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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali |
05-03-2007, 20.34.55 | #3 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Politica
Citazione:
Infatti anch'io credo che questa "ignoranza" della storia e di conseguenza della politica, sia un grosso problema per tutti, non solo i giovani. Se non sbaglio, alle scuole medie superiori, bene che vada si arriva a studiare Giolitti, senza poi che venga compreso quanto la politica internazionale interferisca nella società. Marx poi viene generalmente studiato in filosofia. Quindi, Debo221o, siamo in buona compagnia. Aggiungo solo un punto: non è sufficiente leggere, studiare, ascoltare una fonte sola: diventa sempre più necessario ascoltare più voci sul medesimo argomento e affidarsi al proprio giudizio. |
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05-03-2007, 21.23.05 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: Politica
Ciao
non credo sia difficile né conoscere le risposte a quelle domande, né avere amici che conoscono le risposte a quelle domande. Ma il punto non é questo. C´é un tipo di voto che non richiede nessuna conoscenza della politica, e tantomeno della storia, ma solo la giusta informazione sull´idea dei candidati. Mi riferisco alle idee che vertono principalmente sui valori. Ad esempio se non ritengo l´immigrato una minaccia, una coppia gay uno scandalo, e la liberalizzazione delle droghe leggere un male assoluto, so di non dovere votare a destra. Diversa é la questione della politica economica. In questo caso le nozioni necessarie per sapersi destreggiare tra le soluzioni piú corrette di problemi condivisi da diversi schiermenti, non sono colmabili neanche con una semplice laurea, e forse non sono chiare neanche ai politici stessi. |
06-03-2007, 15.59.51 | #5 |
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Data registrazione: 03-07-2006
Messaggi: 250
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Riferimento: Politica
Provo a darti qualche sommaria risposta, scusa la brevità:
1)Chi era Ernesto Che Guevara, cosa ha fatto, quali erano le sue idee politiche. che guevara era un medico ed ha scelto la lotta armata per cambiare il governo ed aiutare la sua popolazione poverissima, militava con fidel castro, fu anche suo ministro ma si dimise. 2)Chi era Giolitti? (che ha fato, le sue idee...ecc) Statista dell'inizio della repubblica italiana quando le persone al governo traducevano in legge gli ideali che avevano 3)Chi era Matteotti? (idem) comunista ammazzato dai fascisti, mi pare 4)e Gioberti? ............ 5)MAo Tze Dhong? mao tze tung forsevuoi dire, dittatore comunista cinese che con le sue massime (libretto di Mao) indottrinava il suo popolo.Come la Russia applicò le ideee di marx nella realtà. 6)Che differenza c'è fra destra storica e destra attuale?(idem x la sinistra) Abissale, destra storica e sinistra storica provengono dalle ideee di due grandi economisti:Smith per la destra e Marx per la sinistra che avevano idee opposte su come doveva organizzarsi la società nell'epoca in cui vissero cioè durante la prima rivoluzione industriale. 7)che significa la parola Comunismo? abolizione della proprietà privata e tutto dello Stato (tutto comune). Lo Stato unico imprenditore ed i cittadini tutti lavoratori dipendenti. 8)Se potessimo portare Napoleone ai giorni nostri, in che partito potrebbe essere?(basandosi sulle sue idee e le sue gesta) in nessuno perche' era un dittatore che aspirava alla monarchia o , meglio, all'impero. 9)Perche la Democrazia Cristiana ha avuto un ruolo fondamentale dal dopo guerra in poi? perche' era il partito che prendeva piu' voti ma non sufficienti per governare da sola, quindi per raggiungere il 51% si alleava ora con i partiti di destra ora con i partiti di sinistra. 10)Chi era Robert Owen? forse il primo sindacalista 11)Che differenza c'è fra legge e decreto legge? la legge e' approvata dal parlamento (che rappresenta tutto il popolo italiano) il decreto legge e' una legge fatta per motivi di urgenza dal governo(che rappresenta solo la maggioranza del popolo italiano) ed immediatamente valida, ma se non viene approvata dal parlamento entro 60 gg si annulla automaticamente. Spero che qualche risposta sia stata di tuo gradimento, naturalmente sono risposte stringatissime. Comunque complimenti perchè ti interessi della Storia: "senza il passato non si puo' comprendere il presente" (non ricordo chi lo ha detto, ma e' vero!!) |
06-03-2007, 18.39.17 | #6 |
Avanti è la vita
Data registrazione: 06-04-2006
Messaggi: 129
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Riferimento: Politica
Provo a rispondere anche se mi scuso in anticipo degli eventuali strafalcioni che commetterò visto che ormai sono argomenti che non tocco da 4 anni se non in maniera molto marginale:
1) Il Che Guevara era un rivoluzionario argentino figlio di medici e quindi benestante che decise di appoggiare le idee rivoluzionarie in america latina e africa.Sicuramente la sua impresa più riuscita è il colpo contro il regime batista a cuba insiema a castro.Fu uccisio mentre appoggiava un altro movimento in bolivia .Il "che" non era cmq solo un rivoluzionario ma scrisse anche un libro.La sua figura è lo steriotipo romantico del rivoluzionario che è disposto a rinunciare a tutto per i suoi ideali.I motivi della sua folgorazione sulla strada di damasco cmq mi sono ignoti. 2) Giolitti,statista piemontese resse l'italia del 1901 al 1914,anche se non initerrottamente.Sicuramente fu il precussore delle maggioranze variabili in quanto fu un maestro del trasformismo visto che si appoggiava ora alla destra liberale,ora alla sinistra liberale,ora ai cattolici,ora ai socialisti,ora alla destra nazionalistica.Di lui possiamo ricoradare la concessione del suffraggio univarsale maschile,il patto giolitti-gentiloni per il voto dei cattolici e la guerra in libia.Sicuramente era anche curioso il suo modo di governare ,infatti,mentre al nord tutto si svolgeva secondo le regole per quanto riguarda le votazioni al sud invece si appoggiava molto ai prefetti e ai notabili locali per "taroccare" le elezioni e questo gli valse un appellativo poco lusinghiero di "governo del malaffare".La sua opera cmq non fu del tutto negativa in quanto portò l'italia nella età contemporanea. 3)Matteotti politico socialista ucciso dai fascisti (1922?)perchè denunciò in parlamento gli imbrogli nelle elezioni da parte di mussolini.Anche se ancora oggi non si sa se fu lo stesso mussolini a dare l'ordine del suo omicidio cmq benito se ne assune piene responsabilità e per questo quasi non cadde 4)Se non vado errato gioberti era colui che voleva un italia federale nel 1848 sotto la guida del papa.Alla sua idea si contrappone mazzini che voleva un italia repubblicana e poi cavour che invece voleva un italia monarchica sotto la guida dei savoia. 5)Mao portò il comunismo in cina famoso per la lunga marcia,il libretto rosso e la rivoluzione culturale. 6)destra storica e sinistra storica erano chiamate così semplicemente per il posto che occupavano in parlamento e non avevano niente a che vedere con l'idea che noi oggi abbiamo della destra e sinistra contemporanea.Sia la D.S che la S.S erano infatti ambedue liberali ma semplicemente si differenziavano per le idee economiche mentre la destra voleva ripianare completamente il deficit lasciato dall'unità la sinistra voleva che tale azione fosse più graduale.La destra cadde sulla tasse del macinato nel 1878 . 7)Comunismo significa comunismo,onestamente non la sa spiegare,al max posso dire cosa è il comunismo.La parola cmq se non vado errato è da riferirsi alle "comuni" parigine del 1870 che nacquero alla fine del regno di napoleone III dopo la sconfitta contro i prussiani. 8)Domanda difficile in quanto non credo che sia molto possibile fare paragoni.Napoleone per certi versi era un innovatore o un riormista basti pensare ai codci che emanò ma cmq per molti versi era anche un reazionario che sacrificò le idee della rivoluzione per i propri interessi. 9)La dc ha avuto un ruolo fondamentale dal dopo guerra in poi semplicemente perchè era il partito di governo.Alleato con la chiesa contro i comunisti ha tentato varie alleanze con quasi tutti gli shieramenti formando governi di cento-destra o centro-sinistra con il pci però sempre fuori tranne dopo moro.Un governo in italia senza dc era impossibile. 10) A questa domanda posso rispondere solo con 11)legge è la legge approvata dal parlamento mentre il decreto legge sono quelle leggi che per determinati motivi d'urgenza o necessità vengono emanati dal governo anche se il parlamento deve poi convertirli in legge ordinaria entro 60 gg. Sapere la storia cmq non significa necessariamente capire di politica ne tantomeno penso che la conoscienza sia sinonimo di inteliggenza.Inoltre se è vero che i giovani si schierano molto per sentito dire lo stesso vale anche per gli adulti per esempio quante persone sanno veramente se è giusto fare o meno la tav?Questo a prescindere se la tav sia giusta o sbagliata ma semplicemente per dire,a prescindere dalle nostre conoscienze personali, noi abbiamo una idee e quella seguiamo. Quanti ,infatti,prima di sparare sentenze si sono messi a vedere gli studi di settore,a fare le proiezioni e controllare se veramente c'è amianto o meno in quelle montagna invece di accodarci al politico che ci diceva ciò che volevamo sentirci dire?.Questo però non deve essere visto perforza come un male anche perchè teoricamente paghiamo una classe politica che dovrebbe decidere per noi per il meglio (teoricamente ). Ciao P.S. Cmq spero di aver preso almeno la sufficenza |
03-04-2007, 23.33.50 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
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Riferimento: Politica
Credo che le domande numerate poste da Debo2210 fossero retoriche, volte più a stimolare una interna riflessione che a sollecitare una esplicita risposta ad ognuno dei quesiti. Erano piuttosto le primissime domande, oscurate dal successivo elenco, ad essere veramente interessanti.
Me le sono poste anch'io qualche tempo fa, occasionalmente parlandone in altri thread, e persino dedicandovi un sito (http://politicattiva.altervista.org/): ho trovato alcune risposte, per quanto non sempre quelle che immaginavo, comunque senza poter esaurire la domanda principale: quale soluzione per una politica etica? Il fatto è che si vorrebbe il mondo più semplice di quel che è, e con difficoltà e celato rammarico si abbandonano le semplificazioni inizialmente accettate; se mai si riesce davvero ad abbandonarle, che a volte anche la più palese evidenza è incapace di vincere l'ostinazione con cui talvolta difendiamo idee irrazionali ma "nostre". Tornando a Debo2210, ritengo che la politica, intesa quale gestione della cosa pubblica, sia ignorata persino da molti politici che piuttosto la ritengono il modo migliore di preservare i propri interessi privati; figuriamoci l'idea che possono essersene fatta i più giovani! Questi mi sembra si schierino più in conformità delle scelte effettuate dal gruppo amicale, che altrimenti, e votando sulla base dei consigli di questo, a volte in barba alle informazioni possedute sul candidato votato o sulla sua parte politica. Tuttavia, nulla è fatto a casaccio, seppur ciò non significhi né che è ben fatto e neppure che vi sia una regia occulta. Il problema è che finora non si è riusciti a creare la necessaria pressione selettiva per eliminare gli incompetenti ed i ladri e promuovere, come minimo, quanti siano un po' meno incompetenti e ladri degli altri. Ultima cosa, la storia è importante, non solo per la politica, ma la politica non si capisce solo con la storia, e neppure solo con il buon senso. Ancora meno la si comprende facendo un copia ed incolla di definizioni trovate in una enciclopedia. Forse, e prima di tutto, la politica è discussione, cosa spesso rara persino in un forum ricco come questo. buona pasqua giovanni |
05-04-2007, 02.59.51 | #8 |
Evoliano
Data registrazione: 19-02-2007
Messaggi: 37
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Riferimento: Politica
riguardo le tue domande: credo sia significativa la cultura in campo di storia contemporanea per elaborare un pensiero politico, ma non fondamentale. voglio dire, io posso anche sapere tutto di giolitti, matteotti e che guevara, ma se non ci capisco niente continuerò a non capirci niente...un pensiero politico può anche essere giusto a prescindere, senza un approfondito studio di avvenimenti vari...la conoscenza della storia contemporanea al limite aiuta a sostenere le proprie tesi o smontare quelle degli avversari.
e poi, sinceramente, se dovessimo conoscere seriamente a un buon livello la storia ci si dovrebbero perdere degli anni...io ho 20 anni e una cultura sto cercando di farmela, ma con tutti i libri che ci sono, su ogni argomento, mi sembra di saperne sempre troppo poco. |
05-04-2007, 10.35.01 | #9 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Politica
Citazione:
Naturalmente la politica, come tutte le cose, può essere conosciuta a vari livelli, e sono certo di non sbagliare affermando che esistono persone anziane, mature, giovani (non giovanissime perché effettivamente ci vogliono anni di studio), che ne sanno tanto, anzi tantissimo. Ma tu non ti riferivi agli specialisti, quanto delle votazioni!.... In questo caso non preoccuparti della tua gioventù! Quelli che fanno numero, le masse che contano (visto che ogni voto vale "uno", da chiunque sia espresso) non solo ne capiscono una mazza molto, ma molto meno di te, ma i personaggi che tu hai citato, non li hanno mai manco sentiti nominare!... forse Napoleone per via del cognac o il Ché nelle canzoni degli Intilli Mani... ma non molto di più! Per cui la nostra orgogliosamente vantata democrazia elettiva, in attesa di tempi migliori che "fatalmente arriveranno" per ora si riduce ancora alla competizione fra imbonitori, quelli del grupo "A", dei "B", dei "C", l'un contro l'altro armati in feroce lotta a convincere tutto il resto della popolazione (la quasi totalità dei voti) che il parere da lui presentato è migliore di quello degli altri. Anzi, ultimamente, lo stile sta cambiando è la propaganda è più orientata a mostrare "quanto son male loro" che "quanto siam bene noi". Si è scoperto infatti che è più facile farlo, viene meglio, e porta più risultati (=voti). Il "contenuto" dei comizi e delle dichiarazioni di programma è irrilevante, l'obiettivo è solo quello: più voti. Vivi serena quindi, anche se non capisci una mazza. Qui non ne capiamo niente nessuno, e quei pochi che ne capiscono, non contano, sono irrilevante minoranza (vera, questa volta!) |
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