.
Questa è la religione squisitamente tecnologica che trasforma il cuore in un microcip e l'anima in gesso, e la mente in un circuito a responsabilità limitata.
L'indignazione è meglio dell'indifferenza ma da sola non basta ad arginare la nuova cultura di morte, all'indignazione deve seguire il rafforzamento nella propria nuova religione che riconosce e disconosce tutte le altre solo per riprendere il cammino interiore liberando la propria mente dalla spazzatura accumulata da altri nei nostri cuori.
Non so cosa riusciremo a fare ma di certo il detto: "dove il bene è assente il male dilaga" è veritiero.
Solo l'Amore può salvarci, e Pietà è sorella dell'amore.
buona notte a quelli ancora desti e quelli che già dormono
ciao
mary
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