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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 10-03-2007, 20.23.57   #51
MAGDA
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A leggerti, sembrerebbe che Mussolini si fosse svegliato una mattina e, nervoso per qualche motivo avesse detto: «Facciamo la guerra, così gli Italiani imparano!...». No, non è così!
(fortunatamente, sennò pensa che scorno sarebbe per il babbo mio ed il nonno tuo e gli altri giovani italiani dell’epoca!... perché all’epoca, i giovani, erano loro!)
Biblioteche intere sono state scritte sull’argomento ed analisi infinite sono state fatte da persone alquanto più preparate di noi in anni ed anni di studio.
Sull’inevitabilità di entrare in guerra, sul momento più opportuno, sull’acume e la preveggenza politica di schierarsi con l’uno o con l’altro fronte, sulla diplomazia usata o da usare, le scelte militari… una infinità di cose!...
Che poi Mussolini abbia fatto bene o male le sue scelte (mai solo sue, comunque), ce lo ha detto, e tragicamente la storia, riassunta negli slogan di piazza, ma solo a posteriori, quando le cose sono andate in un certo modo.
Il “l’avevo detto io!...” è sempre una cosa che va bene dopo, perché “prima” non lo sappiamo chi avrà ragione poi… cioè chi avrà ragionato meglio ed i ripensamenti, come sai, sono quelli che alimentano le bizzarre reazioni delle masse causa dei ribaltamenti politici e delle trasformazioni sociali.
Perché se è vero, come dici che la persona “dittatore” esce comunque da delle “frange di potere” (che in sé non significa nulla) occorre che tutto il tessuto sociale intorno sia favorevole alla sua crescita.
In parole povere non è possibile che tu, o io, o Berlusconi o Prodi o chicchessia domattina decidiamo di diventare imperatore e ce lo facciano fare!... Nessuno può andare in negozio e dire: “buongiorno!, mi dia due giorni di tirannia!...”


Mi risulta che Mussolini decretò l' entrata in guerra dell' Italia, senza bandire un referendum popolare, quindi senza consultare il popolo italiano, mentre si riunì in Camera di Consiglio con i suoi quattro gerarchi e presero la decisione di affiancare il folle progetto di Hitler, e vedere realizzato il sogno fascista di un impero coloniale. E poi diede notizia dal balcone di Piazza Venezia, con le braccia piegate sui fianchi e la sua voce autoritaria agli italiani presenti e per radio, venne divulgata la notizia. Mi chiedo come si può in un regime dittatoriale, che fa del "manganello " un simbolo di pace, opporsi a qualcosa o a qualcuno. Forse è giusto che ti rammenti il " caso Matteotti ".... un parlamentare che aveva denunciato i brogli elettorali commessi dai fascisti e fu messo a tacere per sempre; mentre chi era dissidente al partito veniva: esiliato e internato, bene che gli andava.
Mussolini fece male la sua scelta : con la fatidica frase " armiamoci e partite",
mandò a morire tanti giovani italiani, senza capire che l'italia non poteva competere con la superiorità militare della Germania e al quel tempo il nostro popolo versava in precarie condizioni economiche e necessitava di importanti riforme sociali ed economiche,..... altro che pensare alla guerra ! Ma in fondo
la dittatura deve fare onore alla sua ideologia guerrafondaia, sennò che dittatura è ...... ? La tirrania fascista fu voluta ed aiutata dal Re che vide in Mussolini un grande capo di Stato.... affidandogli ruoli che gli permisero di prendere il potere. Non vedo come poteva il tessuto sociale, impedire tutto ciò.
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Vecchio 11-03-2007, 14.15.56   #52
Lucio Musto
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Mi risulta che Mussolini decretò l' entrata in guerra dell' Italia, senza bandire un referendum popolare, quindi senza consultare il popolo italiano, mentre si riunì in Camera di Consiglio con i suoi quattro gerarchi e presero la decisione di affiancare il folle progetto di Hitler, e vedere realizzato il sogno fascista di un impero coloniale. ...


Questa si che è una lacuna nella mia preparazione in storia.
Ma davvero la legislazione italiana del 1940 prevedeva per l'entrata in guerra un referendum popolare?

Dov'è che l'hai letto?... mi interessa proprio!
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Vecchio 11-03-2007, 15.48.45   #53
MAGDA
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Perché, lo ripeto ancora, le rivoluzioni le fanno i popoli, non i pochi idealisti,eroi per alcuni e facinorosi per gli altri!


Caro Rudello, il popolo ha bisogno di idealisti e facinorosi per essere mobilitato...... altrimenti sotto quale " bandiera " o motivazione si possono coinvolgere le masse ? Ripassa : la Rivoluzione Francese, la Giovane Italia di Mazzini, la Spedizione dei Mille di Garibaldi, le Cinque Giornate di Milano.... forse ti renderai conto che servono delle idee, degli eroi e una guida
per coinvolgere un popolo a lottare per i suoi diritti, altrimenti ci sarebbe caos ed anarchia sociale.... che non porta a raggiungere nessuno obiettivo....ma solo disperde.

Per quanto concerne la tua domanda, a mio riguardo... ti voglio tranquillizzare. La legislazione del ' 40, sotto la Dittatura, logicamente non poteva prevedere l' istituto del referendum, che è un elemento tipicamente democratico e che quindi mal si addice al regime dell' epoca.
L' ho usato, per rispondere alla tua affermazione, quando sostenevi che la decisione dell' entrata in guerra dell' Italia, non era stata presa unicamente da Mussolini, ma in collaborazione con il tessuto sociale.... quindi volevi deresponsabilizzare il dittatore e addossare la colpa un pò a tutti e a nessuno.
Per la serie : " uno non sa che pesci pigliare".
Ti ricordo che una dittatura può permettersi di escludere un intero popolo da qualsiasi decisione.... anche quelle più importanti... come entrare in guerra.
Ma ti sembra giusto, che chi manda i propri figli a morire per la Patria, non debba essere interpellato?
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Vecchio 11-03-2007, 20.12.14   #54
Weyl
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Mussolini fece male la sua scelta : con la fatidica frase " armiamoci e partite",
mandò a morire tanti giovani italiani,

L'affermazione di cui sopra non risulta da alcun documento storico.
Va, quindi, defalcata dal contesto con una opportuna rettifica della scrivente.
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Vecchio 11-03-2007, 23.12.31   #55
Lucio Musto
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Caro Rudello, il popolo ha bisogno di idealisti e facinorosi per essere mobilitato...... ...(TUTTO L'INTERVENTO)....
Ma ti sembra giusto, che chi manda i propri figli a morire per la Patria, non debba essere interpellato?

Vedi, la mia preparazione in storia veniva valutata fra il 4 ed il 4,5 , ma poi cinquant’anni di oblio hanno sedimentato su quelle nozioni, che ora appaiono un po’… offuscate, …per lo meno!

Tuttavia ho la sensazione (assolutamente gratuita, per carità!...) che anche la tua preparazione, sia alquanto bizzarra, frammista com’è di concezioni storiche, tuoi sogni ed obiettivi futuri, slogan propagandistici, racconti romanzati o improponibili farse scritte “ad usum delphini”…

Troppo vero che il popolo ha bisogno dei Masaniello, dei Robespierre e dei Mazzini, ma anche dei Muzio scevola e dei Pietro Micca, ma ha bisogno soprattutto di motivazioni!

Ma tu sei davvero sicura che troveremmo folla, tanta folla disposta ad andare a farsi ammazzare a schioppettate sotto il Quirinale per la riduzione degli stipendi ai parlamentari?...
Quelli della Bastiglia, avevano fame!... non protestavano per il rincaro della Nutella!...
Riguardo a Garibaldi (poco più di un mestierante), Mazzini, ideologo culturale incomprensibile al popolo analfabeta di allora e la Giovane Italia (il ’68 dell’epoca, ma gli studenti erano quattro gatti!), non sono fenomeni da prendere a modello oggi, tal quale non si può parlare di referendum in Italia citando quello Svizzero, perché sono cose del tutto diverse.

Ma andiamo avanti, occorre discutere sul perché fosse indispensabile per l’Italia entrare in guerra nel 1940?... dovrebbe riportarlo anche il libro delle medie. Era inevitabile.
Il problema era con “chi” allearsi. E non fu facile, ed evidentemente noi, (Mussolini, se preferisci) scelse la parte sbagliata. Su questo, non ci sono dubbi… a posteriori.
Ma ti pare che la mostra “partecipazione in Afganistan” sia una cosa giusta?... forse si, forse no, prova ne sta di fatto che i nostri politici (cioè i rappresentanti “democraticamente eletti” dagli italiani) non riescono a mettersi d’accordo e sono divisi a metà.
Fra cinquant’anni tua nipote dirà «avete fatto bene» o «avete sbagliato tutto» con la stessa certezza con cui tu parli ora dell’ingresso nella seconda guerra mondiale. Ma tua nipote lo farà, appunto, fra cinquant’anni, a “bocce ferme” come si dice dalle mie parti!

Ora, ragionando serenamente, ma Mussolini la guerra la voleva perdere e finire a Piazza Loreto a testa in giù, o avrebbe preferito vincerla?... Diciamo che toccasse solo a lui decidere (il che comunque non è)… se avesse saputo, come avrebbe deciso?... Perché, tu lo sai e nei libri di storia c’è scritto, lui avrebbe potuto decidere per un blocco o per l’altro.

Infine l’ultima tua frase, oltremodo indicativa, quella: «ma ti sembra giusto…?».

Io i miei figli a morire ammazzati non li manderei comunque, non ho bisogno di essere interpellato, ma a te risulta che qualche volta nella storia qualche genitore sia stato interrogato in merito?... salvo i figli dei pellerossa nei Western all’italiana di Sergio Leone.
Questo è il caso che il non rispetto di un tuo giusto sogno lo attribuisci come colpa ad un dittatore di ottant’anni fa. Ma perché, per mandare i nostri soldati in guerra oggi facciamo il referendum?...

Sono tutti volontari dici?... Si!, ma… ne vogliamo davvero parlare? Facciamolo in altra sede, per via dell’OT.

Vedi, gentile amica, l’argomento di discussione era circa “prima buona legge da fare” , e siamo arrivati ad auspicare la rivoluzione.

Una “rivoluzione” non è mai una “prima legge buona”, al massimo è una “risoluzione estrema”, da prendersi quando tutto il resto ha fallito e la stessa sopravvivenza fisica della gente è compromessa.
Perché la rivoluzione costa, costa, costa!... Ed a pagare, sono tutti.

Ah! a proposito!... anche la “piccola rivoluzione” cioè lo sciopero, il corteo in piazza con le bandiere eccetera, perde completamente la sua efficacia e ragion d’essere se lo si inflaziona e ci si ricorre ad ogni battito di ciglia, come le rivoluzioni centroamericane delle barzellette. Perché le aziende si adeguano, i pendolari si abituano, e tutto si risolve solo in perdita di ore di lavoro, cioè in aumento dei prezzi… che paghiamo tutti!

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Vecchio 12-03-2007, 07.08.06   #56
acquario69
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Ti ricordo che una dittatura può permettersi di escludere un intero popolo da qualsiasi decisione.... anche quelle più importanti... come entrare in guerra.
Ma ti sembra giusto, che chi manda i propri figli a morire per la Patria, non debba essere interpellato?

eh gia..un po come succede oggi per le missioni di "PACE" in bosnia,libano,iraq,afghanistan ..be' vuoi mettere oggi la scusa si chiama pace e non mi pare ci sia stata interpellanza da parte del popolo,la forma cambia ma a quanto pare la sostanza (in questo caso non sarebbe piu giusto chiamarla lo stesso dittatura?) rimane sempre la stessa..

Ultima modifica di acquario69 : 12-03-2007 alle ore 10.23.45.
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Vecchio 12-03-2007, 10.09.58   #57
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Originalmente inviato da acquario69
eh gia..un po come succede oggi per le missioni di "PACE" in bosnia,libano,iraq,afghanistan ..be' vuoi mettere oggi la scusa si chiama pace e non mi pare ci sia stata interpellazione da parte del popolo,la forma cambia ma a quanto pare la sostanza (in questo caso non sarebbe piu giusto chiamarla lo stesso dittatura?) rimane sempre la stessa..


Non è affatto una scusa !!! Oggi, tanti paesi necessitano di missioni di " Pace", per aiutare le popolazioni locali a ricevere aiuti umanitari, di prima necessità, come medicine, generi alimentari, indumenti ecc. fino ad arrivare
ad aiuti nella sicurezza sociale che permettono di garantire alle popolazioni locali, martoriate dalla guerra, un minimo di vivibilità. La sostanza è decisamente diversa, la finalità è diversa, è tutto diverso..... ah per quanto rigurda la forma..... sono i nostri rappresentanti, chiamati parlamentari, a decidere per noi. Per fortuna siamo in democrazia !!!! EVVIVAAAAAAAA!!!!!!
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Vecchio 12-03-2007, 10.23.37   #58
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Vedi, gentile amica, l’argomento di discussione era circa “prima buona legge da fare” , e siamo arrivati ad auspicare la rivoluzione.

Una “rivoluzione” non è mai una “prima legge buona”, al massimo è una “risoluzione estrema”, da prendersi quando tutto il resto ha fallito e la stessa sopravvivenza fisica della gente è compromessa.
Perché la rivoluzione costa, costa, costa!... Ed a pagare, sono tutti.

Ah! a proposito!... anche la “piccola rivoluzione” cioè lo sciopero, il corteo in piazza con le bandiere eccetera, perde completamente la sua efficacia e ragion d’essere se lo si inflaziona e ci si ricorre ad ogni battito di ciglia, come le rivoluzioni centroamericane delle barzellette. Perché le aziende si adeguano, i pendolari si abituano, e tutto si risolve solo in perdita di ore di lavoro, cioè in aumento dei prezzi… che paghiamo tutti!

Cordialità


Gentile Rudello .... sono d' accordo per la prima volta con te ! La rivoluzione è una soluzione estrema, che non auspico in nessun modo, per il semplice fatto
che mi sento libera di agire, di pensare e di esprimermi, perchè siamo in democrazia e le cose si discutono, si valutano insieme, si modificano, semmai si sbagliano anche...... ma c' è sempre la speranza in un futuro migliore.
EHI..... però non guardare tutto dal lato economico, se c' è bisogno di spendere per un ideale, un progetto, per acquistare qualsiasi cosa si voglia, come ad es. un barattolo di Nutella ( buonissimo ).... non guardiamo ai prezzi, l' importante è raggiungere il fine, che giustifica i mezzi.

Con devozione.
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Vecchio 12-03-2007, 10.41.19   #59
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Non è affatto una scusa !!! Oggi, tanti paesi necessitano di missioni di " Pace", per aiutare le popolazioni locali a ricevere aiuti umanitari, di prima necessità, come medicine, generi alimentari, indumenti ecc. fino ad arrivare
ad aiuti nella sicurezza sociale che permettono di garantire alle popolazioni locali, martoriate dalla guerra, un minimo di vivibilità. La sostanza è decisamente diversa, la finalità è diversa, è tutto diverso..... ah per quanto rigurda la forma..... sono i nostri rappresentanti, chiamati parlamentari, a decidere per noi. Per fortuna siamo in democrazia !!!! EVVIVAAAAAAAA!!!!!!

perfavore non prenderla come una cosa personale ma...secondo me dai troppo retta a quello che dicono i telegiornali e quant'altro,saresti l'esempio vivente di come hanno influenzato milioni di menti,ribaltando completamente l'idea stessa della realta.
informati meglio,anzi dis-informati che e' molto meglio!
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Vecchio 14-03-2007, 18.32.42   #60
Lucio Musto
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...
EHI..... però non guardare tutto dal lato economico, se c' è bisogno di spendere per un ideale, un progetto, per acquistare qualsiasi cosa si voglia, come ad es. un barattolo di Nutella ( buonissimo ).... non guardiamo ai prezzi, l' importante è raggiungere il fine, che giustifica i mezzi.

Con devozione.


Vero!... Non esiste solo il lato economico!
Infatti ricordo perfettamente la prima dichiarazione dell'Onorevole Rutelli quando fu fatto il governo Berlusconi circa l'"obiettivo unico" della sua opposizione, che sarebbe stato quello di riprendersi il potere malamente scippato.

Ed ora che quel potere finalmente è stato riconquistato, l'ideale, il progetto, lo scopo è quello di mantenere ben aderenti ai pantaloni quelle poltrone, e il conseguimento di tale fine, come giustamente dici tu, giustifica qualunque mezzo, o legge, o leggina, o compromesso che sia opportuno.
Lucio Musto is offline  

 



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