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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 18-02-2008, 01.03.14   #21
nexus6
like nonsoche in rain...
 
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Riferimento: Ipocrisie...!

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Penso che il singolo individuo che delega senza consapevolezza il proprio potere diviene pienamente responsabile dell'uso che ne viene fatto.
Questo in effetti è un altro punto da sviluppare e pure piuttosto complesso; ti ringrazio d’averlo sollevato. Tu dici che il singolo che delega il proprio potere diviene pienamente responsabile dell’uso che ne viene fatto... precisi però “senza consapevolezza”. Se ti va, cosa intendi con questa espressione?

Io penso che la delega in se stessa quando si scopre in sé il malessere che ha provocato e provoca comporti la responsabilità morale dell’uso che ne viene fatto, dunque a maggior ragione una delega consapevole, quando si viene a scoprire degli abomini che sta creando, va discussa e “revocata”... lo credi anche tu?

Vedo rifletti sugli enormi attriti nell’azione dei governi che risultano praticamente paralizzati sotto il peso della loro burocrazia e “ragion di Stato”: noi tutti, in particolare con le elezioni, ma pure con il silenzio che è assenso, rinnoviamo la delega di cui stiamo parlando... sei d’accordo?

E quali pensi, pensate!, possano essere azioni -efficaci- volte a far capire al potere “delegato” che in certe cose proprio non lo condividiamo più?

Il popolo cinese purtroppo è succube di un regime che continua a fare onore alle sue origini sanguinarie; viene istruito tramite la propaganda di governo, nelle scuole i testi sono quelli approvati dal regime, anche internet è controllato ed il rinnovamento stenta enormemente. Tutto ciò va compreso in una prospettiva più grande, poichè un miliardo e 300 milioni di persone che liberano via via le proprie energie propositive, creative e come forza lavoro, sono un esercito che fa paura, terrore agli attuali imperialisti. Ma pone questioni complesse anche a tutto il resto del mondo poichè se questo miliardo e 300 milioni di persone diventasse consumistico come gli occidentali le risorse del globo finirebbero in pochi decenni. D'altronde la nostra economia si basa proprio sugli sfruttatori che sfruttano gli sfruttati, anche qui da noi, eh, così come su larga scala; e se gli sfruttati diventassero in un sol colpo sfruttatori?

Penso che ciò imponga un bell'esame di coscienza agli attuali sfruttatori in primis, noi, e poi all'opportunità di esportare il nostro modello (ehm, scusate... la "democrazia") allegramente per il mondo.

Credo dunque che due forze attualmente spingano il popolo cinese all'isolamento ed allo sfruttamento: il proprio governo despotico che controlla con il sangue un'enorme popolazione ed il resto del mondo che ci tiene a far sì che i diritti umani siano carenti affinché i cinesi continuino a ricoprire il ruolo degli sfruttati. Diciamolo senza ipocrisie: è così; e quando Prodi, con quel sorriso beota senza discutere di null'altro, va a stringere accordi con il governo e le imprese cinesi non fa che favorire colpevolmente questa situazione... ma che volete, la chiamano "ragion di Stato" e dovremmo pure ringraziarlo che i nostri soldi sono bagnati dal sudore di persone automi che lavorano 20 ore al giorno e dormono in fabbrica.

Mi interrogavo, appunto, sull’opportunità di manifestare nella cornice delle Olimpiadi questo forte dissenso affinché, forse, i cinesi ed il mondo inizi ad aprire un pochettino gli occhi data la risonanza dell’evento, piuttosto che un boicottaggio netto, che non farebbe altro che alimentare la propaganda di regime nei confronti di un occidente lontano e nemico. Beh... ma forse in entrambi i casi si rischierebbe una cosa del genere.

Dunque lo chiedo anche a te, albatro: cosa faresti per far efficacemente conoscere ed esprimere il tuo ragionevole dissenso?
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Vecchio 18-02-2008, 10.40.36   #22
bomber
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Riferimento: Le Olimpiadi della vergogna

Citazione:
Originalmente inviato da albatro
Non mi è sembrata affatto opportuna la scelta di designare la Cina come paese organizzatore delle Olimpiadi 2008. Tale scelta è sembrata, da parte del CIO e dei paesi membri, frutto di calcoli politico-economici che nulla hanno a che fare con lo spirito sportivo. La Cina è un paese che calpesta quotidianamente i diritti umani, tramite la pena di morte, gli arresti arbitrari degli oppositori politici, lo sfruttamento dei lavoratori, la produzione di un inquinamento mostruoso che ha fatto perfino spostare gli orari di alcune gare.
Una recente lettera di alcuni intellettuali e attivisti cinesi denuncia che, senza una promozione dei diritti umani, gli slogan olimpici rischiano di tradire i loro ideali, in un mondo "dove persone soffrono discriminazioni, persecuzione politica e religiosa, mancanza di libertà, come anche povertà, genocidio e guerra".
I firmatari sono spesso oggetto di isolamenti, controlli, arresti, e affermano di non provare orgoglio per le Olimpiadi, scrivono infatti: "Queste glorie sono costruite sulle rovine della vita di tanta gente ordinaria, sulla rimozione forzata di migranti urbani, sulle sofferenze delle vittime dell'esproprio di terre, delle evacuazioni forzate, dello sfruttamento operaio e della dentenzione arbitraria".
Queste persone di elevata cultura e di enorme coraggio meritano tutto l'appoggio possibile.



la pena di morte mi sembra uno dei minori problemi della Cina.Il fatto che sia diventata una repubblica basata sul consumismo e sul capitale è peggio che sia basata sul comunismo.
Praticamente la cina è l'esempio vivente del danno che può fare il capitalismo puro.
D'altra parte la scelta della Cina come punto per fare le olimpiadi ha un senso nel momento in cui gli atleti con coraggio e orgoglio mostrano al mondo intero quelli che sono le problematiche della Cina, come paese, ma allo stesso tempo anche come problema politico ed umano ampiamente aperto e non risolto .
Se si vedrà solo la bella faccia, della Cina allora si non avrà avuto senso farle li le olimpiadi ...
bomber is offline  
Vecchio 18-02-2008, 12.57.12   #23
albatro
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Riferimento: Ipocrisie...!

Citazione:
Originalmente inviato da nexus6
Questo in effetti è un altro punto da sviluppare e pure piuttosto complesso; ti ringrazio d’averlo sollevato. Tu dici che il singolo che delega il proprio potere diviene pienamente responsabile dell’uso che ne viene fatto... precisi però “senza consapevolezza”. Se ti va, cosa intendi con questa espressione?

Io penso che la delega in se stessa quando si scopre in sé il malessere che ha provocato e provoca comporti la responsabilità morale dell’uso che ne viene fatto, dunque a maggior ragione una delega consapevole, quando si viene a scoprire degli abomini che sta creando, va discussa e “revocata”... lo credi anche tu?

Vedo rifletti sugli enormi attriti nell’azione dei governi che risultano praticamente paralizzati sotto il peso della loro burocrazia e “ragion di Stato”: noi tutti, in particolare con le elezioni, ma pure con il silenzio che è assenso, rinnoviamo la delega di cui stiamo parlando... sei d’accordo?

E quali pensi, pensate!, possano essere azioni -efficaci- volte a far capire al potere “delegato” che in certe cose proprio non lo condividiamo più?

Il popolo cinese purtroppo è succube di un regime che continua a fare onore alle sue origini sanguinarie; viene istruito tramite la propaganda di governo, nelle scuole i testi sono quelli approvati dal regime, anche internet è controllato ed il rinnovamento stenta enormemente. Tutto ciò va compreso in una prospettiva più grande, poichè un miliardo e 300 milioni di persone che liberano via via le proprie energie propositive, creative e come forza lavoro, sono un esercito che fa paura, terrore agli attuali imperialisti. Ma pone questioni complesse anche a tutto il resto del mondo poichè se questo miliardo e 300 milioni di persone diventasse consumistico come gli occidentali le risorse del globo finirebbero in pochi decenni. D'altronde la nostra economia si basa proprio sugli sfruttatori che sfruttano gli sfruttati, anche qui da noi, eh, così come su larga scala; e se gli sfruttati diventassero in un sol colpo sfruttatori?

Penso che ciò imponga un bell'esame di coscienza agli attuali sfruttatori in primis, noi, e poi all'opportunità di esportare il nostro modello (ehm, scusate... la "democrazia") allegramente per il mondo.

Credo dunque che due forze attualmente spingano il popolo cinese all'isolamento ed allo sfruttamento: il proprio governo despotico che controlla con il sangue un'enorme popolazione ed il resto del mondo che ci tiene a far sì che i diritti umani siano carenti affinché i cinesi continuino a ricoprire il ruolo degli sfruttati. Diciamolo senza ipocrisie: è così; e quando Prodi, con quel sorriso beota senza discutere di null'altro, va a stringere accordi con il governo e le imprese cinesi non fa che favorire colpevolmente questa situazione... ma che volete, la chiamano "ragion di Stato" e dovremmo pure ringraziarlo che i nostri soldi sono bagnati dal sudore di persone automi che lavorano 20 ore al giorno e dormono in fabbrica.

Mi interrogavo, appunto, sull’opportunità di manifestare nella cornice delle Olimpiadi questo forte dissenso affinché, forse, i cinesi ed il mondo inizi ad aprire un pochettino gli occhi data la risonanza dell’evento, piuttosto che un boicottaggio netto, che non farebbe altro che alimentare la propaganda di regime nei confronti di un occidente lontano e nemico. Beh... ma forse in entrambi i casi si rischierebbe una cosa del genere.

Dunque lo chiedo anche a te, albatro: cosa faresti per far efficacemente conoscere ed esprimere il tuo ragionevole dissenso?


Io penso che la creazione di un movimento di massa che si esprima per il boicottaggio delle Olimpiadi cinesi serva a queste cose:

1) Come occasione per la diffusione su scala mondiale di informazioni -per ora assai carenti- sulle ripetute violazioni in Cina anche degli elementari diritti umani;

2) Come critica feroce all'operato dei governi occidentali che hanno influenzato le decisioni del CIO sull'attribuzione dei Giochi, a causa di interessi particolaristici;

3) Come inizio di un collegamento fra le varie organizzazioni umanitarie mondiali per concertare azioni pratiche di interventi ovunque essi occorrano, stimolando i governi democratici a dare aiuti più fattivi alle organizzazioni stesse.
Perché, quando si leggono notizie del genere, non ci si limiti a provare quel naturale senso di orrore indicibile:

http://www.torremaura.it/ormedidonna/societa2.htm
albatro is offline  
Vecchio 18-02-2008, 15.32.55   #24
Mary
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Riferimento: Ipocrisie...!

[quote=nexus6]Io penso che la delega in se stessa quando si scopre in sé il malessere che ha provocato e provoca comporti la responsabilità morale dell’uso che ne viene fatto, dunque a maggior ragione una delega consapevole, quando si viene a scoprire degli abomini che sta creando, va discussa e “revocata”... lo credi anche tu?

Vedo rifletti sugli enormi attriti nell’azione dei governi che risultano praticamente paralizzati sotto il peso della loro burocrazia e “ragion di Stato”: noi tutti, in particolare con le elezioni, ma pure con il silenzio che è assenso, rinnoviamo la delega di cui stiamo parlando... sei d’accordo?

E quali pensi, pensate!, possano essere azioni -efficaci- volte a far capire al potere “delegato” che in certe cose proprio non lo condividiamo più?


......Diciamolo senza ipocrisie: è così; e quando Prodi, con quel sorriso beota senza discutere di null'altro, va a stringere accordi con il governo e le imprese cinesi non fa che favorire colpevolmente questa situazione... ma che volete, la chiamano "ragion di Stato" e dovremmo pure ringraziarlo che i nostri soldi sono bagnati dal sudore di persone automi che lavorano 20 ore al giorno e dormono in fabbrica.

.....QUOTE]

Il povero diavolo che ha votato Berlusconi nella precedente legislatura era consapevole di quel che stava facendo? Non credo. Non ho il coraggio di crederlo.
Ma pur non avendo consapevolezza di quel voto dato a chi si è fatto poi le leggi per non essere processato, tolto il voto di preferenza alle politiche, ne è ugualmente responsabile. Se avesse prestato maggiore attenzione e usato il buon senso si sarebbe accorto facilmente che era una persona molto pericolosa.
Chi si mette alla guida dell'auto ubriaco e uccide quattro persone ha una colpa ben più grande dell'assassino che progetta un omicidio. (ma anche se ne uccide una non cambia nulla, l'ubriaco)

La delega consapevole ad un essere malvagio non ha bisogno di commenti, ma sono dell'avviso che chi delega ha maggiori responsabilità del delegato, perchè offre un potere maggiore del singolo individuo.

Se ciascuno di noi ha in dotazione una freccia e io do a te la mia tu avrai più possibilità di centrare il bersaglio rispetto a chi non ne ha nessuna o una sola.

Una volta scoperti gli abominii sembra logico ritirare la propria delega ma non sempre è così, purtroppo.

E purtroppo sono d'accordo anche sulla delega che andremo a ridare agli stessi parlamentari che or ora sono usciti dal parlamento. D'accordo nel senso che si rifaranno gli stessi sbagli, non che questo sia giusto e sano.

L'unica azione per fargli capire che non lo appoggiamo più è proprio....non votarlo ancora una volta.

Per i cinesi vale la regola degli altri popoli "dividi et impera" solo dividendo puoi comandare impunemente.

I cinesi sono stati manipolati e stritolati a dovere. Sono tanti, troppi oserei dire per non essere temuti, in primis dai loro capi.
Tutti i comandanti dittatoriali di questo mondo temono i loro schiavi.

Una banca: in tanti mettono i loro risparmi. E la banca è potente e prepotente. Ma nel momento in cui tutti vanno a riprendersi i loro soldi, la banca fallisce.

Così è per la Cina o a anche l'Italia: nel momento in cui i cittadini tutti si riprendono il loro potere, la loro delega, il tiranno o lo stato di turno falliscono.

Forse ora dico una cosa stupida, ma permettetemi di dirla ugualmente:
possiamo aiutare i cinesi aiutando noi stessi.
Troviamo prima noi stessi la strada giusta, politica, economica, ecologica, spirituale. Battiamo noi stessi la strada che porta verso la vita e non la morte e poi potremmo dire loro: seguiteci

Se noi stessi stiamo affongando nella spazzatura, nella carruzione, nel degrado, nella non democrazia che cosa possiamo dire agli altri?!

Mi dispiace tanto per loro, ma fra un contadino cinese ed un pensionato italiano che va a cercare da mangiare nei rifiuti c'è poi tanta differenza?

scusatemi la lunghezza,
un abbraccio
Mary is offline  
Vecchio 17-03-2008, 22.53.21   #25
albatro
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Riferimento: Ipocrisie...!

Forse ora dico una cosa stupida, ma permettetemi di dirla ugualmente:
possiamo aiutare i cinesi aiutando noi stessi.
Troviamo prima noi stessi la strada giusta, politica, economica, ecologica, spirituale. Battiamo noi stessi la strada che porta verso la vita e non la morte e poi potremmo dire loro: seguiteci

Se noi stessi stiamo affongando nella spazzatura, nella carruzione, nel degrado, nella non democrazia che cosa possiamo dire agli altri?!

Mi dispiace tanto per loro, ma fra un contadino cinese ed un pensionato italiano che va a cercare da mangiare nei rifiuti c'è poi tanta differenza?

scusatemi la lunghezza,
un abbraccio[/quote]

Cosa possiamo dire noi occidentali?
-Che cosa abbiamo detto, o meglio, che cosa abbiamo FATTO quando in Ruanda e in altri paesi dell'Africa i bambini andavano alla guerra coi mitra e se venivano presi gli mozzavano le mani? Come si è mossa l'ONU?

- Che cosa abbiamo fatto quando Saddam metteva in atto il genocidio di milioni di curdi, con ogni mezzo, comprese le armi chimiche?

- Che cosa facciamo di fronte al massacro di migliaia di bambine appena nate, causa la legge dell'unico figlio per famiglia? (Per tornare alla Cina).

Sono solo alcune cosette, ma poiché noi abbiamo la monnezza, gli americani Bush, i Francesi la grandeur, gli Inglesi i laburisti guerrafondai ecc.ecc.ecc. e insomma, ognuno ha le sue rogne da grattarsi, allora è meglio che le cose restino come stanno...E' vero, non possiamo "dire" niente agli altri, anche perché il "dire", in certi casi, serve a far ridere...(Scusate, potreste evitare di fare imbracciare dei bazooka ai bimbi, a otto anni è ancora presto... ).
albatro is offline  
Vecchio 18-03-2008, 08.15.58   #26
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
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Riferimento: Ipocrisie...!

Citazione:
Originalmente inviato da Mary
Forse ora dico una cosa stupida, ma permettetemi di dirla ugualmente:
possiamo aiutare i cinesi aiutando noi stessi.

Troviamo prima noi stessi la strada giusta, politica, economica, ecologica, spirituale. Battiamo noi stessi la strada che porta verso la vita e non la morte e poi potremmo dire loro: seguiteci
Se noi stessi stiamo affongando nella spazzatura, nella carruzione, nel degrado, nella non democrazia che cosa possiamo dire agli altri?!
scusatemi la lunghezza,
un abbraccio
Possiamo aiutare i cinesi INNANZITUTTO dicendo la verità e quindi facendo, da sinistra, una volta per tutte, senza se e senza ma, proclami, marce e manifestazioni contro la CINA REGIME SEMITOTALITARIO come quelle fatte contro gli USA imperialisti di bush.
Quando la sinistra italiana più estrema, oggi retriva e letalmente ideologica, condannerà con la giusta enfasi episodi come quello del tibet noi sarem(m)o un paese migliore, più onesto e più maturo.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 18-03-2008, 11.39.26   #27
Martino Giusti
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Riferimento: Le Olimpiadi della vergogna

La retorica non ha mai fatto del bene in nessuna parte del mondo. Fare proclami come chlobbygarl “possiamo aiutare i cinesi INNANZITUTTO dicendo la verità e quindi facendo, da sinistra, una volta per tutte, senza se e senza ma, proclami, marce e manifestazioni contro la CINA REGIME SEMITOTALITARIO come quelle fatte contro gli USA imperialisti di bush.” o ad alcuni ingenui richiami
di Mary
"Forse ora dico una cosa stupida, ma permettetemi di dirla ugualmente:
possiamo aiutare i cinesi aiutando noi stessi.
Troviamo prima noi stessi la strada giusta, politica, economica, ecologica, spirituale. Battiamo noi stessi la strada che porta verso la vita e non la morte e poi potremmo dire loro: seguiteci
Se noi stessi stiamo affongando nella spazzatura, nella carruzione, nel degrado, nella non democrazia che cosa possiamo dire agli altri?!”
senza dare o far intravvedere soluzioni realizzabili e non utopiche a cosa può servire? Forse a calmare la propria coscienza?
Chlobbygarl quale sarebbe la verità di cui vai dicendo? E per quale motivo la tua sarebbe più “vera” di altre verità (compresa quella del governo cinese)?
E, Mary, quale sarebbe la strada giusta, politica, economica, ecologica, spirituale da percorrere e soprattutto chi, in uno stato parlamentare, dovrebbe “decidere”? Il parlamento in toto, a maggioranza qualificata o cosa? E se questa strada non piacesse che so… ai destri o ai sinistri, al MOIGE o ai radicali o a Ferrara? La scelta delle olimpiadi in Cina fu sciagurata, un po’ come i gran premi di F1 in Barein o Tailandia, dettata solo da esigenze economiche punto. Nessun comitato olimpico, credo, boicotterà i cinque cerchi. Noi forse dormiremo in quelle ore, come abbiamo dormito e dormiamo sui problemi del NOSTRO popolo italiano. Di cui fotte poco o niente a nisciuno (Cina compresa)
Cari saluti.
Martino Giusti is offline  
Vecchio 18-03-2008, 14.08.03   #28
chlobbygarl
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Riferimento: Le Olimpiadi della vergogna

Citazione:
Originalmente inviato da Martino Giusti
La retorica non ha mai fatto del bene in nessuna parte del mondo. Fare proclami come chlobbygarl “possiamo aiutare i cinesi INNANZITUTTO dicendo la verità e quindi facendo, da sinistra, una volta per tutte, senza se e senza ma, proclami, marce e manifestazioni contro la CINA REGIME SEMITOTALITARIO come quelle fatte contro gli USA imperialisti di bush.” senza dare o far intravvedere soluzioni realizzabili e non utopiche a cosa può servire? Forse a calmare la propria coscienza?
Te lo spiego subito Martino, la denuncia di un crimine è retorica solo se si limita a rimanere denuncia, ma non è mai retorica se denunciare significa segnare una discontinuità abissale tra l'ideologia mistificante e omissiva e invece la doverosa assunzione di responsabilità culturale di fronte all'evidenza dei fatti.La denuncia pubblica di un crimine è il primo imprescindibile passo per poi prospettare una 'soluzione' di quel crimine.Ti sarai accorto che le azioni di diplomazia internazionale passano attraverso la sottolineatura dei fatti e (non sempre) arrivano successivamente a conseguire determinati esiti.La denuncia è il primo passo non retorico nel senso che spesso manca, proprio perchè altrettanto spesso denunciare ha dei costi, politici ed economici e banalmente è tutto fuori che retorica!!Mi riferisco evidentemente ai rappresentanti del nostro mondo politico.La denuncia inequivocabile del regime cinese è pratica invisa alla sinistra radicale italiana (per sinistra radicale italiana intendo i vertici emblematici e rappresentativi della posizione politica della medesima), e questo è semplicemente, inequivocabilmente, vergognoso.Quindi Martino in questo caso, ancora prima della retorica va presa in esame l'omissione e se la sinistra massimalista italiana arrivasse a fare della 'retorica' smettendo di omettere e denunciando a piene mani le malefatte del governo cinese, questo significherebbe aver già fatto un bel passo in avanti.I regimi intesi come totalitari odiano la circolazione delle idee e la libertà di pensiero e se ad esempio tutte le sinistre 'parlamentari' al mondo esprimessero all'unisono un rifiuto urlato, totale e incondizionato del governo cinese, quindi a chiare note e senza mezze parole o voci soffuse, l'isolamento culturale nel quale lo stesso regime verrebbe a trovarsi accrescerebbe di molto la velocità del processo di democratizzazione 'dal basso' in corso in quel paese.Le pressioni possibili sono quindi di questo tipo:
culturali (movimenti d'opinione altamente rappresentativi come quello esemplificato sopra)
economiche (sanzioni e imposizione di regole minime ex. per quanto riguarda la regolazione dei rapporti di lavoro)
Citazione:
chlobbygarl quale sarebbe la verità di cui vai dicendo? E per quale motivo la tua sarebbe più “vera” di altre verità (compresa quella del governo cinese)?
la mia te l'ho detta, adesso leggo volentieri la tua.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 18-03-2008, 20.02.04   #29
albatro
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Riferimento: Le Olimpiadi della vergogna

L'isolamento della gerarchia comunista cinese non può essere determinato dall'isolamento deciso dagli ultrasinistri (cosa gliene frega a loro di Bertinotti e Diliberto? E fuori dall'Italia quale peso ha l'ultrasinistra?). Quiando in occidente si ha il coraggio di togliere la Cina dall'elenco dei paesi che calpestano i diritti umani, cosa vuoi aspettarti? E a farlo sono governi tendenti a destra... oggi si bada solo ai vantaggi economici, non credo ci sia bisogno di dirlo.
L'ingenuità sta nel fatto di pensare che la sinistra, o i vari centro-sinistra, siano raggruppamenti fatti da "anime belle" che potrebbero redimersi ed agire secondo giustizia...
Cominciamo comunque noi a lanciare una campagna contro i dittatori cinesi, qualcuno seguirà...lo sapete che vari atleti, fra i quali otto italiani, hanno deciso ultimamente di non gareggiare alle olimpiadi cinesi? Impegniamoci, anche la forza del pensiero e dello scritto è capace di muovere gli eventi, ne ho avuto spesso la conferma! E lasciamo stare i politici, a parte quei pochi che hanno dimostrato sensibilità verso il problema...sia a destra che a sinistra.
albatro is offline  
Vecchio 19-03-2008, 09.32.06   #30
Martino Giusti
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Messaggi: 98
Riferimento: Le Olimpiadi della vergogna

Non ho verità da proporre per il semplice fatto che non esiste verità:
Ogni nazione, ogni popolo ha il diritto (così dicono le convenzioni internazionali) di scegliersi il governo che vuole.
I crimini colà commessi, simili agli altrettanti crimini perpetrati dai regimi totalitari (ma non solo da essi), sono soltanto presumibili in numeri ed efferatezze.
Bene, anzi male.
La Cina è diventata “buona” da quando? E’ forse da tre giorni che il regime cinese sia uso ad usare violenza verso chiunque gli rompa le palle? La ricordi Tien an men? Oggi è stata cancellata addirittura dalla lista dei paesi canaglia per grazia ricevuta dal dio americano Bush, notoriamente di destra o cosa? Chiaro il perché. Gli USA sono legati a filo doppio alla Cina e se i comunisti bastardoni tirano i cordoni della borsa ecco crollare definitivamente la già parecchio traballante economia americana. E non solo quella, ma anche la vecchia Europa è in qualche modo succube dei “rossi” tanto odiati ma con cui si fanno ottimi affari.
In ultima analisi tu dici che bisognerebbe che la sinistra massimalista smettesse di omettere le malefatte del governo cinese e poi tutte le altre forze politiche ed il nuovo governo italiano che si andrà a formare non si limitassero a “denunciare” semplicemente il regime cinese, ma che alle denunce seguissero atti tangibili come embarghi, rotture diplomatiche eccetera.
Ecco, l’utopia è questa. Gli atti concreti che non si “possono” fare perché andrebbero a cozzare contro gli interessi economici assolutamente preponderanti rispetto alle condizioni di sfruttamento, povertà e mancanza di libertà di quelle masse. La Cina è un mercato che fa gola a tutti e l’unica maniera (secondo questo ordine mondiale) per ricavare profitti è quella di tenersela buona buona.
Altrimenti…
Non a caso persino il Papa ha evitato di incontrare il Dalai Lama.
Tu affermi che se “tutte le sinistre 'parlamentari' del mondo esprimessero all'unisono un rifiuto urlato, totale e incondizionato del governo cinese, …l'isolamento culturale nel quale lo stesso regime verrebbe a trovarsi accrescerebbe di molto la velocità del processo di democratizzazione 'dal basso' in corso in quel paese.” Ohilà! Da uno a dieci quanto “valgono” politicamente tutte le sinistre del mondo?
Parli di isolamento culturale contro una nazione che HA FATTO dell’isolamento la sua politica da almeno cinquant'anni. Ma vediamo altri isolamenti: il cubano dura da quarant’anni ed ancora oggi non ha cavato uno straccio di democrazia “dal basso”; quello dell’Iran idem, credo, anzi abbia vinto ancora il vecchio presidente dal nome impronunciabile; l’isolamento della ex URSS, cui furono boicottate le olimpiadi, cosa ha prodotto? il crollo dell’impero sovietico certo, ma sostituito da quello di Putin col beneplacito di Bush Jr. E che dire delle manifestazioni antiamericane? Due guerre irachene, un’invasione afghana, ed una prox guerretta (speriamo di no) all’Iran. Per questi motivi (che non sono verità ma osservazioni) credo serva a poco boicottare le Olimpiadi. Questo atto sciagurato è stato deciso anni fa, ANNI FA’ e chi ha alzato la voce allora in maniera forte, autorevole? Quasi nessuno. Ed oggi, stamane, quanti giornali riportano in prima pagina quello che avviene in Tibet? Nel mio paesotto uno soltanto: Il Riformista che non è manco della mia corrente di pensiero…
Questo è quello che ho visto nel corso della mia vita e scusami se sono disilluso o cinico.
Io non ho verità da proporti, posso solo dire che così va il mondo o, più cinicamente, “Ubi maior, minor cessat”.
Martino Giusti is offline  

 



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