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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
26-03-2007, 17.41.07 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Società capitalista
Citazione:
Il messaggio di Cristo era un messaggio di amore, di eguaglianza, di solidarietà, di sovvenzione dei più deboli, di fratellanza ma non è riuscito a spingere l’uomo verso una società più giusta. Pur da tutt’altra prospettiva anche il marxismo promulgava l’idea di una società basata sulla condivisone dei beni della terra, sulla giustizia, sull’equilibrio, sulla fratellanza etc….. ma anch’esso ha fallito miseramente. (Mi aspettavo che qualcuno mi facesse la battuta che le Seychelles sono piene di cittadini dei paesi comunisti). In effetti non volevo dire che il marxismo è la soluzione ai mali della società, ma certamente non è lui il responsabile di questi mali, benché si voglia scaricare su di esso la responsabilità dei propri fallimenti. Probabilmente, da un punto di vista della giustizia sociale c’è lo stesso buono nel marxismo che c’è nel messaggio evangelico. Resta il fatto che , pur volendo le stesse cose, sia l’uno che l’altro hanno fallito miseramente e quello che ne consegue è una società sempre più ingiusta e cattiva, dove ogni etica ed ogni principio, vengono immolati sull’altare del “dio denaro”, dove non c’è più rispetto per niente e per nessuno, dove la delinquenza aumenta, aumenta la prevaricazione e l’egoismo. La mia diagnosi potrà sembrare impietosa ma tu dimostrami che non è così. Ora poteva sembrare una battuta quella delle Sychelles ma guarda che veramente con le capacità produttiva che abbiamo oggi in occidente potremmo davvero stare bene tutti, se solo fossimo più furbi e meno avidi….. e quello che mi chiedo è, perché non riusciamo a vedere questa semplice verità? Perché non riusciamo a darci un’organizzazione sociale che sfrutti la tremenda capacità produttiva a vantaggio di tutti? Secondo me abbiamo ancora la sindrome della fame e della miseria quando dovevamo lottare per la sopravvivenza e quindi stiamo ancora vivendo da poveri e da miseri accumulando nelle casseforti, (banche) i risparmi per i tempi di magra e raccontandoci che se siamo ricchi è perché siamo più bravi degli altri, (discorso della meritocrazia) . Ma quando ci accorgeremo che le cose sono cambiate? Non so se riesco a farti capire ciò che vorrei esprimere??? |
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26-03-2007, 19.23.48 | #4 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Società capitalista
Citazione:
Per carità, sei chiarissimo e non c'è che da condividere quello che dici! Magari potessimo andarci tutti, ma proprio tutti alle Seyschelles, comunisti, capitalisti e liberali!... Ma il vero dramma è proprio quello che dici tu. La nostra generalizzata avidità, che non ha come misura il benessere in se, ma "quanto" il mio benessere sia maggiore di quello degli altri! Mi torna in mente spesso quel pezzetto degli Atti degli Apostoli in cui si dice che i primi nuclei di credenti in Cristo mettevano le loro sostanze "ai piedi degli Apostoli" (cioè in comune) ed i beni venivano ridistribuiti "in modo che nessuno fosse nell'indigenza". Ecco, viene subito da pensare, doveva essere una comunità ben ricca, per poter soddisfare tutti!... ed invece no, erano poco più che pezzenti, nella media. Ma ognuno, prima di prendere, valutava le esigenze degli altri... e si autolimitava. E la roba bastava. Come aveva insegnato il Maestro?... forse. Ma esattamente come fa qualunque mamma di famiglia nei confronti dei componenti della sua famiglia: prima bada agli altri e poi a sé stessa. Cioè imparare a vivere nell'amore per gli altri, invece che nella cupidigia. Cioè: "Il mondo ha bisogno di uomini buoni, più che di uomini saggi" |
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26-03-2007, 22.22.32 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: Società capitalista
quoto totalmente VanLag e Rudello
mi permetto di aggiungere solo che oltre alla fame arretrata nata dalla miseria dei secoli passati si aggiunge il virus del potere. Un virus che non lascia scampo, uccide l'animo, pietrifica il cuore. Non sono tanto i capi con la loro alienazione a distruggere il mondo ma il singolo individuo con la propria pigrizia, con la propria apatia, come lattante che aspetta che il latte gli cada in bocca. Per questo vengo i furbacchioni che rubano tutto il rubabile ed anche di più. La società non è fatta di fantasmi, non esiste la società senza individui che la compongano e se una minoranza è capace di schiacciare la maggioranza vuol dire che bisogna trovare quel che non va. Purtroppo devo tornare a ribadire che le religioni sono determinanti nella costruzione dell'inferno in cui ci ritroviamo da millenni. Le religioni insegnano sin da piccoli ubbidienza, sottomissione pronti per essere manovrati da chi detiene il potere. Preparano il piatto pronto per i potenti di ogni epoca, sostenendoli e collaborando con loro. Di certo Gesù non è stato ascoltato. Non conosco Maometto e quel che insegnava, ma è probabile che la sostanza di quell'insegnamento sia andata perduta. Se ci fossero al mondo una minima quantità di VERI cristiani non saremmo in questa bolgia infernale in cui ci ritroviamo. Capitalismo e comunismo non hanno alcun senso se a usarli sono sempre gli stessi uomini malati di potere. Riusciremo a riprenderci la nostra umanità prima che sia troppo tardi? Riusciremo a dare vita ad una società che porti verso l'evoluzione e non la distruzione? Non lo so, lo spero tanto per i giovani, per i nuovi nati, per le piante, per gli animali, per gli insetti, per l'acqua e la terra e l'aria. |
26-03-2007, 23.26.57 | #6 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Società capitalista
Citazione:
Bravissima Mary! Condivido pienamente. L'obbedienza, il dogmatismo che ci inculcano fin da quando siamo piccoli, intorbidano la nostra coscienza civile, lo spirito di iniziativa, e anziché onesti ci rendono furbi. Marx nell'economia, Gesù senza basi economiche, gridano la medesima verità: fratellanza, condivisione. Non può continuare questo divario economico. Non è una rivolta al capitale, la mia: solo una considerazione - quella che ormai facciamo, credo, un po' tutti - i poveri sempre più poveri, i ricchi sempre più ricchi. Montezemolo "rimbrotta" Prodi: abbassare le tasse ai poveri??? Dobbiamo PRIMA pensare al capitale, alle imprese. Continuiamo pure a dargli ragione: se non c'è una economia salda, se non agevoliamo i già ricchi, gli imprenditori, i poveri debbono rimanersene buoni buoni e non pretendere neppure la pensione, maturata dopo una vita di lavoro. Ciao a tutti! |
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27-03-2007, 09.50.41 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Società capitalista
Citazione:
io ci lavoro in mezzo a tanti cinesi,coreani...parlando con loro mi dicono tutti ma proprio tutti che non vogliono tornare nel loro paese perche li lavorano appunto come fossero macchine e non piu persone..allora mi dico pure; si andate pure avanti ma quale' il prezzo che stanno pagando?!..e poi avanti,ma avanti allora cosa significa? produrre sempre di piu,lavorare come schiavi,insomma fare una vita di *****?..e per chi poi?! EVVIVA L'OZIO! in verita secondo la mia semplice opinione e' proprio il senso che non esiste piu e il tutto si riduce soltanto a un accumulo di beni-la maggiorparte inutili- che non servono a farci sentire bene,anzi il contrario alimentando un sistema perverso per tutti,cinesi da una parte italiani da un altra,...nessuno escluso |
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27-03-2007, 15.13.43 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: Società capitalista
Citazione:
Esattamente quello che penso! Come del resto lo penso anche nel senso opposto, ovvero nei paesi ricchi ormai anche chi riesce a vivere normalmente, ma magari non riesce a comprarsi la macchina più bella o i vestiti di marca è considerato (e si auto-considera) povero! Ma non capiamo che non è questo il giusto metodo di valutazione. I dislivelli economici sono un'ottima cosa, guai fossimo tutti uguali e venisse meno il criterio di merito (non che adesso sia molto presente, ma comunque...). Come dico spesso: se il necessario per vivere normalmente è 20 ed io ho quei venti, ma moltissime altre persone hanno 100, perchè devo assolutamente arrivare a 100 anche io?perchè considero questo un'ingiustizia? Non mi sento, del resto, di negare che sono fortunato a vivere in un paese capitalista e liberale, perchè se fossi nato in un paese comunista o comunque fortemente statalista ora sarei, sì, forse uguale agli altri, ma ben al di sotto di quei venti che volevo per vivere. Ma un paese che ha raggiunto un certo sviluppo non può continuare a crescere ciecamente, deve iniziare ad operare seriamente sul welfare, perchè è quello l'importante, che tutti partano con le stesse possibilità e che si discerna in base al merito. |
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27-03-2007, 16.37.35 | #9 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Società capitalista
Citazione:
Giustificabilissime le osservazioni di “Acquario69”, ed ancor più comprensibili i pensieri degli amici cinesi immigrati qui da noi. E menomale che sia così! L’economia ed il benessere di un paese, è paragonabile al motore di un automezzo. Ci sono momenti in cui è “in tiro”, cioè sotto affaticamento, alla partenza, in accelerazione, in salita… altri momenti in cui è “neutro”, quelli in cui lo sforzo da attuare è quello necessario a contrastare le perdite per attrito e resistenza dell’aria, ed infine dei momenti di “freno-motore”, quando l’abbrivio dell’automezzo (= la produzione di beni) è eccessivo ed occorre rallentare per evitare di ingolfarsi. Orbene la Cina, partita lo sappiamo da condizioni sociali disperate, sta producendo il massimo sforzo per raggiungere il benessere delle società occidentali, e lo sta facendo benissimo, ma nel solo modo in cui può farlo un gigante di quelle immani proporzioni. Il suo immenso motore diesel è teso allo spasimo, sollecitato e sforzato in ogni sua molecola per produrre la spinta necessaria. E proprio come in un grosso camion… tanta fatica per cominciare appena a muoversi. I Cinesi nostri ospiti si trovano invece in una vetturetta che fila liscia sull’asfalto lucido, e gli basta un filo appena di gas per ronfare soddisfatta. E grazie che preferiscono!... Ma a noi anche quel filo di gas, quel poco lavoro con tante pretese (è inutile protestare, qui è ancora tempo di diritti più che di doveri, e di vacche grasse) ci sta pesante, e pian piano ci mangiamo quel patrimonio di “energia cinetica” che avevamo accumulato col “boom economico” e col “miracolo italiano” e presto ci ritroveremo nelle pesti. In realtà nessuno ricorda più, non è comodo farlo, che quelli erano i tempi delle quarantadue ore settimanali, delle cento ore di straordinari al mese (si, al mese, non all’anno), dei turni di notte e del lavoro su sei giorni… quando non su sette!... Quindi “boom” si e “miracolo” pure, ma non donatici dall’alto, ma lavorati giorno dopo giorno a suon di fatica e sudori. “Ma le conquiste che abbiamo fatto!...” Sissignori!, le conquiste sono un fatto di progresso e di civiltà, di maggiore giustizia ed equità, ma vanno difese, e soprattutto, sostenute! Altrimenti avrebbero avuto ragione e successo i “figli dei fiori” americani, quando volevano si, vivere secondo le gioie della natura, ma con tutte le comodità ed il supporto di quella tecnologia che loro rigettavano come forma di abbrutimento nell’inaccettabile lavoro, quando doveva essere prodotta!... Anche in quel modo, sarebbe stato molto comodo. Ma non poteva ovviamente funzionare, e non funzionò! |
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27-03-2007, 17.21.30 | #10 | |
Moderatore
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Riferimento: Società capitalista
Citazione:
trovo molto chiaro ed equilibrato il tuo ragionamento,resta il fatto secondo me che il sistema capitalistico o meglio presunto tale e' stato ed e' un sistema che ha fallito tanto quanto l'utopia del comunismo...ci sara mai una giusta via? |
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