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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
18-06-2007, 23.00.56 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Riferimento: A chi giova l'odio?
Citazione:
Parole sante. L'odio non serve, ma l'indignazione e la rabbia possono essere utili fonti di energia per l'azione. Io vorrei proporre le seguenti due azioni: 1. Se abbiamo dei piccoli risparmi, esigere di sapere dove le banche li investono, rifiutarci di investire in armi e altre cose nocive al pianeta (attenti ai fondi di investimento che non si sa mai cosa sono) e cercare investimenti utili. 2. Far partire una petizione mondiale perché vengano puniti i crimini di guerra americani (che spesso hanno sostenuto i crimini locali) a partire dalla guerra del Vietnam in poi. Credo che si siano moltissime altre cose che possiamo fare, a parte, naturalmente, consumare meno e, per i più abbienti, rinunciare a seconde e terze case (soprattutto se con piscina), che oltre ad esser tenute chiuse per la maggior parte dell'anno sono fonte di stress e preoccupazione. Altro |
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18-06-2007, 23.10.47 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: A chi giova l'odio?
Citazione:
Nessun Dio ci ha condannati ab eterno e nessun Dio ci salverà, l'uomo è l'artefice del suo destino. Non che io sia improvvisamente diventato ottimista ma se hai visto come è prodotto il male ci sei quasi e se in molti vediamo come è prodotto il male si può fare saltare un anello, dopo di cui si avrà un effetto domino, dove gli altri anelli della catena marcia dello sfruttamento salteranno uno dopo l’altro. Certo questo non significa avere risolto i problemi endemici come l’atavico egoismo umano, ma significa avere allontanato il baratro dell’auto-distruzione, quello che in molti avvertiamo avvicinarsi sempre più. |
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20-06-2007, 14.00.41 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Riferimento: A chi giova l'odio?
Trovo che in questa discussione ci stiano bene anche le parole del Dalai Lama, che ho ricevuto oggi da un'amica: "tutti parlano di pace..ma non è possibile realizzare la pace in esterno..se coltiviamo nel nostro animo l'odio e la collera..."
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20-06-2007, 18.41.57 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: A chi giova l'odio?
Citazione:
Prendetevi qualche attimo per navigare questo sito http://www.kelebekler.com di Miguel Martínez che è una fonte continua di sorprese. Come dicevo non si tratta di coltivare l’odio ma di conoscere la verità anche se è scomoda e personalmente scoprire queste cose se da un lato mi fa rabbia dall’altro mi spinge alla compassione….. e mi chiedo: - come posso fare per aiutare gli americani a svegliarsi da questo incubo – Ultima modifica di VanLag : 20-06-2007 alle ore 22.32.40. |
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20-06-2007, 21.38.22 | #16 |
frequentatore abituale
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
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Riferimento: A chi giova l'odio?
Ciao Van, e ciao a tutti,
sempre ci si interroga su quale sia la funzione del Male, poiché l’odio questo è, l’unica risposta che riusciamo a darci è che su questo piano duale, non possiamo vedere la luce, se non passiamo per le tenebre… Ciò che tu dici è tutto vero, l’uomo nella sua corsa al potere, al successo, ha perso completamente di vista i valori umani, la spiritualità, l’amore e gli insegnamenti degli illuminati di tutti i tempi. Cercare di risvegliare le coscienze tuttavia è un preciso compito che alcuni uomini, che hanno consapevolezza di ciò, si sono presi nella loro vita. Molti hanno dato la loro vita per portare avanti una lotta, un ideale di pace e fratellanza. Ciò che più di tutto però mi preoccupa è quella consapevolezza che dietro a tutto quest’odio, non vi siano solo delle coscienze addormentate, ma vi siano delle vere e proprie forze oscure, che agiscono liberamente e volutamente, che governano gli uomini e li tengono ancorati a queste Potenze del male. Questa è la spiegazione del male che imperversa nel nostro pianeta, da un punto di vista esoterico. Queste forze oscure quindi agirebbero da un piano di potenza che ha come unico intento la distruzione, contrapposta alla crezione. Se inoltre, sempre da un punto di vista esoterico, sappiamo che secondo diverse profezie, ora siamo giunti ad un punto critico nell’evoluzione planetaria, come in tutte le fasi di passaggio, si dovrà fronteggiare grande dolore e sofferenza. Se veramente vi sarà un passaggio epocale di portata planetaria, il Male, vedendosi in pericolo cercherà prepotentemente di farsi avanti…. Credo che chiunque abbia coscienza di ciò, dovrà lottare con tutte le forze, anche a costo della propria vita, per ristabilire quell’ordine e quell’armonia che vanno nella stessa direzione dell’universo. L’odio non giova a nessuno, neppure a se stesso, alimentando la propria autodistruzione. Non so se questo post è un po’ OT(in caso perdonartemi) visto che non mi intendo di politica, e quindi non riesco ad impostare un discorso in quei temini, ma vedo quello che è. |
21-06-2007, 12.18.54 | #17 | ||
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
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Riferimento: A chi giova l'odio?
Citazione:
Tutta la storia degli Usa dal dopoguerra ad oggi dimostra che l’america non cerca la guerra permanente, nonostante lo stallo attuale della guerra Irachena. Gli Usa, a partire dalla Germania e dal Giappone nel 1945, hanno insediato basi militari in mezzo mondo per tenere sotto scacco i governi e convincerli (o minacciarli) del fatto che un’alleanza con loro sarebbe stata più proficua (o meno dannosa) che l’ostilità o l’antagonismo. Hanno sviluppato una potenza militare via via sempre più imponente per dissuadere qualunque altro stato o alleanza di stati del mondo dall’eventuale proposito di contrastarne il dominio mondiale, ma con una tale potenza di fuoco di guerre ne hanno fatte relativamente poche. Molto più spesso hanno utilizzato i propri servizi segreti e le proprie armi diplomatiche o ricattatorie per agevolare governi amici o per sostituire quelli ostili (vedi caso emblematico della Grecia dei colonnelli e del Cile di Pinochet). A tutt’oggi i servizi segreti americani finanziano fra gli altri le opposizioni filoUsa dei paesi dell’ex blocco sovietico che hanno governi favorevoli a siglare accordi con Russia e Cina (come ben mostrato da una puntata di Report di qualche settimana fa) per sovvertire tali governi. Le parole (sopra riportate) di un generale che è stato il comandante delle forze americane in Europa durante il secondo conflitto mondiale e successivamente è diventato il presidente degli Stati Uniti non le trovo particolarmente significative nè tantomeno profetiche. Innanzitutto auspicano, come poi del resto è avvenuto e come tutti sapevano, una continua corsa al riarmo per non perdere la posizione di privilegio acquisita, e in secondo luogo mettono in guardia i concittadini da questa potenza, e i pericoli che paventano li vedo riferiti solamente a questioni interne; l’esperienza che Ike aveva avuto nell’esercito gli aveva evidentemente insinuato il dubbio che le istituzioni militari, così potenti e determinanti in quei momenti (eravamo agli albori della guerra fredda) avrebbero potuto condizionare troppo, se non addirittura soverchiare, i poteri politici e limitare i diritti dei cittadini. Il fatto che parzialmente stia avvenendo in questi anni, ove dopo l’11/9/01 gli americani si sono visti restringere gli spazi di libertà in nome della sicurezza, non è altro che il logico sviluppo della contraddizione contenuta nelle parole di Eisenhower. L’obiettivo dell’america, tutt’altro che finto, rimane quello della diffusione su scala planetaria del “way of life” americano, e quindi della colonizzazione dell’immaginario collettivo di sei miliardi e rotti di persone. D’altronde tale obiettivo è ben descritto nei libri (che io trovo deliranti) di uno degli ideologi che negli ultimi vent’anni è fra i più letti ed influenti di tutta la federazione: Francis Fukuyama. Gli Usa, società di pavidi nonostante l’esaltazione del coraggio e del sacrificio di sè sbandierata attraverso i loro potenti networks, hanno bisogno di un nemico costante e attuale per giustificare le spese per gli armamenti, da un lato, e dall’altro per creare coesione e consenso interni verso un medesimo obiettivo, che altrimenti non riuscirebbero ad ottenere; il famoso patriottismo degli americani si riduce in definitiva solamente ad una unione di facciata sotto una bandiera contro la minaccia di un nemico esterno, che di volta in volta cambia: prima la russia, poi il Vietnam, poi bin Laden, poi l’Iraq, poi la Libia, poi la Corea, poi ancora l’Iraq, adesso l’Iran e tutti gli “stati canaglia” e prossimamente la Cina o l’India. Citazione:
Il mercato dell’ecologia, business del nuovo millennio, è già monopolizzato dalle aziende americane, che investono milioni e milioni di dollari in impianti per depurare zone che altre aziende (di proprietà spesso delle medesime multinazionali) hanno provveduto ad inquinare. Bisognerebbe, anzichè investire in ecologia, inquinare meno ovvero chiudere aziende che fabbricano prodotti inutili e inquinanti. Ma il mercato non permette ciò, e allora bisogna avere l’azienda che sporca perchè poi si possa fondare l’azienda che pulisce, in un circolo vizioso in cui l’uomo, visto solo come un meccanismo, è la prima vittima. Su l’espresso di tre settimane fa un’inchiesta mostrava che il cancro, in Italia, è in spaventosa ascesa. La maggior parte dei tumori è cresciuta negli ultimi 20 anni di percentuali che variano fra il 10 e il 50%, nonostante la ricerca sul cancro sia fra le più finanziate e ad ogni occasione ci vengono a chiedere quattrini. Ma loro li usano per curare il cancro, non per prevenirlo. Se la ricerca fosse indirizzata ad eliminare le cause che provocano i tumori avrebbe senso finanziarla; ma se queste cause vengono ignorate e i soldi vengono spesi solo per trovare nuove cure (che poi a loro volta costeranno altri soldi) si alimenta una spirale in cui l’industria continuerà a provocare le condizioni di sviluppo dei tumori che a loro volta alimenteranno una sempre più estesa e costosa industria della salute. E l’uomo, fra l’incudine e il martello, sarà solo destinato ad una triste fine, malato o “a rischio” ancor prima di nascere l’uomo sano si estinguerà e saremo tutti sempre più dipendenti dagli operatori sanitari che ci insegneranno come vivere. |
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