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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
22-03-2008, 16.12.24 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: Le informazioni giornalistiche del nulla.
Citazione:
Non ci siamo capiti sui termini, credo. La funzione educativa la Tv ce l'ha di fatto, è così. Inoltre questa funzione educativa non è eliminabile, può essere più o meno accentuata ma, chiamala anche influenza, non è eliminabile. Chiunque si esprime fa giungere un messaggio a chi lo ascolta, questo messaggio spesso viene accettato a-criticamente, senza "filosofia". Questo è il punto cruciale, l'educazione alla critica (che dovrebbe essere insegnata soprattutto a scuola) è educazione a non farsi educare da qualsiasi cosa, scusa il gioco di parole. |
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26-03-2008, 23.43.43 | #14 | |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Le informazioni giornalistiche del nulla.
Citazione:
Questa che tu chiami "funzione educativa" della televisione è ciò che io, invece, chiamo, funzione di indirizzamento dell'opinione pubblica verso argomenti e contenuti prefissati (da qualcuno che decide per tutti). In altre parole, la tivvù ha un potere enorme, determinato dal fatto che quotidianamente espone milioni di cittadini - compresi i moltissimi che non leggono il giornale e, su questo, concordo con te - ad un medesimo, martellante messaggio; sia che questo messaggio sia commerciale, sia che esso sia politico, sia culturale. La riprova ce l'abbiamo con l'odierna campagna elettorale che, in televisione, sembra riguardare - per ampiezza ed accuratezza dei servizi - solo le due formazioni politiche maggiori, ignorando quasi sistematicamente quelle minori e producendo, in tal modo, un indirizzamento dei cittadini verso un voto pilotato. Questa non è - lo ripeto - educazione e neanche informazione, bensì plagio e ricorso utilitaristico al principale mezzo di informazione esistente (la tivvù) per orientare le masse nel senso voluto da alcuni. In altri termini, è un vero e proprio vulnus della nostra democrazia. Inoltre, io credo che insegnare a scuola a non farsi plagiare dall'informazione pilotata e strategica non sia una soluzione praticabile più di tanto, perché la consapevolezza di un individuo come cittadino la si acquista con una formazione ben più ampia di quella scolastica, la quale rischierebbe di riprodurre - come avviene di fatto - un indottrinamento delle nuove generazioni verso valori prefissati da qualcun altro. Come torno ad evidenziare, l'odierna educazione scolastica prevede l'educazione all'ecologia, l'educazione alla pace, l'educazione ai sentimenti, l'educazione - insomma - ad un bene che qualcuno ha deciso per tutti, che io considero un plagio esattamente come il rimbambimento televisivo. Se il problema, infine, sono i termini è perché bisogna utilizzare i termini appropriati per ogni cosa; ed anche questo è un fatto "formativo". Ossia quella cosa di cui, legittimamente, dovrebbe farsi carico il mondo dell'informazione, che è cosa diversa dall'educare. |
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