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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 09-09-2007, 07.55.42   #1
wilhelmina frederika
iscrizione annullata
 
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Data registrazione: 02-02-2004
Messaggi: 154
Le parole hanno la loro magia, ma la musica?

Bella invenzione il linguaggio...ma la musica secondo me,ha una forza di espressioni superiore.
Non so se riesco ad descrivere a ciò che ho assistita,l'emozioni provati il tempo di 3 minuti...tanto durava la canzone.
Ero a un matrimonio,e da queste parti c'è l'abitudini agli amici/parenti non troppo stretti,a venire a fare gli auguri,al momento del taglio dalla torta.
Si presentò un lontano cugino,tipo strambo,tant'è che venne vestito con una vecchia t-shirt,e un jeans ancora più logoro.
Se poi è un abbigliamento alla moda ...non lo so,ma gli invitati "regolari",erano tutti "tirati a lucido".Vera fiera di vanità!!
Ah,dimenticavo...il padre della sposa è un pescatore(con barca),e questo cugino sulla sua barca ci faceva il marinaio...era(lo è ancora) l'adetto alle reti.Era di corporatura esile,ma si vedeva che era fornito di muscoli d'acciao...era anche bruttino quasi calvo.
Che cosa c'entra ora che era quasi calvo???
C'entra,perchè non ho ancora decisa,se la calvizia è "intrigante",o se è meglio,essere forniti di una bella capigliatura...di quelli che puoi afferare all'occorenza!!!
Cmq,torniamo al momento magico!!
Il personaggio(pescatore)resta a guardare la gente che balla,la musica sud-americana,il solito hip-hop...il dj mette un brano lento,per far ritornare al ritmo normale il cuore degli ballerini/invitati.
Un brano molto bello,di Mia Martini e Roberto Murolo,che si chiama se ricordo bene "'O Marenariello".
Avvenne una trasformazione nel "tipo strambo"marinaio.Non si sposto di molto,ma ballava per se.Era come preso dalla magia della musica.Si trasformò in un elfo/fauno?,allarga le braccia,e il suo corpo "ondeggiava"(presente un serpente?),la testa lievemente al indietro,occhi chiusi,e si cullava sulle note.Era come in estasi,si spostava giusto per fare qualche giravolta...ma era divendato "il mare"...lo vedevo come chi ha un talento naturale al ballo,da istintivo!!!
Stupenda...mai visto in comuni mortali.L'ho visto in grandi ballerini....
Gente(sospiro)che emozione...Ma mi chiedo,solo io lo vedevo...nessuno ci fece caso?
wilhelmina frederika is offline  
Vecchio 09-09-2007, 13.33.55   #2
Lucio Musto
Rudello
 
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Messaggi: 943
Riferimento: Le parole hanno la loro magia, ma la musica?

Citazione:
Originalmente inviato da wilhelmina frederika
Bella invenzione il linguaggio...ma la musica secondo me,ha una forza di espressioni superiore.
Non so se riesco ad descrivere a ciò che ho assistita,l'emozioni provati il tempo di 3 minuti...tanto durava la canzone.
Ero a un matrimonio,e da queste parti c'è l'abitudini agli amici/parenti non troppo stretti,a venire a fare gli auguri,al momento del taglio dalla torta.
Si presentò un lontano cugino,tipo strambo,tant'è che venne vestito con una vecchia t-shirt,e un jeans ancora più logoro.
Se poi è un abbigliamento alla moda ...non lo so,ma gli invitati "regolari",erano tutti "tirati a lucido".Vera fiera di vanità!!
Ah,dimenticavo...il padre della sposa è un pescatore(con barca),e questo cugino sulla sua barca ci faceva il marinaio...era(lo è ancora) l'adetto alle reti.Era di corporatura esile,ma si vedeva che era fornito di muscoli d'acciao...era anche bruttino quasi calvo.
Che cosa c'entra ora che era quasi calvo???
C'entra,perchè non ho ancora decisa,se la calvizia è "intrigante",o se è meglio,essere forniti di una bella capigliatura...di quelli che puoi afferare all'occorenza!!!
Cmq,torniamo al momento magico!!
Il personaggio(pescatore)resta a guardare la gente che balla,la musica sud-americana,il solito hip-hop...il dj mette un brano lento,per far ritornare al ritmo normale il cuore degli ballerini/invitati.
Un brano molto bello,di Mia Martini e Roberto Murolo,che si chiama se ricordo bene "'O Marenariello".
Avvenne una trasformazione nel "tipo strambo"marinaio.Non si sposto di molto,ma ballava per se.Era come preso dalla magia della musica.Si trasformò in un elfo/fauno?,allarga le braccia,e il suo corpo "ondeggiava"(presente un serpente?),la testa lievemente al indietro,occhi chiusi,e si cullava sulle note.Era come in estasi,si spostava giusto per fare qualche giravolta...ma era divendato "il mare"...lo vedevo come chi ha un talento naturale al ballo,da istintivo!!!
Stupenda...mai visto in comuni mortali.L'ho visto in grandi ballerini....
Gente(sospiro)che emozione...Ma mi chiedo,solo io lo vedevo...nessuno ci fece caso?


Secondo me, hai torto, amica mia!

Non voglio certo togliere fascino alla musica, beninteso!... Io stesso ne sono un cultore e ne rimango spesso commosso o entusiasmato, ma credo che il motivo sia altro.

Non il pentagramma, o la penna, la spatola o il pennello incidono i cuori e rigano le guance, ma le passioni, le gioie, gli amori, i dolori che quegli strumenti usano per trasmettere i moti dell’anima dall’una all’altra delle creature di Dio!
E quel sentire che fu tuo diventa mio nel tuo slancio a condividerlo, nell’amore che ci metti dentro.

E ce ne dai qui ampia dimostrazione. Il pescatore strambo e dissonante nella festa elegante, e che pure l’arricchisce e la nobilita con la sua danza, tu ce lo fai vedere, perché padrona della lingua lo descrivi con efficacia, ma ce lo fai anche sentire nella sua esplosione di vita, nel suo ansimare, nel suo confondersi con le note della splendida melodia partenopea, e vivere questa, che pure conosciamo ed apprezziamo, come noi stessi non sapremmo viverla!

Non un suono, una immagine, un tuo sguardo o una tua movenza ci arriva, e nemmeno lo stridere leggero della tua penna mentre scrivi, che in qualche modo potrebbe dirci dell’urgenza di comunicare che hai dentro, ma solo gelidi velocissimi impulsi elettroni lanciati nell’etere, sembrerebbe a casaccio.
Eppure sul duro schermo del mio PC si formano piccoli segni silenziosi e neri che io bevo con gli occhi e faccio miei, e dentro, misteriosamente, si trasformano nei tuoi occhi di quell’ora fortunata, nella gioia festosa di quel giorno, nella bizzarria di una vecchia maglietta e lisi calzoni, nel fuoco che da esile corpo sconosciuto è sprizzato fuori a colpire la tua sensibilità.

E la mia. Quella di un amico sconosciuto cui hai voluto donare un tuo attimo bello.

Grazie, amica.
Lucio Musto is offline  
Vecchio 09-09-2007, 16.58.06   #3
wilhelmina frederika
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Messaggi: 154
Riferimento: Le parole hanno la loro magia, ma la musica?

Citazione:
Originalmente inviato da Rudello
Secondo me, hai torto, amica mia!

Non voglio certo togliere fascino alla musica, beninteso!... Io stesso ne sono un cultore e ne rimango spesso commosso o entusiasmato, ma credo che il motivo sia altro.

Non il pentagramma, o la penna, la spatola o il pennello incidono i cuori e rigano le guance, ma le passioni, le gioie, gli amori, i dolori che quegli strumenti usano per trasmettere i moti dell’anima dall’una all’altra delle creature di Dio!
E quel sentire che fu tuo diventa mio nel tuo slancio a condividerlo, nell’amore che ci metti dentro.

E ce ne dai qui ampia dimostrazione. Il pescatore strambo e dissonante nella festa elegante, e che pure l’arricchisce e la nobilita con la sua danza, tu ce lo fai vedere, perché padrona della lingua lo descrivi con efficacia, ma ce lo fai anche sentire nella sua esplosione di vita, nel suo ansimare, nel suo confondersi con le note della splendida melodia partenopea, e vivere questa, che pure conosciamo ed apprezziamo, come noi stessi non sapremmo viverla!

Non un suono, una immagine, un tuo sguardo o una tua movenza ci arriva, e nemmeno lo stridere leggero della tua penna mentre scrivi, che in qualche modo potrebbe dirci dell’urgenza di comunicare che hai dentro, ma solo gelidi velocissimi impulsi elettroni lanciati nell’etere, sembrerebbe a casaccio.
Eppure sul duro schermo del mio PC si formano piccoli segni silenziosi e neri che io bevo con gli occhi e faccio miei, e dentro, misteriosamente, si trasformano nei tuoi occhi di quell’ora fortunata, nella gioia festosa di quel giorno, nella bizzarria di una vecchia maglietta e lisi calzoni, nel fuoco che da esile corpo sconosciuto è sprizzato fuori a colpire la tua sensibilità.

E la mia. Quella di un amico sconosciuto cui hai voluto donare un tuo attimo bello.

Grazie, amica.
Ma tu ci hai messo quelle parole che io non so trovare!!! Grazieeeeeeeeeee!!!
wilhelmina frederika is offline  
Vecchio 09-09-2007, 20.45.10   #4
Patri15
Frequentatrice abituale
 
L'avatar di Patri15
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
Riferimento: Le parole hanno la loro magia, ma la musica?

Cara wilhelmina frederika, sono entrata nel forum più volte per leggere i topic tuo e di Rudello. Ragazzi, questo sì, che è saper scrivere.

Tu che sai ricreare un personaggio e ce lo presenti in modo tale che riusciamo a vederlo e ad immedesimarcisi;

Rudello che con parole altrettanto magiche, esprime quello che avrei voluto fare io, avendo la capacità di scrivere come voi due.

Le parole, qui, sono davvero magiche e suscitano emozioni suggestive, delicatissime.

Un grazie di cuore ad entrambi
Patri15 is offline  
Vecchio 19-09-2007, 01.22.09   #5
Horus_il_falco
Nuovo iscritto
 
Data registrazione: 19-08-2007
Messaggi: 148
Riferimento: Le parole hanno la loro magia, ma la musica?

Non solo seconde te la musica ha capacità di espressione maggiore del linguaggio parlato, anche secondo molti studiosi dei linguaggi.

Bisogna capire che la musica non è solo armonia, melodia e ritmo, ma che questi tre elementi sono amalgamati dalla forma musicale riproducibile anche in un testo senza musica.
è la forma che rende musicale l'armonia e la melodia con i suoi vari abbellimenti e arrangiamenti. Anche se sia i modi o scale, gli accordi e le armonie e i ritmi hanno un significato o una tendenza a significare che inseriti nel contesto adattato colorano e danno timbro, sentimento alla forma. Ci fanno compiere una esperienza integrale a seconda del pezzo, non appena delle parole con una logica, che potrebbero essere fraintese. L'uso della parola, del canto dovrebbe far si che aumenti la santità della parola, o dunque la sua espressività riuscita, vedi Vasco Rossi, può non piacere, ma le parole dei suoi testi si accordano bene con l'espressività della sua musica.

Il linguaggio di ogni popolo ha i suoi accenti poi, accenti musicali o memori di una certa musicalità o espressività nel linguaggio, che nella scrittura si conserva ben poco solo alcuni segni come ? ! ci fanno cambiare intonazione con il proposito di significare. Il linguaggio parlato dunque si è "raffreddato" e deriva in linea di massima teorica proprio dal canto.
Horus_il_falco is offline  
Vecchio 24-12-2007, 17.05.49   #6
nuages
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-12-2007
Messaggi: 196
Riferimento: Le parole hanno la loro magia, ma la musica?

Che può competere con la musica come forma di espressività artistica è solo la poesia:

Ho solo camminato a lungo
ma non ho perso la mia direzione.

Prendi sempre alla fine
di una giornata tutto quello che c’è
sempre a qualunque costo.
senza pensare al passato.
Ma il passato trasformarlo
in luce per vedere.

La felicità è come una
farfalla più cerchi di
afferrarla e più fugge.
Se ti fermi e sei sereno
può essere che ti si posi
sulla spalla.

Il Profeta
Quel giorno scesi
dall’arcobaleno che
attraversava valli e tempo.
Ero felice perché nel cuore
avevo un messaggio da gridare.
Il mondo era finalmente dei buoni
e puri nello spirito.
Era l’arcobaleno dei colori su quell’isola
dei fiori dell’amore e
si era ubriachi di canzoni e di allegria.
Si cantavano canzoni dei
fiori di quei tempi passati
incorniciati lasciati a noi
poveri mortali per non piangerli,
ma per rammentarli e farli vivere
sull’arcobaleno degli anni, dei giorni
e degli attimi da ricordare.
E il Profeta apparve e annunciò:
alzati uomo morto e cammina,
ti aspettano ancora
monti e valli da attraversare
prima di arrivare al confine.
Ti aspettano un amore fortissimo,
un vento caldo
e un mare calmo.

COME SI SCRIVE JAZZ

Tu mi parli di un amore
che non conosco
di una religione
che non credo
di una musica
che non capisco.

Gli anni più belli sono scomparsi
non ti riconosci più
nell'immagine del passato.

Il presente è sempre più avvolto
nei sogni
nel desiderio di qualcosa di irraggiungibile
nella voglia di vincere.

Questa notte deciderai tu
quale vestito indossare
che spettacolo inscenare
quale musica suonare.
Avrai un foglio
dove suonare parole in musica.

Tu continui a parlarmi
del tuo dolore
ma non mi dici
perché continui a scrivere
e predicare questa tua fede
chiamata jazz.
nuages is offline  

 



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