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18-09-2007, 12.54.19 | #42 |
Ospite
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Riferimento: Islam....che fare ??
............ di una cosa: essa è avvenuta, rispetto agli usi e i costumi dell'epoca con poco spargimento di sangue (ndr per grillo che cita i Persiani: applicare prospettiva storica). Ma forse sono io che sbaglio, da ignorante, eppure all'esame di Storia Lingua e Letteratura araba, Università degli Studi di Firenze, avevo preso un ottimo voto!!! Ma si sà, ormai il livello dell'università italiana non è più quello di una volta...[/quote]
caro Professore,allora saprai anche che chi risponde con sarcasmo non ha risposte certe da dare. Un arma,il sarcasmo,che si rivolta contro chi la usa. Da usare con moderazione,meglio mai se si ha davvero voglia di ascoltare gli altri pareri. Sennò si rischia di apparire pervasi da una petulante aggressività,che certo non ti appartiene. Citi casi di chiese in Paesi islamici. Dovresti dire anche che in molti altri si rischia la pena di morte solo a confessarsi non islamici. E proprio oggi sui giornali si parla di musulmani che si convertono in segreto per non essere uccisi. In Italia! Il brutto di queste discussioni è che chi vuole regolamentare gli ingressi di migranti,chi vorrebbe un luogo migliore in cui vivere(compresi i migranti),fa sempre la parte del reazionario razzista. Non è così. Ed anch'io sarei capace di frasi ad effetto assicurato,ad essere popolare. Ho a cuore il futuro del nostro Paese,dei suoi abitanti,compresi i migranti. Scusami tanto se non la pensiamo alla stessa maniera. |
18-09-2007, 14.33.32 | #43 |
Ospite abituale
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Riferimento: Islam....che fare ??
Comunque, caro bamboo, a me non sembra che la nostra cultura sia poi così improntata ai valori di tolleranza ecc. che tu vanti come oramai acquisiti.
Nel periodo ante 11 Settembre, quando ancora regnava sovrana l'indifferenza verso l'Islam, per un musulmano che veniva a studiare in Italia era molto difficile affittare una casa. Chissà come mai le agenzie chiedevano super referenze, quando andava bene, o dichiaravano che la casa era già stata affittata quando sentivano pronunciare la parola "marocchino". Esperienza personale, non leggenda metropolitana! Ho esperito tutti i giorni il clima di tolleranza che si respira nella mia città, dove un povero cristo, onesto magari e lavoratore, deve sentirsi continuamente rimbeccare sul fatto che è un extracomunitario. Se io dovessi sentirmi dire in continuazione che sono italiana e mafiosa, credo che alla fine svilupperei un disprezzo per la "cultura" che mi ospita che rasenterebbe l'odio e la xenofobia. Piccole scene di vita quotidiana, sono come la tortura della goccia d'acqua, a furia di battere sul crenio nello stesso punto, alla fine scava un buco! Un delinquente è un delinquente, prima ancora che un comunitario, un extracomunitario o un marziano! Questa ondata di paura e di odio viene alimentata quotidianamente dai nostri media, anche tramite l'uso stesso del linguaggio.Se ci fai caso, alla tv si usa sempre il termine extracomunitario solamente per coloro che provengono dai paesi in via di sviluppo, mai per uno svizzero o per un americano. Io, che ho ascoltato fin qui le tue ragioni, vorrei invitarti a una riflessione. Non voglio ripetere cose che hanno già scritto in tanti... ma non ti viene il sospetto che si voglia spostare la rabbia della gente su altri falsi problemi, quali appunto l'islam ecc. ecc.? Scrive il grillo: "Il nostro territorio non è vasto e le nostre risorse sono appena sufficienti per noi e per i nostri figli". Ma quando mai!!! Se le nostre risorse fossero gestite razionalmente noi e i nostri figli camperemmo cent'anni! Che c'entrano gli immigrati? A me per esempio, nessun arabo ha rubato la casa o il posto di lavoro. E' che le case costano l'ira di dio, e anche se ho una laurea il lavoro non lo trovo perchè prima vengono i soliti raccomandati e nessuno di loro è straniero. Io vorrei starmene tranquilla a casa mia, ma non posso. Sarò, probabilmente, costretta a emigrare per mettere a frutto le mie capacità, perchè qui, a casa mia, non mi vogliono! Non servo a nessuno! Beati gli infermieri, ma io non ho studiato medicina. Ho studiato quella cosa inutile che si chiama "storia dell'arte", e pensavo che avendo un patrimonio artistico di tutto rispetto, questo bel paese mi avrebbe accolta a braccia aperte. Cretina! Perchè alla fine si dicono sempre le stesse cose? Perchè l'informazione, quella vera, non passa? Mi viene il dubbio che al posto di un sereno confronto qui si cerchi, si desideri morbosamente, rintracciare un capro espiatorio sul quale riversare la propria rabbia e frustrazione. Mi viene il sospetto che le persone arrabbiate contro i cosiddetti "extracomunitari" vogliano continuare a tenersi stretto l'odio xenofobo perchè forse richiede meno dispendio di energie prendersela con il diverso e dare retta a tutte le cavolate dei nostri tg che scendere in piazza, politicamente motivati per rivendicare il diritto a una vita migliore!!! E' più facile prendere a pietrate il diverso che alzare la voce di fronte a un sopruso. "Certo è inquietante che uno straniero che non rispetta il nostro paese abbia la possibilità di svillaneggiarlo come e quando vuole mentre ad un cittadino gli si impedisce di parlare per recamare i propri diritti compreso quello di critica". "Morale: lo straniero deve rispettare i nostri usi, costumi, tradizione e religioni nonchè deve essere ossequiso alle nostre leggi e sommamente riverente dinanzi alla Bandiera della nostra Patria". Magari me ne dovessi andare a causa di un capovolgimento di cultura, come gli inglesi! Invece me ne andrò proprio perchè la nostra cultura continua a non cambiare, continua ad essere quella del furbetto, del ladro, del disonesto! Ecco quali sono i nostri attuali usi, costumi e tradizioni! Secondo te, caro Grillo, il rispetto che noi esigiamo da "loro" per il nostro paese, lo esigiamo a buon diritto? Il tuo discorso vale anche per i nostri politici? Noi per primi diamo prova, quotidianamente, di inciviltà, ignoranza, ce ne freghiamo bellamente dei diritti del nostro vicino di casa, perchè vale, qui come altrove, la legge del più forte. Ma noi esigiamo rispetto da "loro"! Io per prima auspico che il tuo desiderio si realizzi. Così almeno qualcuno mostrerà di sottomettersi alle nostre leggi, alla nostra bellissima costituzione e magari pagando pure le tasse !!! E comunque, sia come sia, se anche dovessimo ricacciare tutti a casa loro, chiudere i confini, difenderci con armi potentissime, sterminarli tutti quanti, rimarremmo comunque noi... "i pochi cui sarà consentito restare debbono dare prova di autosufficienza economica e di condotta specchiatissima". Due cose che in Italia stanno diventando, ogni giorno che passa, sempre più incompatibili! |
18-09-2007, 21.12.43 | #44 |
Ospite
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Riferimento: Islam....che fare ??
le tue Kore,sono pure giuste considerazioni. Le stesse che faccio io e tanti altri.
Che l'Italia soffra di una mancanza di valori,riscontrabile in ogni momento della vita quotidiana,è sotto gli occhi di tutti. Ma è chiedere troppo una migrazione contingentata,e perchè no,di "qualità"? Davvero è necessario quest'ondata di disperati che vediamo ad ogni angolo delle strade,tentare qualsiasi cosa pur di soppravvivere? Non è razzismo questo,è pragmaticità. Stanno male loro,noi. Non si parla del medico,dell'operaio,dello studioso,del pizzaiolo,che onestamente campa del proprio lavoro. Sarebbe così strano pretendere una migrazione controllata,come per esempio in Canada,in Danimarca? Io,perlomeno,non temo nuove genti. Spesso migliori dei tanti cialtroni italiani. Il problema,che è un probelma anche per i migranti che vivono già qui,è che sono troppi,sfruttati perchè non pronti al mercato del lavoro europeo,e purtoppo spesso disposti a tutto. Anche l'illecito. Non si può negare. Se c'è questa(per me nuovo)rifiuto verso lo straniero,bisognerà capirne bene i motivi. Porvi rimedio con scaglioni contingentati,limitati,ben integrati. Con lavoro,casa. Non persone che vanno a dormire a centinaia sotto i ponti e campano nell'illecito. O no? |
19-09-2007, 10.27.37 | #45 | |
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Riferimento: Islam....che fare ??
Citazione:
Anche io sono d'accorso per una gestione razionale e umana del problema. Ma non sono d'accordo quando, per esprimere il proprio malcontento (non è il tuo caso) si usano espressioni forti e offensive nei confronti di una cultura alla quale appartengono milioni di persone. Stesso discorso vale per tutti gli stranieri. Io capisco benissimo che certi problemi nascono da una politica miope e superficiale, certo si potrebbero trovare soluzioni migliori ispirandoci a paesi che hanno già affrontato il problema prima di noi, potremmo imparare dai successi e dagli errori. Ma non è giusto condannare in toto una cultura e una religione bollandola come violenta e aggressiva. E' mia convinzione che, accanto a tutto il resto, si debba fare attenzione alle parole che si dicono, perchè a furia di sentirsi dire che l'Islam è una religione aggressiva e violenta (ho letto il Corano e non mi risulta) e che i musulmani ci odiano e vogliono vederci morti, che le moschee, lungi dall'essere luoghi di preghiera sono covi di terroristi, la gente finisce con il crederci. E' un dovere morale per me controbattere queste affermazioni. Questo è quanto. |
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19-09-2007, 15.03.33 | #46 | |
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Riferimento: Islam....che fare ??
Citazione:
Iniziamo da Terzani…Tiziano era un giornalista, diventato famoso per i suoi libri di viaggio-testimonianze sull’Asia e l’ex Unione Sovietica. Collaboratore per il Corriere della Sera e poi corrispondente per il giornale “Der Spiegel” ha vissuto, con famiglia a seguito, per diversi anni in Oriente..lì ha assistito ad alcuni dei maggiori eventi di storia contemporanea come la guerra in Vietnam, il crollo dell’ex Urss e l’impatto delle trasformazioni economiche in Cina. Dopo l’11 settembre 2001, Tiziano ha cercato di “smitizzare” lo “scontro di civiltà”, rispondendo alla lettera di Oriana Fallaci con un testo in cui si mette in guardia dal promuovere “nuove crociate” contro i “cattivi musulmani”.. (vedi “Lettera da Firenze”, inviata al Corriere della Sera nel 2001) La “campagna” di Terzani contro la violenza è stata portata avanti nonostante le sue precarie condizioni di salute (dopo esser andato in pensione, scoprì di avere un tumore). A testimonianza di questo periodo ci sono il suo “testamento spirituale”, il libro “La fine è il mio inizio” (postumo) e l’intervista-documentario “Anam. Il senza nome”.. Oggi è la moglie, Angela Staude Terzani, a portare avanti la “campagna” del marito.. Per ulteriori informazioni puoi vedere il sito http://www.tizianoterzani.com/ Riporto un passaggio della lettera di Terzani alla Fallaci..un passaggio in cui probabilmente molti di voi si ritroveranno.. “Eppure un giorno la politica dovrà ricongiungersi con l'etica se vorremo vivere in un mondo migliore: migliore in Asia come in Africa, a Timbuctu come a Firenze. A proposito, Oriana. Anche a me ogni volta che, come ora, ci passo, questa città mi fa male e mi intristisce. Tutto è cambiato, tutto è involgarito. Ma la colpa non è dell'Islam o degli immigrati che ci si sono installati. Non son loro che han fatto di Firenze una città bottegaia, prostituita al turismo! È successo dappertutto. Firenze era bella quando era più piccola e più povera. Ora è un obbrobrio, ma non perché i musulmani si attendano in Piazza del Duomo, perché i filippini si riuniscono il giovedì in Piazza Santa Maria Novella e gli albanesi ogni giorno attorno alla stazione. È così perché anche Firenze s'è "globalizzata", perché non ha resistito all'assalto di quella forza che, fino ad ieri, pareva irresistibile: la forza del mercato. Nel giro di due anni da una bella strada del centro in cui mi piaceva andare a spasso è scomparsa una libreria storica, un vecchio bar, una tradizionalissima farmacia ed un negozio di musica. Per far posto a che? A tanti negozi di moda. Credimi, anch'io non mi ci ritrovo più. Per questo sto, anch'io ritirato, in una sorta di baita nell'Himalaya indiana dinanzi alle più divine montagne del mondo. Passo ore, da solo, a guardarle, lì maestose ed immobili, simbolo della più grande stabilità, eppure anche loro, col passare delle ore, continuamente diverse e impermanenti come tutto in questo mondo. La natura è una grande maestra, Oriana, e bisogna ogni tanto tornarci a prendere lezione. Tornaci anche tu. Chiusa nella scatola di un appartamento dentro la scatola di un grattacielo, con dinanzi altri grattacieli pieni di gente inscatolata, finirai per sentirti sola davvero; sentirai la tua esistenza come un accidente e non come parte di un tutto molto, molto più grande di tutte le torri che hai davanti e di quelle che non ci sono più. Guarda un filo d'erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbia.” (Terzani, “Lettera da Firenze”, 2001) 2) città “islamiche” e..minigonne.. Citavo Istanbul e Tunisi come esempi di contesti urbani in cui si possono tranquillamente vedere giovani locali sfoggiare mini-minigonne…Il mondo musulmano è davvero vasto..va dal Nord Africa alla Cina..comprende Stati con diverse forme di governo..Riprendendo il caso della laica repubblica turca, ad Istanbul si può vedere qualsiasi tipo di abbigliamento. Certo, ci sono quartieri, tipo Fatih, tradizionalmente più conservatori..lì è facile vedere donne con velo e abito nero..ciò non toglie che nella stessa strada girano donne con altri tipi d’abbigliamento.. La stessa cosa vale per Tunisi.. Cosa può succedere all’occidentale che cammini, in questi posti, foggiando una minigonna? Nella maggior parte dei casi, qualche commento maschile che, a meno di non conoscere arabo e/o turco, non si comprende..o qualche sguardo di disapprovazione.. ..Ok..ben diverso il contesto di altri luoghi..tipo lo Yemen..dove anche un vestito lungo rosso può creare problemi..ma, ormai, tutte le guide (es.lonely planet..) suggeriscono cosa non indossare durante il proprio viaggio…c’è davvero bisogno a tutti i costi di sfoggiare indumenti non consigliati? …un po’ di sensibilità e rispetto per i costumi altrui non guastano mai..ovvio che ciò dovrebbe valere anche per chi viene in Italia |
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19-09-2007, 20.22.14 | #47 |
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Riferimento: Islam....che fare ??
Anch'io voglio condividere con voi le mie letture e citare l'opera di uno dei miei filosofi preferiti: Averroé.
La sua opera più celebre è "Il Trattato decisivo", che indaga la natura della connessione tra Religione e Filosofia ed è stato per lungo tempo un'opera sconosciuta al medioevo latino. In quest'opera Averroé volle dimostrare che la conoscenza scientifica non è affatto contrastante con la rivelazione coranica. Secondo il filosofo la religione, qualora sia correttamente interpretata, invita alla speculazione razionale, poiché “il vero non contrasta con vero”. Le Sacre Scritture e la Scienza non possono che concordare, poichè le contraddizioni che si generano saranno solo apparenti e, dunque, risolvibili per mezzo di una lettura allegorica del Testo Sacro. Ma questo tipo di interpretazione non dovrebbe essere accessibile a tutti, a causa della facilità con la quale potrebbe essere strumentalizzata (sic!) Averroé suddivide il genere umano in tre classi: 1) i Filosofi procedono per vie razionali rigorose nell'interpretazione dei Testi sacri 2)i Teologi ne danno un'interpretazione dialettica, loro si basano su argomentazioni di tipo probabile 3)e infine le “masse” che si accontentano di un discorso di tipo retorico Tutte e tre classi, secondo il filosofo, hanno accesso alla Verità rivelata, ma quest'opera è fortemente improntata all’esaltazione aristotelica dell’uomo in quanto “animale razionale”. Per il filosofo musulmano, infatti, è uomo colui che esercita nel massimo grado la parte razionale della propria anima. Molti filosofi e teologi occidentali devono molto al pensiero di Averroé, a partire dal nostro San Tommaso d'Aquino, per finire con Bacone, Spinoza e Leibnitz. Se noi dessimo ai ragazzi musulmani la possibilità di studiare, anche nelle nostre scuole, la storia della civiltà arabo-islamica, strapperemmo dalle grinfie di manipolatori senza scrupoli queste giovani menti. Di certo, una volta cresciuti non darebbero ascolto all'Imam che predica la violenza, saprebbero abilmente controbattere alle sue argomentazioni, sarebbero difficilmente manipolabili, non incontrerebbero nessuna difficoltà ad uniformarsi alle nostre leggi, perchè non le troverebbero in contrasto con la loro cultura di appartenenza. Si consoliderebbe, infine, la loro identità culturale e non vivrebbero la nostra come una minaccia. Mastino_napoletano ha fatto notare, qui, a proposito di Magdi Allam che: "guarda caso Magdi è costretto a vivere sotto scorta perchè minacciato di morte, provi a indovinare da chi ?" Anche Averroé fu costretto a subire l'ottusa prepotente censura religiosa dei califfi almohadi della Spagna, ma, come dice Yusuf Shahin ne "Il Destino": "Il pensiero ha le ali". Invece di soffiare in senso contrario, potremmo fare di più per favorire il suo volo millenario! |
19-09-2007, 21.39.41 | #48 |
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Riferimento: Islam....che fare ??
[quote=kore]Anche io sono d'accorso per una gestione razionale e umana del problema.
"................Io capisco benissimo che certi problemi nascono da una politica miope e superficiale, certo si potrebbero trovare soluzioni migliori ispirandoci a paesi che hanno già affrontato il problema prima di noi, potremmo imparare dai successi e dagli errori." Per favore, mi fai un esempio di soluzioni migliori o anche solo di paesi che hanno già affrontato il problema prima di noi?? "Ma non è giusto condannare in toto una cultura e una religione bollandola come violenta e aggressiva" Forse no, ma le evidenze e gli episodi che si verificano spesso vanno in questa direzione.....o dobbiamo far finta di non vedere e non sentire? ".....E' mia convinzione che, accanto a tutto il resto, si debba fare attenzione alle parole che si dicono, perchè a furia di sentirsi dire che l'Islam è una religione aggressiva e violenta (ho letto il Corano e non mi risulta)...." perchè questo non lo vai a raccontare, per esempio, al fidanzato di Hina Saleem?? Oppure a chi si è inventato le famose vignette su Maometto con tutto il pandemonio che ne è seguito?? E tutto quello che si inventano loro, anche di molto peggio, sul Papa o sulla religione cattolica? ".....e che i musulmani ci odiano e vogliono vederci morti, che le moschee, lungi dall'essere luoghi di preghiera sono covi di terroristi, la gente finisce con il crederci." Tu hai evidenze del contrario?? Pensi che ci vogliano bene?? E' un dovere morale per me controbattere queste affermazioni. |
19-09-2007, 23.36.47 | #49 |
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Riferimento: Islam....che fare ??
monica3 wrote:
" Inviterei comunque lei ed il Cantodelgrillo ad informarsi delle cause della situazione presente ed ad agire per rimuoverle. Quanto lavoro abbiamo da fare per prendere le nostre responsabilità ed uscire dall'ignoranza più crassa! Proprio quell'ignoranza che ha fatto pesantemente decadere il nostro paese negli ultimi anni. Monica" Cara Signora. perdoni se non riesco a cogliere dal suo intervento nè lo spirito nè i suggerimenti: in fondo, sono un provinciale e non sono abituato alle battute di mondo, ma non mi picco di tanto. Tuttavia, posso avere equivocato nel leggerLa. Socraticamente, allora, Le chiedo la cortesia di essere più esplicita e so che Lei ne ha la capacità. Mi dia la possibilità di risponderLe senza equivoci da parte mia. Non mi lasci nell' incertezza di non averLa compresa. Nel ringraziarLa per la, inevitabile, risposta che dovrà darmi, Voglia credere all'espressione dei miei sentimenti più distinti. Ilcantodelgrillo |
20-09-2007, 08.47.39 | #50 | |
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Riferimento: Islam....che fare ??
Scusa se m'intrometto nel discorso...
Citazione:
Addirittura un dovere morale e dimmi: se un giorno tuo figlio/figlia ti dicesse: "il mio amichetto Ali vuol venire a cena da noi!!" cosa gli diresti? hai ragione quando dici che non si può più far finta di niente: proprio perché il tema della multiculturalità riguarda ormai tutti noi...e non si può certo vivere con la paura del "musulmano"..non è giusto né per loro né per noi... A prova contraria di quel che dici, prova a vedere le diverse associazioni che promuovono il dialogo islamo-cristiano |
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