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22-04-2008, 21.30.33 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: Due modi diversi di governare tra Berlusconi e Prodi
E' vero che una parte de debito pubblico è verso l'estero, ma solo una parte. Per il resto, i bassi tassi di interesse dei BOT testimoniano che l'interesse verso i titoli c'è (se non ci fosse, per la legge della domanda e dell'offerta, i tassi salirebbero per rendere l'acquisto più appetibile), quindi pensare che gli investitori istituzionali possano volere i loro soldi indietro oppure perdere fiducia nello stato italiano, che, vuoi o non vuoi, resta l'ottava potenza economica nel mondo, sono ipotesi di pura accademia. Piuttosto, il terrorismo finanziario è tipico di certa sinistra -Prodi in testa- perchè funzionale a giustificare le spremiture dei contribuenti. In Europa l'Inghilterra è rimasta fuori dall'euro e non mi sembra che soffra particolarmente e pure la Svizzera, che mi sembra unanazione florida. Ma nell'Europa dell'est, nazioni come Eomania e Bulgaria, che non hanno l'euro hanno comunque dei tassi di crescita impressionanti. I vincoli di Maastricht non li hanno rispettati neanche Francia e Germania, eppure nessuno ha detto nulla. Il punto è che le cose si devono fare fino a quando farle non "costa" troppo sacrificio. A quel punto si ridiscute l'impegno.
Quanto ai "chissenefrega", io faccio parte della generazione che quando stava per comnciare a lavorare c'erano; il posto fisso, la pensione sicura e a 57 anni, la casa che si poteva ancora comprare e tante "certezze" acquisite. Poi, quando abbiamo cominciato a spedire il curriculum nessuno aveva più bisogno di noi, dovevamo imparare ad essere flessibili, poi precari con la fine di ogni certezza, compresa quella di avere una pensione, a meno di non rinunciare al TFR per farsi quella integrativa. E tutto perchè negli anni 80 Craxi aveva sperperato i soldi delle generazioni future. Se è così -ma io non penso, perchè secondo me conviene a chi ci governa farcelo credere- allora anche a me non me ne frega nulla delle generazioni future. Che si arrangino pure loro. Tiè, tiè e tiè |
23-04-2008, 00.35.59 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: Due modi diversi di governare tra Berlusconi e Prodi
E poi -chè mi ci avete proprio preso!- se in passato hanno "sbagliato" mandando in pensione gente a 38 anni con 19 anni sei mesi e un giorno di lavoro, o abbiamo regalato la pensione ai coltivatori diretti o ai finti invalidi, mica è scaduto il tempo per recuperare! Riprendiamoci i soldi (trattenendoli un tanto al mese dalle loro "baby pensioni") dai privilegiati degli anni 80: hanno goduto fino ad oggi? Adesso basta. Che ci ridessero parte del loro privilegio.
Mandiamo a casa la metà dei dipendenti pubblici che costano e non rendono.Tagliamo le pensioni sopra i 3000 euro al mese: la pensione non viene data (ancora) in maniera direttamente legata alle somme versate, per cui è ancora possibile stabilire che percepire pensioni più alte di 3000 euro al mese è immorale. Certo... sarà immorale fino a quando non si potrà rispondere che quelli comunque sono i tuoi soldi accantonati. Però oggi quei soldi non sono quelli che hai accantonato, ma sono quelli di altre persone che ti "mantengono" da nababbo, anzichè da normale vecchietto. Dimezziamo i politici, riduciamo gli sprechi... insomma faciamo qualcosa per migliorare il nostro oggi e forse poi, saremo pronti anche per migliorare il domani dei nostri figli. |
23-04-2008, 14.20.00 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-10-2007
Messaggi: 98
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Riferimento: Due modi diversi di governare tra Berlusconi e Prodi
Questo colpevolizzare l'euro di tutto è un argomento che non mi convince.
La moneta non è valore di per se. E' solo uno strumento di scambio comodo. Usare una moneta piuttosto che un'altra ha impatti solo nel transitorio, ma alla lunga se una nazione è inefficiente, diventa povera a prescindere dalla moneta che adotta. Non dimentichiamo che il vituperato euro ha ammortizzato e non poco l'aumento del prezzo del petrolio. Insomma, i problemi dell'Italia sono altri, non l'euro. Ma perché, nonostante la crisi, i manager guadagnano sempre di più e, dall'altra parte, i cittadini al di sotto della soglia di povertà aumentano? Il vero problema non sarà, semmai, la ridistribuzione del reddito? Perché nelle aziende troppo spesso si diventa manager per qualità che alle aziende stesse non giovano? Perché Alitalia che aveva quasi un monopolio (ed anche un bambino avrebbe saputo gestire) è entrata in questa crisi profonda? E' la cultura italiana che sta degradando. Sono i modelli che si stanno affermando che stanno rovinando tutto. L'euro è solo una scusa per distogliere l'attenzione dai veri problemi. |