Non per schirarmi dalla parte dei chierichi, ma solo per informazione. Mi dicono che i preti vanno in pensione solo per gravi motivi di salute...

beh ce poi da dire che i preti nn lavorano nel senso stretto della parola ...

Prodi non è riuscito a disattendere le mie aspettative...non credendo assolutamente alle sue promesse...come daltronde non ho mai creduto in quelle di Berlusconi...anche se quando promise che se fosse stato eletto avrebbe tolto l'ICI sarei stata curiosa di constatarlo...il problema è che il nostro parlamento è formato da alcuni personaggi beceri e che se sono arrivati a farne parte, evidentemente, c'è qualcosa che non va nella nostra legge elettorale. Credo che la maggior parte di noi non si senta rappresentato da essi, ma purtroppo, sono esattamente queste persone che contribuiscono a rendere la nostra esistenza peggiore o migliore. In definitiva, bisognerebbe poter eleggere chi veramente ci rappresenta,a tal proposito ho notato che in città domani ci sarà un dibattito da l titolo " + donne in politica" al quale interverrà Mara Carfagna, una soubret della televisione, divenuta onorevole tra le fila di Forza Italia...ecco...io mi sento rappresentata "moltissimo" da lei... per il suo fascino, la sua cultura e la grande empatia che dimostra nei confronti di donne che come lei hanno dvuto combattere per ottenere un posto nella società!!! Ovviamente ironizzo!!!
Sapete che c'è di nuovo, paradossalmente, io mi sento + rappresentata dalla pubblicità della Fiat dove si vede chiaramente quanta forza devono avere le donne oggi per andare avanti e far collimare tutto nella propria vita, quasi come giocatori di ragby...Avrei preferito sentirmi rappresentata dallapubblicità della Mulino Bianco...ma purtroppo la realtà non è così.....
Cind

Cioè?...

forse una qualche parolina di spiegazione non avrebbe guastato!
Forse che ci sono certi preti lavativi come certi presidi di liceo, o certi sindacalisti, o certi dirigenti delle Poste?... si, ce ne sono.

Ho partecipato al sondaggio, pur essendo un vecchio liberale di matrice anglosassone e, quindi, assai lontano dalla coalizione italiana di centro-sinistra.
L'ho interpretato in questo senso: "Indipendentemente dalle vostre appartenenze culturali o ideologiche e dal voto che avete effettivamente espresso, ritenete che questo governo abbia operato meglio o peggio di come vi aspettavate?"
Inteso così, ho dato il mio parere: ha operato un po' peggio, ma non così tanto da doverlo mandare a casa immediatamente.

Mi aspettavo, in effetti, che agisse un po' parassitariamente, non incidendo sulla realtà economico-produttiva, mantenendo rapporti internazionali un po' fiacchi, ma non incappando in tante gaffes, individuando, nel sociale, i soliti "untori" da mettere alla gogna dell'opinione pubblica e da strangolare sul piano corporativo, in modo da calmierare il possibile dissenso.
Il tradizionale esercizio di potere della sinistra italiana, insomma.
Invece, ha timidamente "aperto" a qualche liberalizzazione, mettendo sì in crisi alcune categorie, ma rilanciando al Paese e con forza il messaggio liberale di cui mi sento intriso fino al midollo: tiratevi su le maniche, fate da soli e per voi stessi, agite al meglio nel vostro interesse e, statene certi, ne verrà un maggior bene per tutti.
In questo il governo ha superato le mie attese.

Non mi aspettavo tanta disastrosa incisività sul piano economico produttivo, tanta ingerenza nelle scelte delle poche grandi realtà aziendali del Paese.
Cito, per intenderci, l'affare Telecom, l'intervento contro la fusione Autostrade-Abertis (per cui il bello deve ancora venire, in sede UE), il maglio pesante dell'inasprimento fiscale (in controtendenza planetaria), l'intervento sul TFR (allo scopo precipuo di finanziare "casse" - vedi Unipol - "amiche"), la goffaggine dei pur previsti interventi pro-Fiat, che rende "rottamabile" una buona parte del parco vetture circolante ed aumentando, di conseguenza, l'indebitamento medio delle famiglie e delle microimprese.

Non mi aspettavo, soprattutto, una politica internazionale così tanto ambigua e confusa, l'incapacità di gestire con coerenza i rapporti con gli USA, con i mancati benefici che ne conseguiranno.
Questo è l'aspetto più drammatico dell'operato del governo Prodi, perchè è solo dalla benevolenza degli investitori internazionali che può venire un po' di respiro ad un Paese oppresso dal gravame di un debito pubblico mostruoso e con un'ossatura economica (salvo poche eccezioni) tecnologicamente al livello della Romania.
Lo scetticismo ed il sentimento di inaffidabilità che stiamo trasmettendo alla più grande potenza finanziaria del mondo ci sta spingendo, purtroppo, sull'orlo di un abisso.
Chi confida nella UE dovrebbe, a mio parere, considerare che le "partite di giro" del nostro PIL sono solo "grosse", ma non riflettono affatto la sussistenza di una "grande" economia nazionale: l'Europa non trae dalla nostra presenza irrinunciabili vantaggi.
E, sinceramente, l'ipotesi di finire alleati di Cuba e di Chavez, in un'ottica velleitaria di "nuovo polo alternativo" allo sviluppo mondiale, potrà allettare gli amici della sinistra, ma a me non piace affatto.

mi permetto di darvi un punto di vista che trascende la ragionevolissima domanda iniziale, alla quale rispondo volentieri : SI-DELUSO-MOLTO DELUSO.
i governi nazionali sono indifferenti alle politiche mercantili sovraordinate.
mi spiego:le interconnessioni transnazionali sono fortissime, l'import e l'export reggono la quasi totalità del sistema economico mondiale, perciò l'economia che governa le nostre esistenze non è più autarchica, anzi, soggiace a regole imperative che nessun governo può cambiare.pena l'essere estromessi dalla partita dell'evoluzione economica.
ho viaggiato molto all'estero per lavoro, e mi sono fatto insegnare a come si guarda ad una nazione dall'esterno.l'italia è vista allo stesso modo,sia che governi la destra, sia che governi la sinistra perchè se una nazione decide di stare alle regole del gioco mondiale, ci starà comunque.(esempio banale, i governi di sinistra offrirono le basi agli americani per bombardare la bosnia e la serbia.grossomodo quanto hanno fatto i governi di destra, in caso di guerra).
certo rimane la politica interna,la condotta dello stato sociale, ma con qualche elementare nozione di organizzazione d'azienda,si capisce che le entrate devono essere almeno quelle, e le uscite più o meno saranno quelle.
si tratta solo di ripartirle in modo politicamente strumentalizzabile.
noi serviamo alla politica per giustificare se stessa, l'equità sociale è una chimera.
non cambierà più nulla e l'omologazione del comportamento dei governi sarà impietosa.
chi si dibatte, chi litiga per berlusconi o prodi, non ha capito che quello è solo uno dei problemi(minori) che lasceremo ai nostri figli, miopi elettori che siamo altro.

beh la proposta di Silvio mi sembrava assolutamente fuori dal mondo.
Togliere l'ICI in Italia penso che sia impossibile allo stato attuale, sempre ovviamente che non si voglia distruggere il bilancio.

Possiamo pensare qualsiasi cosa, cambiare governo, politici, destra, sinistra,centro, ma da quando siamo nati, siamo mai stati soddisfatti al 100%? No, chi più chi meno. Ora mi chiedo ma tutti i governi che ci sono stati hanno governato per noi o per loro? Ci sono state tante belle idee, leggi ,ma poi chi ha potuto fruire dei benefici fatti? Es. case popolari,la logica era che dovevano essere affidate alle persone povere ed invece quanti ricchi occupano qst case? E' sempre stata una lotta per avere una casa popolare, no perchè c'erano prima troppi poveri,ma perchè c'erano persone furbaccione che le usurpavano, e tra questi non c'ernano anche i politici governanti...........In questo momento sinceramente c'è quancuno che governerebbe con serietà e per il popolo italiano senza pensare ai propri interessi? Lascio a voi la risposta