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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
08-04-2008, 13.32.22 | #3 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 06-03-2008
Messaggi: 1
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Riferimento: La superficialità nei giovani....
Citazione:
Ho diciassette anni e non credo di identificarmi nell'ideale del "teenager consumista e modaiolo" a cui ti riferisci... e penso che valga per maggior parte dei giovani. Capisco a quali persone ti riferisci,quelle che sembrano vivere solo per l'aspetto esteriore e per le mode, ma ti assicuro per esperienza personale che c'è anche un problema di debolezza e insicurezza dietro a questi atteggiamenti. Ti dò due mie esperienze Un mio amico è particolarmente sensibile,nel senso che viene ferito facilmente dal giudizio altrui quando è negativo (però non lo dà a vedere, è il classico "simpatico") . Col tempo ha iniziato a curare di più il look e fare cose eccessive (dal mio punto di vista) come andare dall'estetista. Questo lo rende più sicuro di sè e a me anche se non la penso come lui sta bene uguale. E penso che ce ne siano tanti uguali a lui... Poi una persona alla quale sono stato molto legato,una ragazza che interpreta alla perfezione la classica discotecara vanitosa che si mette solo cose di marca...io non ci andavo a genio,per una casualità siamo stati costretti a passare ore insieme e quindi a parlare. Frequentandomi ha incominciato a mostrarsi diversa (secondo me più vera) sensibile,autoironica e originale rispetto alla massa.Tra l'altro è una figlia unica e più volte mi sono reso conto (lei non l'avrebbe mai detto xD) quanto la butti giù la solitudine... anche il semplice fatto che uno per alcuni giorni non si faccia sentire. Io credo che una persona come lei si comporti in modo superficiale, perchè questo è quello che "chiedono" le compagnie di gruppo con cui va in discoteca.Se non avesse questi "amici" si sentirebbe sola o comunque emarginata.E anche in questo caso penso siano un sacco di ragazze ma anche ragazzi che fanno così Io non credo affatto che siano superficiali,anche se a prima vista possono sembrarlo. Certo è però che per queste loro "abitudini" che non abbiamo in comune hanno finito per essere un pò trascurati col tempo da uno come me.Però quando parliamo,tuttora,facciamo discussioni serie e molto toccanti Morale: La maggior parte delle volte quando altri ragazzi fanno commenti sui "fichetti" finiscono per dire la solita frase "Giudicano tutto dalle apparenze".Io a questi rispondo sempre che noi per primi che ci reputiamo "veri" non dovremmo giudicarli dall'apparenza che danno di sè ma imparare a conoscerli veramente. Anche il più stupido dei truzzi alla fine pensa,soffre e prova sentimenti come noi,basta non dare interesse ai vestiti,pregiudizi e a tutte ste stronzate ed è una persona come le altre Scusate il poema e la divagazione. |
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08-04-2008, 14.26.53 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: La superficialità nei giovani....
Citazione:
Mi sembri un po' troppo catastrofista. I ragazzi di oggi, dai 16 anni in su, pensano alle stesse cose a cui i loro coetanei hanno pensato in altre generazioni: le ragazze, lo sport, i motori, il divertimento. Magari c'è qualcuno che si distingue perchè appassionato di musica o lettore accanito, o appassionato di politica o, molto più raramente, di qualche altra materia. Forse è vero che certi comportamenti oggi sembrano amplificati, liberalizzati, volgarizzati, anche a causa della televisione, non c'è dubbio. La cultura non è più assente, in media, nei giovani oggi che non quarant'anni fa, ciò che è cambiato è la percezione di questa mancanza di cultura, io preferisco parlare di senso critico, come qualcosa da debellare assolutamente. Aborro la disgiunzione esclusiva di valore tra gli interessi materiali e quelli "spirituali"; parlare di motori non è argomento peggiore della seconda guerra mondiale, della metempsicosi o della critica letteraria novecentesca. Dipende tutto dal come se ne parla, con quale spirito critico si approccia la discussione. Fare shopping elaborando e analizzando il proprio senso estetico non è meno importante che girare tra gli scaffali di una libreria. Non vedo poi così tanta differenza tra certi finti intellettualoidi e dei ragazzi che bevono birra e giocano a freccette al pub. Il sapere si fonda sulla critica, sulla critica di sé stessi impostaci dal confronto con gli altri, sulla critica degli altri nei confronti delle nostre idee. |
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08-04-2008, 15.19.30 | #6 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 03-04-2008
Messaggi: 2
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Riferimento: La superficialità nei giovani....
Per esperienza personale e professionale mi sento di dire che i giovani di oggi non siano affatto diversi da quelli di ieri nè da quelli dell'altro ieri.
Ieri come oggi ci sono giovani frivoli, superficiali e modaioli. Allo stesso tempo, ieri come oggi ci sono giovani con la testa piantata sulle spalle, profondi e riflessivi. Quello che mi sembra cambiato è il contesto sociale e culturale di oggi. Sicuramente un contesto più povero di valori dove la persona viene facilmente "mercificata", dove tutto scorre troppo velocemente e dove non c'è il tempo per leggersi dentro. |
09-04-2008, 00.02.04 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: La superficialità nei giovani....
Io dico solo questo: quando andavo al liceo (1977-1982), le assemblee d'istituto erano sempre e sottolineo sempre piene di ragazzi. Nel 20001-2002 ho insegnato presso un ITIS per un anno: le assemblee erano assemblee fantasma, nel senso che si organizzavano di sabato o di lunedì e NON CI ANDAVA NESSUNO! Praticamente un giorno di vacanza al mese in più... istituzionalizzato.
Quando andavo al liceo, ogni tanto ci si picchiava pure tra "fasci" e "rossi", oggi ci si picchia solo (e molto più spesso) per qualche DVD pirata di un gioco per nintendo. Quando andavo al liceo, l'ultimo della classe ne sapeva di più di uno medio di oggi... non c'erano debiti e crediti e se andavi male ti bocciavano subito e sul serio. Quando andavo al liceo io però, non esistevano i telefonini, internet, le play station, il PC... noi al massimo leggevamo qualche fumetto. Oggi i fumetti non li legge più nessuno. Nessuno in generale coltiva più una passione. Questo, io credo, sia il segno più grande di superficialità, insieme alla terribile idea che oggi si possa avere tutto senza dover faticare. |
09-04-2008, 09.48.18 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Riferimento: La superficialità nei giovani....
Citazione:
Forse i giovani non si identificano più con "destra" e "sinistra". La scuola ha saputo leggere il suo nuovo ruolo? Quello cioè di dare strumenti ai giovani per organizzare il caos di informazioni al quale sono sottoposti? Chi ha messo in mano ai giovani strumenti che non sanno gestire e che vengono usati per bombardarli di violenza e pornografia? Chi ha fatto loro 10 regali a Natale invece del solo che loro veramente desideravano? Chi li ha sollevati delle loro responsabilita? Sono stata insegnante. Mi è sembrato (ma posso sbagliarmi) che ogni volta che ascoltavo attentamente i ragazzi e cercavo di leggere i loro bisogni me ne sono stati riconoscenti. Molto meno facile era la relazione con certi genitori che non sapevano porre limiti. Ora i limiti devono trovarli da soli per poter sopravvivere. |
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10-04-2008, 10.38.44 | #9 |
Ospite
Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 39
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Riferimento: La superficialità nei giovani....
Sono ancora giovane..., 2o anni. Noi, non siamo poi così superficiali..., o almeno lo spero. Di natura, non capisco a cosa servano gli eccessi o l'essere diverso che tanto vogliono gli altri giovani..., droghe, sesso, alcool, divertimento (per forza), esibizionismo ecc... Di mio, credo addirittura di essere all'antica, un pò come un adulto nel corpo di un giovane (ma che a volte confrontandomi credo di essere piccolo ancora), a volte, vedo cose che persone della mia età neppure si sognano d'immaginare o per lo meno, non ci pensano proprio. Non è tanto l'essere superficiali ciò che denota il giovane d'oggi, quanto il "non pensare" a niente. Non pensa a quello che fa, a come lo fa, alle conseguenze che porta, anche un semplice gesto. Non dico che deve contare fino a 1o prima di decidere se dedicare un'ora ai videogame oppure ad uscire a fare una passeggiata, ma parlo di questioni più importanti. Mentre gioco al computer, dopo magari aver studiato per 3 ore di fila, anche in quel frangente, mi chiedo "a cosa mi porta giocare, stare qui..., dove sto perdendo il mio tempo, lo sto perdendo davvero?". Credo che "gli altri" non ci pensino a queste cose..., ho un esempio, due volte la settimana, che mi fa davvero riflettere sempre, l'argomento è il sesso.
Insegnante di nuoto affiancato ad una ragazza coetanea, oltre ad insegnare ai bimbi a nuotare, tra un esercizio e l'altro si parla del più e del meno. Introdiciamo qualche discorso, poi puntualmente lei mi dice "lo sai che ieri sera sono andata con quello/questo/l'altro" ..., mi parla della sua vita di scopamica. Invidia a parte, perchè pure io un qualche mezzo pensiero per trovarmene una l'avevo, poi mentre lei parla, inizio a pensare..., mi chiedo se veramente non ha mai pensato che quello che fa non è per lei ma va più a beneficio di altri che poi non la considerano niente?, non pensa che l'atto in sè che sta facendo potrebbe una volta sembrarle quello più bello, autentico e vero, e che magari dall'altra parte le viene fatto capire che è solo una come altre?..., non pensa mai a se stessa?..., ma più importante, come fa a non pensare a se stessa?... Da qui, insieme ad un mio amico, si era partiti a parlare pure con lui, sulla superficialità dei giovani..., approdando al fatto, che la maggior parte dei giovani e anche persone adulte, sono diversi da quelli come noi. Diversi nel senso che non pensano; non pensano alla loro vita in maniera soggettiva, ma ci pensano in maniera oggettiva, dove la superficialità deriva dall'oggettività che l'uomo si crea attorno, fatta dalla società stessa, cioè da tutte quelle cose che ci circondano, tv, moda, auto, soldi ecc... e che creano un velo sottile tra l'appagamento oggettivo di noi stessi e l'appagamento soggettivo (vero) che ci e che gli serve. Oltre a questo discorso, appoggio che dice che bisogna conoscere e giovani (ma si fanno davvero conoscere?) e che a volte, atteggiamenti esterni che si vedono in certi ragazzi non sono altro che il riflesso contrario di quello che realmente hanno dentro di loro. |
10-04-2008, 17.34.35 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: La superficialità nei giovani....
Scusa Vito, ma io, in maniera molto soggetiva, ti direi questo...
"non è che mi faresti conoscere la tua amica della piscina???" Sai com'è, da ex nuotatore primi anni 80 (54.5 nei 100 sl e 59.8 nei 100 delfino, nonchè uno spettacolare 24.7 nei 50 sl) volevo "approfondire" certi discorsi... Scherzi a parte, il problema è certamente variabile da persona a persona. Ci sono persone più mature e altre meno a tutte le età. Tuttavia qui si fa un discorso di media. Secondo me, in media, le nuove generazioni coltivano meno interessi e sono un po' più superficiali. Forse perchè c'è stato un crollo dei valori in generale o forse perchè oggi siamo più di ieri bombardati da mille stimoli. Fatto sta, che proprio parlando di sesso per esempio, queste nuove generazioni hanno molti meno scrupoli. Noi siamo cresciuti in un epoca in cui il massimo del porno era un fumetto di "Vampirella" o uno spogliarello castigatissimo su Telefantasy a l'una di notte. I miei alunni a scuola si scambiavano i CD di Rocco Siffredi, ma non solo tra uomini... ci scherzavano sopra anche con le ragazze, facendo degli apprezzamenti che io mi vergognavo per loro, perchè alla loro età mai mi sarei sognato di apostrofare in quel modo una compagna di scuola. Se noi a 18 anni eravamo fermi al "bacio con la lingua", oggi parlano di gangbang con una semplicità disarmante. Non so se è un bene o un male, di sicuro è un atteggiamento diverso. E secondo me -ma non lo dico ad alta voce, altrimenti faccio la figura di mio nonno- noi stavamo meglio... |