Fidel Castro e la "esportazione della democrazia"

nexus6 · 19-02-2008, 14.08.08

Beh... non mi potevo trattenere da un risolino amaro: dopo 49 anni al potere, Fidel Castro sembra che lasci definitivamente Cuba nelle mani del fratello, già d’altra parte al governo da quando Castro si è ammalato.

Il commento di Bush, dall’Africa: “Bene, ora la democrazia attraverso libere elezioni”...

... gli Stati Uniti e la CIA non sono riusciti in 50 anni ad ucciderlo (ci sono più di 600 tentativi documentati) o a far sollevare la popolazione cubana contro di lui con un costante terrorismo ed un tremendo embargo (che alcune organizzazioni umanitarie hanno considerato criminale poiché avrebbe potuto provocare una delle tante altre catastrofi umanitarie, evitate, dicono, grazie anche al sistema sanitario cubano) ed ora propongono finalmente una nuova esportazione della “democrazia” ovvero esportazione del loro controllo imperialistico su un’altra (minuscola, ma importante) particella di questo mondo; importante, poiché pur nelle tante contraddizioni di un regime, rappresenta un ostacolo, e per di più vicino casa, alla benevola imposizione forzata del proprio modello che da un po' si è soliti chiamare “democrazia”, facendo un pesante torto a questa parola ed idea, che si potrebbe certo migliorare, ma non corrisponde affatto all'utilizzo che ne viene fatto sia da Castro che tantomeno da Bush.

Alessandro D'Angelo · 20-02-2008, 10.39.55

Caro amico, tu scrivi:

Citazione:

Originalmente inviato da nexus6

"Beh... non mi potevo trattenere da un risolino amaro: dopo 49 anni al potere, Fidel Castro sembra che lasci definitivamente Cuba nelle mani del fratello, già d’altra parte al governo da quando Castro si è ammalato.
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Il commento di Bush, dall’Africa: “Bene, ora la democrazia attraverso libere elezioni”...

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... gli Stati Uniti e la CIA non sono riusciti in 50 anni ad ucciderlo (ci sono più di 600 tentativi documentati) o a far sollevare la popolazione cubana contro di lui con un costante terrorismo ed un tremendo embargo (che alcune organizzazioni umanitarie hanno considerato criminale poiché avrebbe potuto provocare una delle tante altre catastrofi umanitarie, evitate, dicono, grazie anche al sistema sanitario cubano) ed ora propongono finalmente una nuova esportazione della “democrazia” ovvero esportazione del loro controllo imperialistico su un’altra (minuscola, ma importante) particella di questo mondo; importante, poiché pur nelle tante contraddizioni di un regime, rappresenta un ostacolo, e per di più vicino casa, alla benevola imposizione forzata del proprio modello che da un po' si è soliti chiamare “democrazia”, facendo un pesante torto a questa parola ed idea, che si potrebbe certo migliorare, ma non corrisponde affatto all'utilizzo che ne viene fatto sia da Castro che tantomeno da Bush".
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Ti rispondo:
"Ciò che lascia perplessi e dovrebbe far riflettere è l'affermazione di Bush:
“Bene, ora la democrazia attraverso libere elezioni”...
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Il resto è un parlante silenzio.
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Saluti a tutti

Mary · 20-02-2008, 17.20.32

Come esportare il principio della verginità da una casa di appuntamento

Se hai la sporcizia in casa non credo tu possa dare ad altri i tuoi detersivi! l'altro direbbe: "ma perchè non li usi tu?

Non puoi certo dare quel che non hai! E di democrazia in giro se ne vede già poca. Mettiamo per esempio l'Italia. Dove si è nascosta la democrazia? visto che andiamo a votare e non possiamo dare un misero, semplice, elementare, civile voto di preferenza

19-02-2008, 14.08.08	#1
nexus6 like nonsoche in rain... Data registrazione: 22-09-2005 Messaggi: 1,770	Fidel Castro e la "esportazione della democrazia" Beh... non mi potevo trattenere da un risolino amaro: dopo 49 anni al potere, Fidel Castro sembra che lasci definitivamente Cuba nelle mani del fratello, già d’altra parte al governo da quando Castro si è ammalato. Il commento di Bush, dall’Africa: “Bene, ora la democrazia attraverso libere elezioni”... ... gli Stati Uniti e la CIA non sono riusciti in 50 anni ad ucciderlo (ci sono più di 600 tentativi documentati) o a far sollevare la popolazione cubana contro di lui con un costante terrorismo ed un tremendo embargo (che alcune organizzazioni umanitarie hanno considerato criminale poiché avrebbe potuto provocare una delle tante altre catastrofi umanitarie, evitate, dicono, grazie anche al sistema sanitario cubano) ed ora propongono finalmente una nuova esportazione della “democrazia” ovvero esportazione del loro controllo imperialistico su un’altra (minuscola, ma importante) particella di questo mondo; importante, poiché pur nelle tante contraddizioni di un regime, rappresenta un ostacolo, e per di più vicino casa, alla benevola imposizione forzata del proprio modello che da un po' si è soliti chiamare “democrazia”, facendo un pesante torto a questa parola ed idea, che si potrebbe certo migliorare, ma non corrisponde affatto all'utilizzo che ne viene fatto sia da Castro che tantomeno da Bush.

20-02-2008, 17.20.32	#3
Mary Ospite abituale Data registrazione: 02-04-2002 Messaggi: 2,624	Riferimento: Fidel Castro e la "esportazione della democrazia" Come esportare il principio della verginità da una casa di appuntamento Se hai la sporcizia in casa non credo tu possa dare ad altri i tuoi detersivi! l'altro direbbe: "ma perchè non li usi tu? Non puoi certo dare quel che non hai! E di democrazia in giro se ne vede già poca. Mettiamo per esempio l'Italia. Dove si è nascosta la democrazia? visto che andiamo a votare e non possiamo dare un misero, semplice, elementare, civile voto di preferenza