Shakespeare era messinese?
Lo sapevate voi che Shakespeare era probabilmente messinese?
Infatti, pare che un certo Michelangelo Florio nato in Sicilia (Messina) intorno all’anno 1560, autore di numerose tragedie e commedie, e perseguitato per motivi religiosi, iniziò a fuggire con la sua famiglia. Per garantirsi un anonimato maggiore prese a farsi chiamare con il cognome della madre, Crollalanza (o Scrollalanza che in italiano diventa "scrolla la lancia" ovvero la traduzione letterale dell’inglese "shake speare"). Nel suo peregrinare Crollalanza avrebbe fatto una lunga tappa a Venezia, dove fonti del tempo vorrebbero che un suo vicino moro avesse ucciso per gelosia la propria moglie. È immediato pensare che questa storia possa avergli suggerito la trama dell’Otello. Successivamente le tracce di Crollalanza si ritrovano a Stratford in Inghilterra (città natale di Shakespeare nelle biografie ufficiali) dove l’oste che lo ospitò prese a chiamarlo William sostenendo che questi gli ricordava il figlio morto, William appunto. Potrebbe essere nato così William Shakespeare. Ad accentuare il mistero altri particolari tutt’altro che irrilevanti: nei registri della scuola secondaria di Stratford non compare il nome di nessun William Shakespeare. Inoltre nel 1603 il nome di Shakespeare scompare dal registro degli attori forse per paura che i suoi persecutori fossero sulle sue tracce; e ancora di lui si diceva fosse socio del Club In di Londra, dove invece nessuno Shakespeare risulterà mai essere registrato, ma un certo Michelangelo Florio. E poi ci sono le sue opere a "chiudere il cerchio". Nelle biografie ufficiali non si ha notizia di suoi viaggi all’estero, eppure gran parte delle sue opere maggiori sono ambientate in Italia. Una conoscenza troppo profonda per non essere sospetta. Uno dei dati discriminanti riguarda la commedia “Molto rumore per nulla”. Troppe le incredibili analogie con “Troppu trafficu pì nnenti” (a partire dal titolo), scritta in messinese e anteriore di cinquant’anni. Come avrebbe potuto l’autore inglese che non era mai venuto in Italia e che non conosceva il siciliano esserne al corrente? Forse non era inglese, forse conosceva il siciliano. Forse conosceva bene anche il mare come dimostrano le sue opere (nelle quali per ben cinque volte si parla di naufragi), ma anche di questa conoscenza nautica nelle biografie ufficiali dello Shakespeare inglese non c’è traccia.
Curioso no?
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