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25-02-2007, 03.03.00 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2007
Messaggi: 131
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Riferimento: perche e' caduto il governo?
Ditemi, ragazzi, ricordate i tempi in cui il politico doveva essere l'esempio di rettitudine da imitare? E come si può parlare di rettitudine riferita ad un Berlusconi che, per San Valentino, si scambia le lettere d'amore con la moglie sul settimanale di Mayer? Ma insomma, stiamo parlando di una persona che dovrebbe, o meglio, aspirerebbe, a guidare il nostro paese verso il meglio, oppure stiamo parlando di un pagliaccio?? Tutto quello che vogliono è AUDIENCE ed io me la prendo con i giornalisti e con i conduttori televisivi che spendono noiosissimi pomeriggi a parlare delle scuse pubbliche che la moglie ha preteso con una lettera su uno dei quotidiani a maggiore tiratura.
Una volta, i panni sporchi si lavavano in famiglia. Quello che noi vorremmo, sarebbero migliori condizioni di vita, per il resto, che si litighi o meno con la moglie, a noi NON CE NE PUò FREGARE DI MENO!!! Il mio è un MAI PIù BERLUSCONI di matrice morale, non politica. Un uomo che se ne esce con queste trovate da quattro soldi, come può pretendere di mettersi a capo di una nazione? Io, che ho diciannove anni, un tipo del genere non ce lo mando mica in giro per il mondo a rappresentare l'Italia!! |
25-02-2007, 07.07.48 | #15 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Riferimento: perche e' caduto il governo?
In un Paese come l'Italia, tutto è possibile.
Ma io credo che esso si componga di due anime, contrapposte e distinte. Una, alimentata dall'odio sociale e dall'invidia, si riconosce ipocritamente nella violenza prepotente della maggioranza. L'altra, pragmatica e silenziosa, non ha nulla di meglio che il berlusconismo, vituperato e bistrattato in ogni modo dalla propaganda e dal maglio del potere. In mano alla prima esiste pressochè tutto: ogni potere esecutivo, giudiziario, burocratico, universitario, e quasi ogni potenza mediatica. Alla seconda, poco più del buon senso. La certezza, però, che sussistano regole. Regole logiche. Regole del pensiero. Esse valgono in ogni lingua, ogni cultura, ogni comunità. Solo in Italia esse sono dubbie: altrove, nell'Universo, risultano invece del tutto sicure. Esempio: che chi governa un Paese non organizzi e manifesti contro le decisioni da se stesso prese. Solo in Italia tale situazione risulta problematica e virtualmente concretizzabile. Mille funambolismi dialettici impegnano gli sfaccendati della prima parte: alla sistematica ricerca di architetture dialettiche che sfidano il senso comune. Impossibili equilibri ideopompici chiamano in causa il Vaticano, la CIA, le sette sorelle, la Madonna di Lourdes e, se necessario, anche la numerologia assiro-babilonese allo scopo supremo di dare nemici ad un collasso naturale. L'altra parte, pragmaticamente paralizzata dallo sconcerto, si interroga, silenziosamente, sui numeri. Come è possibile che il 26% degli italiani appartengono alla corruzione ideologica, alla negazione analitica di ogni razionalità? Eppure, eppure... Siete così tanti... In ogni Paese democratico una parte politica che goda del 26% del consenso, più o meno convinto, della società civile, sarebbe sospinto a calci nel sedere verso l'oblio politico. Ma questa Italia fu la culla del Fascismo (e scrivo, per cautelarmi, il maiuscolo), che, a tempo debito, sorse dalla stessa sinistra che partorisce oggi il secondogenito. E vi sono Fascisti del ventennio tuttora convinti! Da buon vecchio liberale, mitteleuropeo, dico a tutti: perchè non vi svegliate? Perchè non la smettete di tirar bordone ad un misero figuro, buono soltanto come volto per la pubblicità dei formaggini "Tigre"? Come è possibile che ancora non abbiate capito che la magistratura non è che il braccio armato di questa accolita di "compagni di merende", il cui unico scopo è di esercitare il potere? Come è possibile che, piuttosto di vedere il dito che indica la luna, guardiate sempre e solo alla Luna, come se essa ne fosse la vera ragione? Sveglia, ragazzi! Io sono un vecchio liberale e, credetemi, ho sempre misurato gli uomini per la loro capacità di tener diritta la schiena. So bene che il mio linguaggio può apparire inusitato e strano per la vostra generazione. Ma tener diritta la schiena, credetemi, significa anche avere le palle per difendere la "democrazia" di un Paese. Cosa vuol dire "difendere la democrazia"? Ve lo spiego in poche parole. Vuol dire anteporre i bisogni e le esigenze degli uomini alle idee, per belle e affascinanti che siano. Perchè chi vi dice che le "Idee" vengono prima di tutto, credetemi, prima dei bisogni semplici dei tanti diseredati di questa penisola, prima delle necessità di chi non può nulla, va messo in galera ed è bene gettar via la chiave. E "difendere la democrazia" significa esattamente questo: combattere chi pensa che le "idee" precedano i bisogni degli uomini. Ne ho prese tante di botte, credetemi, perchè "fascista" secondo i cretini di sinistra, e ho preso anche sberle e spintoni dai "camerati" a suo tempo. Mi sento, dunque, a buona ragione, un italiano che non ha paura. Berlusconi non mi piace, dev'essere una questione di pelle. Ma i vari Diliberto, Prodi, Pecoraro Ascanio e Bertinotti, vanno combattuti con la forza della democrazia liberale. Ossia senza pietà, perchè portatori di un'ideologia che antepone le loro "personali" convinzioni ai bisogni, le speranze, i desideri degli uomini e delle donne di questo Paese. Per questa maledetta strada, amici cari, si giustifica tutto. Attenti, vi prego. Questi folli, abituandovi a rovesciare sistematicamente i nessi di causa-effetto, vi conducono, inavvertitamente, ad ammettere tutto in nome di una Idea, presunta intangibile e vera. Accanitevi, dunque, contro il Vaticano, agguerriti dei veleni che le serpi che vi ispirano vi hanno propinato. Accanitevi contro tutti, se credete che questa sia la strada che migliorerà la vita in questo Paese. Accanitevi contro voi stessi, quando avrete compreso che voi siete la causa e non l'effetto dei guai di questa Comunità. E poi andatevene. |
25-02-2007, 08.41.00 | #16 | |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: perche e' caduto il governo?
Citazione:
Tutta sta propaganda che i dico sarebbero un imposizione ai cattolici è una corbelleria, permetterebbe solo a chi cattolico non è di vivere come meglio gli garba svincolato dalle morali religiose. Comunque la domanda del topic è perché è caduto il governo. Ebbene ci siamo sbagliati, non è caduto nessun governo, ha solo fatto finta, ha preso lo scivolone di proposito e prima del tempo per dimostrare che al senato non c’e’ maggioranza ma i numeri sono pari all’opposizione, e che i senatori a vita hanno la facoltà di decidere sulla vita del paese. Una finzione teatrale per rendere lecito l’allargamento ad altre voci che sostengono un certo tipo di politica meno radicale. Comunque sono d’accordo con chi dice che i parlamentari sono lontani ormai dall’elettorato al quale si avvicinano solo sotto elezioni, per poi cambiare repentinamente il corso del programma adattandolo ai loro interessi personali. Credo che bisognerebbe mobilitarsi tutti ed entrare nel vivo delle decisioni attivamente. |
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25-02-2007, 09.11.29 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: perche e' caduto il governo?
Citazione:
condivido pienamente ed ammiro quel che fai. Ritengo ci sia una priorità politica ed una nostra personale. quella politica dovrebbe essere rimettere in sesto il paese riducendo le voragini di distribuzione di ricchezza che si fa ogni giorno più ampia. La nostra priorità, invece, consiste nel mettere da parte qualsiasi idea di rivoluzione ma avvicinarci all'idea di ribellione. La rivoluzione necessita di potere e di un certo numero di seguaci, ma per la ribellione basta il singolo. Non possiamo più riporre fiducia in nessun politico, tantomeno in un partito. Almeno fino a quando non verrà fuori un vero politico dentro un vero partito. Nell'attesa tocca a noi, a ciascuno di noi. Scusatemi se mi ripeto, ma non abbiamo altra scelta. Coloro che scambiano la religione per un partito che regoli le vite di tutti non sono religiosi. Il vero religioso vive la propria religione senza imporla a nessuno. Da che mondo è mondo ogni volta che la religione diventa politica porta ingiustizia e mancanza di libertà. La storia insegna. Non riteniamoci impotenti perchè non lo siamo, nessuno di noi lo è anche se vogliono farci credere il contrario. Stiamo tornando ai servi della gleba e non ce ne accorgiamo. Nel Medioevo c'era l'ignoranza oggi c'è il lavaggio del cervello. Per questo è necessario lavorare su noi stessi, idee, pensieri, azioni piccole piccole possono cambiare la realtà in cui viviamo e dare la possibilità di cambiare il mondo. Il Popolo non esiste come entità propria ma è fatto da Giuseppe, Vittoria, Claudia, Anna, Francesco, Loris, Azzurra, Ettore....... Avremmo certamente bisogno di un punto di riferimento ma, nell'attesa, prepariamoci ad essere ribelli. |
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25-02-2007, 11.26.03 | #18 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: perche e' caduto il governo?
Citazione:
Tu ed io (e forse non molti altri!...) lo sappiamo che laico non significa ateo ma solo "non sacerdote", ma in questo caso devo farti notare che allora "abbiamo già" un governo laico, cioè fatto di persone non-leviti, né preti, né himan... Naturalmente poi, ognuno dei nostri parlamentari ha, come diritto di tutti, le sue idee di natura spirituale, e ci sarà il cattolico, come il satanista, il buddista, il Taoista ed il seguace di strane e bizzarre religioni... E probabilmente queste sue idee influenzeranno anche il suo agire. Ma quello che conta è, non dimentichiamolo, che dietro ognuno di loro c'è un ragguardevole numero di rispettabilissimi cittadini italiani che ha deciso (o per lo meno accettato, per non scontentare i detrattori della presente legge elettorale) di farsi rappresentare da lui. La mia unica preoccupazione consiste nel vedere che sempre più persone, anche in questo forum illuminato, confondono le regole della democrazia con quelli che personalmente vorrebbero fossero i risultati. E questo è grave; perché se si perde la concezione democratica se ne distrugge la forza, e dopo l'arma del voto ci sono i forconi ed i fucili della rivoluzione, e le torce per incendiare e distruggere. Il che si può anche fare, ed uccidere la gente per un ideale. Ma quest'ideale, oggi noi italiani non ce l'abbiamo, come non ce l'avevamo (e l'abbiamo dimostrato ampiamente) quando abbiamo "fatto l'Italia" e nemmeno quando ci siamo liberati del "dittatore fascista". Perché siamo il popolo dei "contro", ma non quello dei "pro". C'è altro da dire su questo intervento. Spero di farlo a breve. Grazie per avermi letto. |
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25-02-2007, 17.52.58 | #19 |
Frequentatrice abituale
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Messaggi: 822
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Riferimento: perche e' caduto il governo?
Caro Rudello, qui non si tratta di imbracciare i forconi e di fare una rivoluzione senza considerare i pro e i contro.
Ti vorrei fare l'esempio di un corpo animale malato: Per prima cosa si cerca di capire che cosa non funziona o che cosa duole; in un secondo tempo viene, attraverso esami più specifici, individuato "il colpevole" o "i colpevoli"; terzo tempo - si passa alla cura e (purtroppo) alle volte all'asportazione. Nella caduta di questo governo, si trovano le IMPRONTE dei colpevoli negli effetti, o come direbbe uno lettore di gialli, "abbiamo trovato il movente". Non possumus eliminarlo: troppo potente per le nostre forze di miseri mortali. Ecco il motivo del nostro lamentarsi, del nostro gemere. |
26-02-2007, 00.23.15 | #20 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: perche e' caduto il governo?
Citazione:
Senz'altro Patri!... "Paghe basse e diritto di mugugno" era il motto della nostra Azienda, ed io capisco benissimo la tua scontentezza, che è anche la mia! Ma il pericolo è un altro, quello di cadere dalla padella nella brace!... Perché è folle distruggere, senza saper prima cosa vogliamo ricostruire e senza essere certi di saperlo fare!. Tu, amica mia, se abbattiamo la democrazia in Italia,uno stato migliore, lo sapresti fare?... no?... attenta allora, perché i tuoi compagni di lotta sono più impreparati di te! Ed allora sai cosa succede?... che dove lo stato latita, interviene la mafia (con la lettera minuscola, ad indicare una generica organizzazione malavitosa) e dove lo stato è debole... arriva la dittatura! (ti ricordi di una certa ideologia dittatoriale che arrivò al potere assoluto con solo il 35% dei consensi?...). E poi, quando si è scassato ( e scassare e destabilizzare non è tanto difficile, una volta indebolito lo stato) non è affatto semplicissimo fare "un mondo migliore"... quello dei nostri sogni o dei sogni di cantanti e poeti idealisti ormai defunti! Ora, la forza dello stato, la forza del popolo democratico è il voto, la fiducia nel voto, ed il rispetto del voto. Se usiamo la scheda elettorale come carta igienica... ci toccherà andarle dietro..., amica mia! |
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