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12-02-2007, 14.33.33 | #1 |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-04-2006
Messaggi: 79
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Italia poco... energetica !!
ciao a tutti
Tratto da nostro articolo pubblicato. Premetto che io mi occupo di sistemi industriali a risparmio energetico e abbattimento inquinamento atmosferico e di energie alternative al petrolio. La corsa all'energia nucleare è già cominciata, ma l'Italia ne rimane fuori, anche dalle <<minicentrali>>. "In tutto il mondo si fanno scelte diverse, circa 100 reattori nucleari sono in progetto da qui al 2020. E'la seconda ondata di centrali atomiche, dopo quelle che hanno rivoluzionato il sistema energetico occidentale negli anni Sessanta e che oggi stanno entrando nella fase del declino. "Peccato che l'Italia resterà tagliata fuori, commenta Beccalli, Presidente e AD (Amministratore Delegato) di GE International, così come ormai è praticamente assente da tutti i grandi settori industriali: avevamo l'alta tecnologia, la meccanica, la chimica, la farmaceutica e oggi non le abbiamo più, restano solo piccole sacche di forniture di elementi, che non riescono a innescare la vera innovazione. Lo stesso discorso vale per il nucleare". General Electric non ha preferenze in materia di energia: praticamente si occupa di tutto, dal carbone alle fonti rinnovabili, dal teleriscaldamento di Pragelato alla diga cinese delle Tre Gole. Realizza sistemi di estrazione e raffinazione del petrolio, turbine a gas, ha tagliato il traguardo di 5.000 pale eoliche installate, si occupa di solare, di idrogeno e di biomasse. Il nuovo reattore di terza generazione che gli americani stanno mettendo a punto nel loro centro di ricerca sulle rive del Mohawk River nello Stato di New York: un <<mini-impianto>> da 4-500 megawatt, che punta molto sulla sicurezza passiva, ottenuta innescando un rallentamento automatico della reazione nucleare in alcuni casi di emergenza e quindi sul contenimento estremo dei costi. Mentre i francesi lavorano a Flamanville per mettere a punto un bestione da 1.600 Megawatt, l'European Pressurized Water Rector (Epr) di terza generazione, quello americano, l'Esbwr, più semplice e flessibile, potrebbe diventare così il nuovo standart americano, con un occhio al mercato cinese, dove è già pianificata la costruzione di 27 centrali nucleari. Per quanto riguarda la termovalorizzazione, in Italia, permane la contrarietà di movimenti ecologisti e dei Verdi. Nel contempo prospera lo smantellimento illegale di rifiuti tossici. Lo chiamano <<triangolo della morte>>. Nel territorio campano compreso fra Nola, Acerra e Marigliano, l'indice di mortalità per tumore al fegato ogni 100.000 abitanti sfiora il 36%, contro una media nazionale del 14. Migliaia di persone sono esposte a sostanze altamente tossiche da decenni. La criminalità organizzata ha fatto dello smantellimento illegale dei rifiuti un vero business, attraverso il controllo di 5.000 discariche illegali, dove le immondizie vengono regolarmente bruciate a cielo aperto. Tutto è contaminato: gli agenti inquinanti, come la diossina, sono ben al di sopra dei livelli consentiti nell'aria, nell'acqua e nei prodotti della terra. Ma Acerra scende in piazza e si ribella a un solo mostro: il termovalorizzatore. Per dare agli operai accesso al sito dove deve essere costruito, ci sono voluti 4 anni di battaglie e la mobilitazione di migliaia di poliziotti. E intanto la camorra fa i suoi affari. Valanga di voti per le personalità che si sono opposte alla costruzione del termovalorizzatore alle ultime elezioni politiche. Ma i rifiuti non si dissolvono nell'aria, non possono essere mai riciclati completamente, soprattutto quelli industriali altamente tossici. Anche nei sistemi più avanzati, almeno la metà va smaltita in qualche altro modo: bisogna scegliere fra il termovalorizzatore e la discarica. i partners europei hanno scelto i termovalorizzatori, al momento attuale in Europa se ne stanno costruendo circa 50 e le discariche ormai non ci sono e non se ne fanno più. Intanto l'Italia dipende per quasi 80 % dai combustibili fossili e dall'estero e la politica...tace!! E questo riguarda anche il nuovo piano energetico che bisognerà vedere quale spazio darà al fotovoltaico solare, all'eolico, alle biomasse e ai biocarburanti. Senza dimenticare che se tutti adottassero una politica personale di <<risparmio energetico>> si avrebbero dei rilevanti cali dei consumi generali e qualche euro in più nelle proprie tasche !! ciao, http://www.alagoas.it |
20-02-2007, 08.30.17 | #2 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Riferimento: Italia poco... energetica !!
Ciao Metodico,
non so bene perché le cose semplici non suscitano interesse. Personalmente mi sto divertendo a stabilire record personali di risparmio di energia, acqua e detersivi e mi ritrovo a lavorare molto meno,a risparmiare un sacco di soldini e a aver più tempo per leggere e guardarmi intorno. Io aggiungerei alla lista di cose che suggerisci anche un serio rilancio del trasporto su rotaia. Inutile fare il TAV (non ho opposizioni di principio ma piuttosto di modalità e priorità) se non si è riassestata la rete ferroviaria. E' come mettere "il vino nuovo nella botte vecchia." Anzi credo che si potrebbero condizionare la realizzazione dei TAV alla richiesta di altri fondi europei per il rilancio dell'infrastruttura ferroviaria. Guarda anche http://www.ferrovie.it/phpBB2/ Buon lavoro Monica |
20-02-2007, 12.08.49 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
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Riferimento: Italia poco... energetica !!
Citazione:
Caro metodico, le politiche ambientali non sono semplici per alcuni motivi tra cui: - la globalità dei fenomeni di inquinamento; la mega nube di smog che sovrasta la Cina in qualche modo si ripercuote anche su di me che vivo in Italia; - la necessità di cambiare abitudini e stili di vita comodi e consolidati, e che spingono al consumo acritico di beni ai quali sembra sempre più difficile rinunciare; - il contrasto fra l'obbligo di produrre per dare lavoro e profitti (e salari) e la limitatezza sempre più evidente delle risorse naturali; - la impossibilità di distinguere fra allarmismo insensato e reale pericolo ambientale (l'assurdo balletto di cifre sempre in bilico fra catastrofismo e superficialità); - le esigenze delle popolazioni locali, che i governi (tra cui quello italiano spicca) non hanno intenzione di tenere nella giusta considerazione. Quindi la tua opinione è legittima quanto la mia, che non vorrei mai e poi mai un ritorno all'energia nucleare (le scorie te le pappi te?), che farei a meno dei termovalorizzatori (nella mia città ce ne sono ben tre!!) che sono dei mostri di inefficienza, dato che consumano più energia di quanta ne riescono a ricavare dai rifiuti, ed emettono in aria qualcosa che non è propriamente incenso, e che (come te) vorrei che tutte le fonti di energia alternativa fossero portate avanti gradualmente ma inesorabilmente, a sostituire i combustibili fossili. C' è poi un altro aspetto che hai dimenticato di evidenziare; già il Decreto Ronchi aveva sollecitato alla PREVENZIONE dei rifiuti. Se i prodotti industriali fossero concepiti in modo da ridurre il volume di rifiuti che si verrebbe a creare una volta finito il loro ciclo di "vita", avremmo meno rifiuti da smaltire, e quindi meno discariche e meno inceneritori. Non ne convieni? |
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20-02-2007, 16.13.30 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
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Riferimento: Italia poco... energetica !!
Per quanto riguarda i termovalorizzatori, effettivamente c'é una confusione terminologica al riguardo con gli inceneritori, e spesso anche i tecnici ambientali usano indifferentemente l'uno o l'altro termine. Comunque nella mia città , Terni, ci sono inceneritori di rifiuti, che normalmente vengono definiti "termovalorizzatori" forse a torto, o forse no....comunque su questo argomento lascio la parola a chi ha studiato il problema meglio di me (vedi il link) http://www.greenpeace.it/inquinamento/inctour.htm
Sul nucleare: che vuol dire che le centrali attuali fanno "meno scorie"? Le scorie nucleari non possono essere considerate alla stessa stregua di altre lavorazioni industriali, anche se nocive, per il fatto del decadimento dell'effetto radioattivo, che nel migliore dei casi è questione di decine di migliaia di anni, e questo è intollerabile a priori, anche se gli stoccaggi attuali sono in grado di isolare la radioattività. Ribadisco: il futuro dovrà prevedere, secondo me - attività produttive a sempre minore bisogno energetico; - incentivazione massima di TUTTE le forme alternative e non inquinanti di approvvigionamento, soprattutto per la mobilità; - politiche attive di risparmio energetico soprattutto verso le famiglie e i condomini; - abbandono progressivo ma inesorabile delle fonti fossili (petrolio e carbone su tutte); - tutela pubblica dell'acqua , da dichiarare giuridicamente bene comune dell'umanità, e con diritto d'accesso a tutti, contro ogni forma anche subdola di privatizzazione delle fonti; - riduzione dei rifiuti a partire dagli imballaggi, e privilegio per i prodotti costruiti per durare. Non è impossibile, basta rendersi conto che l'economia è al servizio dell'umanità e non viceversa.... |
20-02-2007, 22.02.33 | #6 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Italia poco... energetica !!
Citazione:
Allora forse tu puoi darmi delle cifre, che sono quelle che si spiegano meglio. Io vorrei sapere (ammesso che il dato sia disponibile): "Di quanti anni è la previsione di compensazione fra nuove risorse alternative ed incremento del fabbisogno energetico in Italia? Cioè, non per te che hai capito, ma per i poeti che ci leggono e poco amano la matematica: ogni anno aumenta il fabbisogno energetico, in Italia come dappertutto. ogni anno, in Italia aumenta l'energia ricavata da fonti rinnovabili a basso inquinamento. fra quanti anni il secondo aumento sarà maggiore del primo e quindi in Italia cominceremo ad importare "MENO" energia tradizionale di quanta ne importiamo oggi? Questo naturalmente sulla base di calcoli di previsione che si fanno con i dati alla mano e non coi sogni e le speranze. Grazie, se non OT |
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